Da uno spazio abbandonato e non fruibile a una vera aula all’aperto
La scuola primaria e dell’infanzia Falcone-Borsellino di Roma, insieme all’associazione Linaria, ha radicalmente riqualificato uno spazio esterno per la didattica e l’educazione all’ambiente.
di Marco Gioannini
La scuola non si fa solo dentro le scuole: la riscoperta, il ripensamento e la riqualificazione degli spazi all’aperto, spesso di pertinenza degli edifici scolastici, rappresentano uno dei segnali più forti e promettenti di un modo nuovo di pensare agli ambienti di apprendimento che sta crescendo dal basso e riguarda tante comunità scolastiche italiane. Ne abbiamo già parlato qui a Next Generation Schools.
Anche il caso della Scuola primaria e dell’infanzia Falcone- Borsellino di Roma (zona Piazza Bologna, quartiere Nomentano) è assai interessante per ciò che si è fatto e per come lo si è fatto.
L’iniziativa di recuperare dall’incuria e dall’abbandono tre spazi all’aperto (per un totale di 130 metri quadrati) nasce dalla stessa comunità scolastica, che ha coinvolto l’associazione non profit Linaria. Questa ha messo a disposizione la propria esperienza di rigenerazione dello spazio pubblico per favorire processi inclusivi, insieme alle competenze di due architetti del paesaggio. Finanziato con il Pon Edugreen, il progetto è andato in porto grazie anche alla fattiva collaborazione del secondo Municipio del Comune di Roma, con l’esplicita intenzione di aprire gli spazi a collaborazioni con altre scuole e con il quartiere.
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Le tre aree sono state riqualificate secondo tre prospettive tematiche, con riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030, ma con possibili riferimenti a tutto il lavoro scolastico della scuola primaria: la conservazione della biodiversità con una biblioteca dei semi, gli ecosistemi urbani con uno stagno, il cambiamento climatico con un giardino mediterraneo, che consente un percorso sensoriale.
Il cambiamento è stato accompagnato da un percorso di formazione, curata sempre da Linaria, rivolta agli insegnanti e focalizzata sulle potenzialità dello spazio esterno come luogo ideale per svolgere lezioni, giochi, attività all’aperto nel segno della sostenibilità.
Takeaway trasformativi
- La didattica innovativa e l’educazione allo sviluppo sostenibile trovano idee e risorse (anche) in una nuova attenzione agli spazi all’aperto.
- I progetti che nascono dalle scuole possono realizzarsi meglio grazie alla collaborazione qualificata del terzo settore e la ricerca di alleanze nel territorio, che deve trarre a sua volta beneficio dal cambiamento.
- È bene che la riqualificazione degli ambienti di apprendimento e la formazione degli insegnanti all’uso dei nuovi spazi procedano sempre insieme.
Scheda del progetto a cura di Michela Pasquali, paesaggista e Presidente di Linaria, e Sonia Massari, socia ed educatrice di Linaria.
fonte dell'immagine di copertina: falconeborsellino.edu.it