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Youth policy toolkit: una guida per la giustizia intergenerazionale e per costruire opportunità

L’Ocse lancia uno strumento per aiutare i governi ad affrontare le sfide dei giovani. Buone pratiche per migliorare competenze, lavoro, benessere, inclusione e rapporto con le istituzioni.

venerdì 6 dicembre 2024
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L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha recentemente presentato lo Youth policy toolkit, uno strumento nato per favorire la creazione di politiche pubbliche per le nuove generazioni. L'iniziativa si colloca nell'ambito del progetto orizzontale “Un futuro migliore per i giovani nelle società che invecchiano” e mira a costruire società più inclusive, resilienti e sostenibili.

I giovani si trovano a vivere in un contesto segnato da numerose sfide e rapidi cambiamenti: dalla crisi climatica e demografica alla transizione verde e digitale, fino alle incertezze economiche e geopolitiche. Non sorprende che, rispetto alle generazioni precedenti, esprimano una minore fiducia nei confronti dei governi. Secondo l’Ocse, garantire l’accesso a competenze pertinenti, lavori di qualità, inclusione sociale e supporto per la salute mentale è fondamentale per aiutarli a raggiungere l’indipendenza e contribuire attivamente alla vita pubblica e sociale. “Investire nei giovani è essenziale per garantire una prosperità condivisa e promuovere la giustizia intergenerazionale,” si legge nel documento.

Lo Youth policy toolkit dell’Ocse rappresenta un punto di riferimento per rafforzare la collaborazione tra governi, migliorare le capacità amministrative e promuovere politiche sostenibili per le generazioni future. Basato su cinque pilastri principali, integra oltre 70 buone pratiche internazionali per supportare l’attuazione della Raccomandazione Ocse per i giovani, adottata nel giugno 2022.

Sviluppare abilità e competenze

Secondo il primo dei cinque pilastri, tutti i giovani, indipendentemente dal loro background, devono accedere a conoscenze e competenze necessarie per prosperare in un mondo in rapido cambiamento. Opportunità di apprendimento inclusive e flessibili promuovono competenze accademiche, professionali, benessere personale e resilienza. È cruciale affrontare disuguaglianze e barriere per creare ambienti che favoriscano transizioni agevoli verso il lavoro o ulteriori percorsi di apprendimento, in un contesto di transizione verde e digitale. Tra le buone pratiche e politiche consigliate: favorire l’accesso equo all’apprendimento, espandere l’utilizzo delle tecnologie digitali, prevenire l’abbandono scolastico.

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Un'analisi delle sfide e delle opportunità per garantire un'eredità equa alle generazioni future, un progresso tecnologico responsabile e comunità resilienti e connesse. Dal nuovo documento dell'Undp.

Favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro

Facilitare transizioni fluide dall’istruzione al lavoro è fondamentale per migliorare i risultati di vita delle nuove generazioni, specialmente per quelle provenienti da contesti svantaggiati. Investire in posti di lavoro di qualità, diritti dei lavoratori e retribuzioni adeguate è essenziale per ridurre la precarietà lavorativa, temi a cui l’Ocse ha dedicato il secondo pilastro di intervento. I servizi per l’impiego e le politiche sull’imprenditorialità giovanile svolgono un ruolo chiave nel supportare i giovani con risorse come consulenza, formazione e finanziamenti per intraprendere percorsi imprenditoriali di successo. Tra le buone pratiche consigliate in questa seconda area di intervento: creazione di posti di lavoro in linea con la transizione verde, promuovere l’inclusione, garantire i diritti del lavoro e la protezione sociale.

Promuovere l'inclusione sociale e il benessere dei giovani

Per sviluppare questa terza area di intervento l’Ocse sottolinea che servono azioni che vadano oltre la dimensione prettamente economica. Sostegno al reddito, alloggi accessibili e politiche che garantiscano lavoro gratificante sono fondamentali. Il supporto alla salute fisica e mentale è cruciale per costruire una società più inclusiva. Servizi integrati e un’efficace sensibilizzazione a livello locale aiutano i giovani ad accedere al supporto necessario per affrontare le sfide, ponendo le basi per vite appaganti e sane. Tra le buone pratiche e politiche consigliate: alloggi accessibili, supporto sanitario, equilibrio vita-lavoro.

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Promuovere la partecipazione dei giovani ai processi democratici

Rafforzare la fiducia dei giovani nel governo e migliorare il rapporto con le istituzioni pubbliche è cruciale per sostenere la democrazia. Creare ambienti in cui le voci delle nuove generazioni possano influenzare il processo decisionale è fondamentale, e a questo tema l’Ocse ha dedicato il quarto pilastro di intervento. Secondo l’Organizzazione, è necessario rimuovere le barriere alla partecipazione, aumentare la rappresentanza giovanile e promuovere l’impegno civico attraverso volontariato e lavoro giovanile contribuisce a società più coese e resilienti. Tra le buone pratiche e politiche proposte: promuovere la rappresentanza giovanile negli organi parlamentari ed esecutivi, contrastare gli stereotipi e pregiudizi verso il contributo dei giovani alla vita pubblica e politica, sviluppare l’alfabetizzazione giuridica, digitale e proteggere lo spazio civico, combattendo disinformazione, intolleranza e polarizzazione. 

Favorire la giustizia intergenerazionale e servizi più inclusivi

Affrontare le disuguaglianze basate sull’età è essenziale per creare una società più inclusiva. “Le politiche devono considerare le prospettive dei giovani e rispondere alle loro esigenze specifiche”, sottolinea l’Ocse. Per questo il quinto e ultimo pilastro si concentra sul rafforzamento delle politiche giovanili, la collaborazione tra istituzioni pubbliche e lo sviluppo di un approccio basato su dati più inclusivi. Tra le buone pratiche e politiche consigliate: raccolta di dati disaggregati (per età, sesso e altre caratteristiche utili a elaborare politiche ad hoc), sensibilizzazione dei policy maker sulle questioni di giustizia intergenerazionale, rafforzamento degli strumenti per monitorare l’impegno politico e finanziario verso le politiche rivolte alle nuove generazioni.

Copertina: Yingchou Han/unsplash