Autori e autrici

Pietro Speroni di Fenizio
Pietro Speroni di Fenizio è un matematico e ricercatore, con una carriera dedicata all'approfondimento e all'applicazione della scienza dei dati (Data Science) e dell'intelligenza artificiale. Nato a Milano nel 1970, ha sviluppato la sua fondazione accademica presso prestigiose istituzioni, ottenendo una laurea in Matematica da La Sapienza di Roma, un Master in Sistemi Evolutivi e Adattivi dall'Università del Sussex e un dottorato in Bioinformatica dall'Università di Jena. Le sue ricerche in chimiche artificiali hanno aperto nuove strade nella comprensione, riconoscimento, e creazione di sistemi complessi. Si è poi interessato di democrazia elettronica e modelli matematici finanziari. Ha avuto incarichi pluriennali nelle università di Dublino e di Coimbra e attualmente è professore a contratto presso la Lumsa dove tiene corsi sui Big Data. Pietro è anche un esperto in meditazione taoista e Chi Gung, e si dedica alla permacultura, come coltivatore diretto a Civitaquana (Chieti).

L’intelligenza artificiale: un problema di sicurezza internazionale
La generazione della prima intelligenza artificiale generale (Agi), cioè la prima Ai in grado di competere e imparare come un essere umano, sta mettendo in luce problemi di sicurezza importanti.

Verso l’intelligenza artificiale autonoma
Il modello di ChatGpt più diffuso al momento è quello “reattivo”, capace di agire solo in base agli stimoli. Ma si potrà arrivare a una versione “indipendente”, in grado di prendere decisioni? L’obiettivo è molto vicino.

L'aumento dei token di ChatGpt: quando la quantità genera la qualità
OpenAi ha annunciato che la finestra di istruzioni che ChatGpt è in grado di leggere passa da 4mila token a 128mila. Vediamo cosa vuol dire e perché è importante.

Aloud: la nuova piattaforma di doppiaggio automatico che rivoluzionerà YouTube
Traduzione istantanea, imitazione della voce, modifica del labiale: queste sono alcune delle innovazioni di Aloud. Lo strumento porterà a una diffusione dei contenuti su scala globale, ma anche a una maggiore competizione tra youtuber. A rischio il settore dei doppiatori.