Decidiamo oggi per un domani sostenibile

Gemeinschaftswerk Nachhaltigkeit, la piattaforma per promuovere la sostenibilità in Germania

Il progetto apre ulteriori opportunità e prospettive per l'impegno sostenibile delle organizzazioni tedesche. platea2030 aderisce e getta un ponte verso l'Italia.

di Karoline Rörig

Il nuovo anno è iniziato in circostanze difficili: non c'è ancora in vista una fine per la guerra in Ucraina, mentre diversi conflitti si accendono e divampano nel mondo, soprattutto in molti Paesi africani, ma anche in Medio Oriente, dove la guerra civile in Siria è tutt'altro che finita. Il barometro dei conflitti globali dell'Istituto di Heidelberg per la ricerca sui conflitti internazionali conta nel suo ultimo rapporto 40 guerre “limitate” o non ancora scoppiate.

Le conseguenze per le popolazioni colpite sono drammatiche: in tutto il mondo, più di 340 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari e più di cento milioni sono profughi. La Emergency Watch List 2023, pubblicata annualmente dall'International rescue committee, segnala circa 20 crisi umanitarie che rischiano di aggravarsi quest'anno. Gli autori analizzano i principali fattori che vi contribuiscono, come i conflitti armati di lunga data, i cambiamenti climatici con siccità e inondazioni senza precedenti e le crisi economiche con l'aumento dei prezzi in tutto il mondo, ma individuano anche possibili soluzioni. “Action is needed now to save lives“, è il loro appello, e, convinti che abbiamo la capacità, la responsabilità e il potere di cambiare la situazione, ricordano: “humanitarian catastrophe is a result of choices, not an inevitable outcome. If we are to reduce the scale of global humanitarian need, we must start by incentivizing actors with power to make the right choices”.

È infatti necessaria la decisa volontà e l'impegno costante della comunità mondiale per contrastare guerre, conflitti e catastrofi; per limitarli, se possibile prevenirli, superarli. Nel 2023 ci saranno molte occasioni e date per discutere e negoziare queste questioni cruciali ed esistenziali. Due eventi importanti proprio all'inizio dell'anno: il World economic forum di Davos offre un'ampia piattaforma di scambio e discussione (si vedano alcuni commenti di esponenti tedeschi del settore alla fine di questo articolo) e poco dopo, dal 17 al 19 febbraio, si terrà a Monaco la 59a Conferenza sulla sicurezza. La Germania e l'Italia, gli stakeholder tedeschi e italiani di tutti i settori rilevanti della politica, dell'economia e della società, sono chiamate a sfruttare queste e tutte le altre opportunità che si presenteranno per intensificare la loro cooperazione per la pace e la prosperità nel mondo, per renderla sostenibile e proficua.

La nostra iniziativa platea2030 contribuirà a questo obiettivo per quanto possibile. Prima di tutto, siamo felici del grande e crescente interesse per questo progetto e salutiamo e ringraziamo ciascun nuovo partner e sostenitore. In questo blog presenteremo successivamente le loro istituzioni, organizzazioni, aziende e progetti.

Oggi vorrei presentare una nuova ed entusiasmante iniziativa del Consiglio tedesco per lo sviluppo sostenibile, nostro partner sin dagli inizi: il cosiddetto Gemeinschaftswerk Nachhaltigkeit. Si tratta di una piattaforma web nuova e aperta per promuovere l'impegno per la sostenibilità in Germania. Il progetto è già stato lanciato il 26 settembre 2022 nell'ambito della grande conferenza annuale del Consiglio tedesco per lo sviluppo sostenibile, che è il coordinatore dell'iniziativa. La piattaforma ha lo scopo di offrire alle organizzazioni e alle loro attività visibilità e un luogo dove far rete. Qui si possono cercare e trovare partner, scambiare idee e creare alleanze per il domani. Il lavoro comune è aperto a tutti coloro che vogliono fare qualcosa per rendere la nostra società più sostenibile dal punto di vista ecologico, economico e sociale. Il motto "E ora tutti" è il programma. Associazioni, club, aziende, comuni, iniziative della società civile, sindacati, organizzazioni assistenziali, comunità religiose, cultura o sport: tutti sono chiamati in causa. platea2030 è già registrata e, grazie alla splendida collaborazione con ASviS e FUTURAnetwork, crea e offre un ponte con la comunità italiana della sostenibilità.

Con questo spirito, ci auguriamo un 2023 fruttuoso, ricco di incontri interessanti e di iniziative e progetti comuni.

di Karoline Rörig

 

Voci e commenti tedeschi al Wef 2023

Il giornalista Bernhard Pötter, in un suo articolo per la taz, riassume criticamente: "un'analisi più attenta mostra che non è chiaro se e come l'incontro farà progredire la protezione del clima. Di norma, non è possibile verificare l'efficacia degli annunci delle società, né far loro causa." Spesso i progetti dei leader aziendali sarebbero più concentrati su innovazioni e soluzioni tecnologiche e sulla possibilità di effettuare il prossimo investimento redditizio in nuove tecnologie verdi. "Le decisioni politiche, come un prezzo globale della CO2, non sono quasi mai richieste dai leader aziendali".

Nello stesso articolo si trovano anche altri commenti sintetici come quello di Christoph Bals, direttore dell'organizzazione per l'ambiente e lo sviluppo Germanwatch, che abbiamo già sentito in occasione della Cop 27, riassume: "Il Wef non ha finora fornito impulsi veramente trasformativi per la protezione del clima". Questo forum sarebbe cambiato nel corso degli anni dedicando sempre più attenzione alla questione del clima, perché sempre più attori dell'economia se ne preoccupano. "Ma sette anni dopo l'Accordo di Parigi, siamo ancora lontani dal necessario quadro eco-sociale per il commercio globale e i mercati finanziari, che sarebbe così importante per attuare seri obiettivi climatici".

Sabine Nallinger, direttrice della "Stiftung KlimaWirtschaft", che riunisce le aziende tedesche per la protezione del clima e che presenteremo in dettaglio in un prossimo blog, è altrettanto critica nei confronti di Davos e arriva al sodo: "Il tempo delle chiacchiere è finito, ora nel decennio dell'attuazione si deve passare all'azione". Chiede alle aziende di stabilire degli standard per i loro settori, di allineare le loro attività agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e ai traguardi intermedi nel percorso verso la neutralità del carbonio, di sostenere seriamente processi come la legislazione sul cambiamento climatico e i programmi immediati. "Le aziende devono discutere seriamente le strategie su quali aree di business hanno un futuro, come nel caso della neutralità climatica".

Henrik Müller, professore di giornalismo economico presso l'Università Tecnica di Dortmund, nella sua rubrica per Manager Magazin critica a sua volta la mancanza di un quadro politico globale rigoroso in materia di clima e descrive un problema di fondo: la simultaneità di problemi transnazionali e la disintegrazione dell'ordine internazionale. "Mentre la necessità di una governance globale aumenta, la capacità di governance diminuisce. Come si possa risolvere questa dicotomia non è ancora del tutto chiaro". Parallelamente agli sviluppi preoccupanti, si sta però verificando una rivoluzione tecnico-scientifica che sta rivelando possibili soluzioni. 

Informativa su eventi

In questo blog, e insieme ai partner di platea2030 come ASviS e FUTURAnetwork, guardiamo a queste possibili soluzioni e diamo spazio a nuovi orizzonti e alla speranza nella possibilità della trasformazione socio-ecologica e in un futuro migliore. Così vorrei segnalare un webinar di Europe Calling e.V. che si è svolto lunedì 23 gennaio 2023 con il ministro tedesco dell'Economia e della Protezione del clima, Robert Habeck, che per un’ora ha dialogato con il pubblico, ben 10mila partecipanti da tutta Europa. La registrazione della traduzione simultanea in inglese è disponibile qui.

Infine, colgo l’occasione per annunciare un'iniziativa congiunta delle testate Tagesspiegel, DIE ZEIT, Handelsblatt and WirtschaftsWoche dal nome “Europe 2023”, una conferenza digitale, partecipativa, per riflettere sulle “Opportunities For Europe’s Business Community” il 7 e 8 febbraio 2023. L'attenzione si concentrerà su diverse questioni come la politica estera, l'approvvigionamento energetico, la transizione ecologica e la digitalizzazione. L’obiettivo è di discutere idee, soluzioni e approcci e identificare le opportunità del progetto europeo. Il 7 febbraio discuteranno tra l’altro (in due panel in inglese) due italiani di spicco: Paolo Gentiloni (Commissario europeo per l'Economia) e Mariana Mazzucato (professoressa all'University College London). La registrazione sarà aperta e gratuita a questo link.

lunedì 23 gennaio 2023