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Our common agenda: le proposte di Guterres contro le crisi e per le nuove generazioni

Pubblicati i primi due policy brief in preparazione al Summit del futuro. Proposto un forum intergovernativo per coordinare gli Stati e una piattaforma per gestire le emergenze.

di Maddalena Binda

“Non c’è un compromesso tra il soddisfare i bisogni del presente e tenere in considerazione quelli del futuro. Al contrario: non ci sono soluzioni ai problemi del presente che non tengano conto di una prospettiva di lungo termine” ha scritto António Guterres, segretario generale delle Nazioni unite nell’introduzione del policy brief “Pensare e agire per le future generazioni”, parte di una raccolta denominata “Our common agenda” di pubblicazioni che verranno realizzate in vista del Summit del futuro, in programma a settembre del 2024, ma anticipato già da un incontro nel corso dell’Assemblea genberale di questo settembre. Oltre al primo policy brief dedicato alle future generazioni, ne è stato pubblicato anche un secondo, intitolato “Rafforzare la risposta internazionale ai complessi shock globali – Una Piattaforma di emergenza”, sulla capacità dei Paesi di rispondere alle prossime crisi.

Le future generazioni

La tutela degli interessi delle future generazioni è parte integrante del concetto di sviluppo sostenibile, definito come uno sviluppo che soddisfi “i bisogni del presente senza compromettere l’abilità delle future generazioni di soddisfare i propri”. Come riportato nel primo policy brief, con il termine “future generazioni” ci si riferisce a tutte le persone che verranno dopo noi, la cui vita è già influenzata dalle decisioni del presente.

Le politiche attuali difficilmente prendono in considerazione l’impatto che avranno nel lungo periodo. Eppure, mai come oggi l’umanità ha a disposizione tecnologie e conoscenze per prevedere e stimare le conseguenze sul lungo periodo. A pagarne il prezzo saranno soprattutto le fasce di popolazione più vulnerabili e le donne.

I passi delle Nazioni unite

Tra le proposte avanzate dal segretario generale Guterres c’è la nomina di un Delegato speciale, incaricato di tutelare gli interessi delle future generazioni e supportare gli Stati membri. Di fondamentale importanza per individuare politiche e programmi “a prova di futuro” è l’utilizzo più efficace dei dati e delle conoscenze disponibili.

Il segretario generale incoraggia gli Stati membri a redigere una dichiarazione per le future generazioni che definisca e concretizzi gli obblighi nei diversi livelli di governance. Inoltre l’Onu dovrebbe istituire un forum intergovernativo che ne monitori lo stato di attuazione.

Un mondo sempre più vulnerabile 

Per garantire l’attuazione dell’Agenda 2030 e garantire un futuro equo e sostenibile occorre anticipare e mitigare gli effetti degli shock futuri. A questo è dedicato il secondo policy brief redatto dal segretario Guterres. Le crisi stanno diventando sempre più complesse e in futuro i loro effetti potrebbero essere amplificati dalle conseguenze del cambiamento climatico. Per questo è necessaria una risposta coordinata a livello globale.

Una Piattaforma di emergenza in risposta alle sfide globali 

Non un organo permanente, ma una raccolta di protocolli da attivare in caso di necessità. È questa la proposta contenuta in Our common agenda e sviluppata più nel dettaglio nel secondo policy brief. La Piattaforma costituirebbe un meccanismo di risposta rapido e flessibile, interdisciplinare, multisettoriale e inclusivo per affrontare le sfide, promuovendo un approccio equo, solidale e coordinato.

La Piattaforma di emergenza verrebbe convocata dopo una valutazione della severità, portata e complessità della crisi e dopo aver esaminato eventuali meccanismi di risposta già esistenti. A questo passaggio seguirebbe una fase di consultazione tra presidente dell’Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza con eventuali enti internazionali e territoriali rilevanti. L’attivazione della Piattaforma, inizialmente finanziata con le risorse già esistenti, sarebbe supportata da un team di esperti e prevederebbe il successivo coinvolgimento degli Stati membri, del sistema delle Nazioni unite, degli istituti finanziari, della società civile e del settore privato.

mercoledì 5 aprile 2023