Criminalità finanziaria: serve conformità normativa e avanzamento tecnologico
Fondi illeciti nel sistema finanziario globale per 3.100 miliardi: il rapporto Nasdaq 2024 sulla portata e sull'impatto delle frodi sottolinea la necessità di un approccio integrato per combattere i reati finanziari.
L'entità e la diffusione dei reati finanziari sono enormi e la lotta per prevenirli e fronteggiarli è sempre più complessa. Solo nel 2023, i flussi di denaro illeciti e le attività di riciclaggio hanno incluso 782,9 miliardi di dollari derivanti dal traffico di droga, 346,7 miliardi di dollari dal traffico di esseri umani e 11,5 miliardi di dollari dal finanziamento del terrorismo. Inoltre, le frodi e le truffe bancarie hanno causato perdite globali pari a 485,6 miliardi di dollari. Complessivamente, si stima che oltre 3.100 miliardi di dollari di fondi illeciti siano passati attraverso il sistema finanziario mondiale. È quanto emerge dal Global Financial Crime Report 2024 di Nasdaq, un'iniziativa di ricerca volta a supportare gli sforzi per eliminare le attività finanziarie criminali, fornendo dati e approfondimenti utili all'industria, alle autorità politiche e regolatorie per quantificare il problema, individuare le minacce emergenti e trovare soluzioni per un approccio più integrato e olistico nella lotta contro il crimine finanziario. Combinando ricerche di esperti, prospettive del settore e testimonianze dirette, il rapporto offre una visione sulla portata e sull'impatto della criminalità finanziaria e sul livello di coordinamento necessario per affrontarla.
Il rapporto suggerisce infatti che il settore finanziario ha bisogno di una guida normativa più precisa, che elevi le priorità dei crimini finanziari, stabilisca misure di efficacia per i programmi, incoraggi l'adozione dell'intelligenza artificiale e delle innovazioni tecnologiche e promuova la condivisione delle informazioni.
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Le prime “Considerazioni finali” di Panetta evidenziano i rischi per il progresso del Paese: debito pubblico, esodo dei giovani, mancanza di una adeguata politica di immigrazione regolare, ritardi tecnologici europei.
I dati del rapporto rivelano che le istituzioni danno grande priorità alla prevenzione dei reati finanziari, ma devono affrontare sfide significative per tenere il passo con obblighi normativi onerosi e a volte contrastanti, gestendo allo stesso tempo processi di conformità sempre più inefficienti, limiti tecnologici e costi operativi crescenti. Quasi la metà dei professionisti della lotta contro il crimine finanziario menziona la mancanza di risorse e tecnologie adeguate come un problema significativo, nonostante il 75% degli intervistati da Nasdaq abbia riferito di un aumento degli investimenti in personale nel 2023 rispetto all'anno precedente.
Garantire la conformità normativa e affrontare i rischi di criminalità finanziaria sono quindi le priorità per il futuro delle istituzioni finanziarie, impegnate a bilanciare attentamente l'adeguamento agli obblighi normativi in evoluzione e l'allocazione di risorse umane e tecnologiche, con importanti implicazioni finanziarie. Di fronte a queste sfide, la maggior parte degli intervistati sta puntando sulla tecnologia, e in particolare sull’intelligenza artificiale, per migliorare l'efficienza e potenziare gli sforzi di prevenzione dei reati finanziari.
Per proteggere l'integrità del sistema finanziario globale, si legge nel rapporto, i governi di tutto il mondo, insieme al settore privato, hanno un'enorme opportunità per favorire una maggiore collaborazione, adottare approcci innovativi e fornire quadri regolatori migliori per contrastare l'epidemia di crimini finanziari. “In definitiva, sappiamo che nessuna azienda, settore, tecnologia o governo può risolvere da solo il complesso problema della criminalità finanziaria”, ha commentato Adena T. Friedman, Ceo di Nasdaq. “Abbiamo tutti la responsabilità – verso noi stessi e verso il mondo – di essere parte della soluzione”.