Decidiamo oggi per un domani sostenibile

L’attenzione alla biodiversità nasce nei giardini delle scuole: crescono in Italia le Aule Natura del Wwf

Migliorare la qualità degli spazi educativi e dell’apprendimento, mettendo a frutto la capacità della natura di essere una "scuola" molto efficace

di Marco Gioannini

Per ora sono 18 realizzate e altre 26 in via di realizzazione, in altrettante scuole e anche in due ospedali pediatrici. Ma presto altre ne nasceranno, in tutta Italia, da Udine a Palermo, da Alghero ad Aosta. Parliamo delle Aule Natura, un progetto promosso dal 2020 dal Wwf, in collaborazione con un crescente numero di scuole, soprattutto istituti comprensivi, e delle amministrazioni locali proprietarie degli edifici.

Il progetto nasce da un principio semplice, basilare e – almeno sulla carta – condiviso da tutti: per crescere bene e in modo equilibrato c’è bisogno di un contatto costante con la natura. Questo è vero per tutti i ragazzi e le ragazze; ancora di più per chi è in condizioni sociali più̀ svantaggiate e, avendo meno opportunità, soffre di un maggiore deficit di natura.

Di qui l’iniziativa di aumentare la disponibilità̀ di verde laddove i ragazzi vivono, partendo proprio dagli spazi esterni della scuola e creando un’area di almeno 80 metri quadrati, che riproduca differenti microhabitat, con gli elementi naturali propri del paesaggio in cui la scuola si colloca. Uno spazio dove si trovano di solito uno stagno, un giardino, un piccolo orto didattico e l’area compost, circoscritto da siepi, bordure fiorite, cassoni per gli ortaggi. 

Oltre a essere una risorsa per lo studio e la conoscenza, l’Aula Natura è pensata per favorire anche la biodiversità, incrementando la presenza di insetti, di avifauna e pipistrelli, grazie a fiori, piante, frutti, bat box e bugs hotel, cassette nido e mangiatoie. 

Il Wwf non si limita a fare questo dono alle scuole, che comprende anche momenti sistematici di formazione dei docenti, ma ne stimola e ne richiede l’impegno affinché ne siano pienamente corresponsabili, inserendo le attività all’interno del proprio Piano triennale dell'offerta formativa (Ptof), curandone la manutenzione e garantendo la fruizione nel tempo al maggior numero di classi.

Takeaway trasformativi:

  • Il contatto con la natura può e deve avvenire anche a scuola, ripensandone gli spazi esterni in armonia con il paesaggio ove essa si colloca;
  • Conoscenza diretta della natura e crescita della biodiversità possono essere attività sinergiche;
  • La collaborazione e la corresponsabilità delle scuole sono ingredienti di successo indispensabili, da favorire con la formazione dei docenti.

Scarica la scheda del progetto, realizzata da Pasqualina Morzillo, referente scuole, Ufficio Educazione WWF Italia.

mercoledì 22 febbraio 2023