Bloomberg premia le nuove tecnologie contro la crisi climatica
Industria leggera, stoccaggio di energia e adattamento ai cambiamenti climatici sono le tre categorie per il Pioneers awards.
La maggior parte dei 1800 miliardi di dollari investiti nel 2023 a livello globale nel climate tech è stata destinata alle energie rinnovabili e all’elettrificazione dei trasporti. Altri ambiti, tuttavia, offrono diverse opportunità per accelerare la decarbonizzazione dell’economia, tra cui l’industria leggera, lo stoccaggio di energia e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Questi tre settori sono stati scelti come categorie per l’edizione di quest’anno del Pioneers awards, il premio assegnato da BloombergNef alle startup impegnate nello sviluppare soluzioni per ridurre le emissioni.
Secondo le stime di BloombergNef, l’industria leggera, tra cui rientra la produzione tessile, di carta, cibo e bevande, è responsabile di un terzo delle emissioni industriali; tuttavia, gli sforzi e gli investimenti per ridurre le emissioni si sono concentrati soprattutto sull’industria pesante. Tra le soluzioni per decarbonizzare l’industria leggera ci sono, ad esempio, le pompe di calore elettriche che potrebbero contribuire a rendere rinnovabile l’85% del settore alimentare entro il 2050. Queste tecnologie, tuttavia, sono attualmente costose. Nella produzione tessile, invece, si potrebbero adottare misure per diminuire l’utilizzo di acqua e di prodotti chimici tossici.
Con il consumo crescente di energia rinnovabile si aprono inoltre nuove opportunità per immagazzinare l’energia prodotta: nel 2023 i progetti di stoccaggio hanno attratto 36,3 miliardi di dollari di investimenti. Attualmente le batterie più diffuse sono quelle al litio, ma alcune startup stanno sviluppando altre soluzioni che includono l’utilizzo di mattoni e pozzi petroliferi abbandonati.
Sempre più mega batterie in futuro per l’energia solare: il caso degli Usa
California, Texas, Arizona e Georgia stanno costruendo batterie “grandi come container” per immagazzinare l’energia fotovoltaica e utilizzarla anche di notte. Si può raggiungere la produzione di sette grandi reattori nucleari.
Per BloombergNef, l’adattamento alle conseguenze dei cambiamenti climatici è un ambito in cui è necessario investire maggiormente: secondo l’Adaptation gap report 2023 del Programma per l’ambiente delle Nazioni unite (Unep) c’è una mancanza di investimenti pari a 366 miliardi di dollari per progetti utili all’adattamento ai cambiamenti climatici. Le startup che investono in questi progetti, inoltre, tra il 2019 e il 2020 hanno ricevuto solo il 7,5% dei fondi per le climate tech. E per arrivare preparati al futuro è necessario accelerare sulle soluzioni più innovative, creando opportunità per le startup emergenti.
Copertina: 123rf