Chi sono i pronatalisti, gli “hipster dell’eugenetica”
Il crollo della natalità nei Paesi sviluppati porterà a un declino sociale, culturale ed economico, secondo i “pronatalisti”. La soluzione è fare più bambini. A supporto anche i colossi della Silicon Valley.
di Flavio Natale
Secondo la rivista medica The Lancet, entro il 2100, 183 dei 195 Paesi del mondo dovrebbero vedere il loro tasso di fecondità scendere al di sotto di 2,1 figli per donna, soglia limite del “tasso di sostituzione” – quando il numero di donne nella generazione dei figli è uguale al numero di donne nella generazione dei genitori. Anche Paesi come la Cina e l'India, a lungo protagonisti di fenomeni di sovrappopolazione, per The Lancet vedranno un'inversione di tendenza negli anni a venire.
Molte persone hanno preso sul serio la questione, tanto da diventare “pronatalisti”. Per i sostenitori di questo movimento, piccolo ma in forte espansione e ben radicato nell’ambiente della Silicon Valley, il calo del tasso di natalità in alcuni Paesi sviluppati, inclusi gli Stati Uniti e la maggior parte dei Paesi europei, minaccia di generare un declino sociale, culturale ed economico di grandi proporzioni. “L'umanità non è in una posizione molto buona oggi. E penso che, se nessuno risolve il problema, potremmo benissimo scomparire”, ha dichiarato Malcolm Collins, intervistato da Business insider e considerato, insieme alla moglie Simone, “hipster dell’eugenetica” – un’etichetta che i Collins, dopo un primo momento, hanno rifiutato.
Tra i promotori di questa posizione c’è Elon Musk, che da anni sostiene (con la sua ex compagna Claire Boucher, in arte Grimes) gli enormi rischi che il crollo demografico può causare nei Paesi sviluppati. Per avvalorare la tesi secondo cui gli Stati (e le classi sociali) più sviluppati dovrebbero avere figli, Musk ha citato ad esempio in un tweet il film Idiocracy, pellicola del 2006 che ipotizza uno scenario distopico in cui le élite smettono di avere figli e lasciano che le persone con livelli di intelligenza minori popolino la Terra.
Bambini perfetti e longevità
I coniugi Collins, si legge sempre su Business Insider, come molti pronatalisti sono fervidi sostenitori del test genetico preimpianto (Pgt), un esame prenatale particolarmente precoce che permette di analizzare il Dna embrionale e determinare eventuali anomalie genetiche, selezionando gli embrioni migliori per i genitori impegnati nella fecondazione in vitro. Questa pratica, dato l’alto numero di figli previsti dai coniugi Collins (da 7 a 13) e alcuni problemi di fertilità rivelati a Business insider da Simone Collins, è applicata dai coniugi stessi: nel 2018, anno definito da loro “del raccolto”, si sono messi a produrre e congelare un gran numero di possibili embrioni vitali, per riutilizzarli in futuro.
Genomic prediction è una delle prime aziende ad aver fornito il servizio di test genetico preimpianto, e annovera tra i suoi investitori della prima ora Sam Altman, co-fondatore con Elon Musk di OpenAi. Altman finanzia anche Conception, una start-up il cui obiettivo è permettere alle coppie maschili di avere un figlio geneticamente legato al loro patrimonio genetico.
Secondo Julia Black, che si è occupata del reportage per Business Insider, l’interesse dei pesi massimi della tecnologia per la natalità ha molto a che fare anche con la loro ossessione per la longevità. Dal 2010 in poi, la moda della longevità si è impadronita della Silicon Valley, e personaggi come Jeff Bezos (Ceo di Amazon), Sergey Brin (fondatore di Google insieme a Larry Page), e Larry Ellison (fondatore di Oracle, una delle più grandi aziende di sviluppo di software del mondo) hanno iniettato miliardi di dollari in imprese biotecnologiche che dovrebbero aiutare a scongiurare la morte. “La ricerca per rallentare l'invecchiamento ha dato dei frutti nella lotta contro alcune malattie”, si legge su Business insider, “ma gli Ellison, Brin e Bezos di questo mondo stanno invecchiando e vedono diminuire le loro possibilità di vedere la vita umana estesa nel corso della loro vita”. Per questa ragione, conclude Black, alcuni di loro si rivolgono a quella forma di posterità che è la nascita di figli.
Comunque, che si tratti di battaglie contro il crollo demografico, eugenetica o prolungamento della vita, una cosa è certa: quello dei pronatalisti sembra un fenomeno destinato a restare.