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Bussole e stelle polari in tempi bui

Messaggi di coesione dall'anniversario della Legge fondamentale: la costituzione tedesca.

mercoledì 29 maggio 2024
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Giovedì scorso, 23 maggio 2024, l'ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile si è conclusa con un evento di chiusura denso di contenuti. Come negli anni precedenti, è stata ancora una volta una grande, stimolante e interessantissima serie di incontri e iniziative in tutta Italia, all'estero e online. L'ASviS ha redatto e pubblicato resoconti dettagliati.

Come negli anni precedenti, anche noi dell'Ufficio per il dialogo italo-tedesco e platea2030 abbiamo contribuito al programma del festival in collaborazione con i nostri partner, soprattutto FUTURAnetwork: il 16 maggio abbiamo organizzato il seminario online “Finanza sostenibile: investire in un futuro climaticamente neutrale all'insegna dell'Agenda 2030 prospettive e posizioni italo-tedesche” nell'ambito della serie “Dialoghi italo-tedeschi per lo sviluppo sostenibile”. Con ospiti tedeschi, italiani e internazionali, abbiamo discusso la questione centrale di come finanziare l'ampia trasformazione sociale, ecologica e politica necessaria per contrastare il cambiamento climatico e le sue drammatiche conseguenze, ridurre le ingiustizie e le disuguaglianze e creare prosperità e libertà - in tutto il mondo.

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La data del 23 maggio 2024 è però significativa anche per un altro motivo, almeno per la storia tedesca: è il 75° anniversario della Legge fondamentale tedesca, che entrò in vigore il 23 maggio 1949, indicando così la strada per uscire dai giorni bui del nazionalsocialismo ed entrare nella democrazia. Per celebrare questa importante ricorrenza, lo scorso fine settimana si sono tenute celebrazioni in tutta la Germania, in particolare a Berlino e a Bonn, dove si sono svolti gli eventi centrali di questa grande Festa della democrazia. A Bonn, dove fu redatta e adottata la Legge fondamentale, circa 60mila persone si sono riunite per visitare i siti storici del vecchio distretto governativo e festeggiare nel parco di Villa Hammerschmidt. Il Presidente federale Frank-Walter Steinmeier era presente e nel suo discorso ha ricordato la storia della nascita della Legge fondamentale e della fondazione della Repubblica federale, esprimendo orgoglio e invitando a riflettere: “Non siamo perfetti. Ma abbiamo ottenuto molto in questi decenni in cui la Legge fondamentale ci ha accompagnato”. Ha sottolineato che l'anniversario è un obbligo per proteggere e preservare insieme la democrazia.

L'importanza di sostenere e difendere le nostre costituzioni democratiche e i loro valori non potrà mai essere sottolineata abbastanza nettamente in questi tempi di minacce molteplici, in particolare di guerre che portano morte e distruzione alle porte dell'Europa, ma anche sotto forma di problemi e conflitti sociali all'interno del nostro continente che stanno diventando sempre più acuti. Non dobbiamo permettere che l'ordine pacifico e liberale che abbiamo costruito insieme in Europa negli ultimi otto decenni dalla fine della Seconda guerra mondiale vada frantumato. Le elezioni del 6-9 giugno dovrebbero essere un'opportunità per noi europei di prendere le nostre decisioni di voto di conseguenza e di continuare a lavorare per questo grande progetto di pace europeo: nella nostra vita quotidiana, nella nostra vita privata e professionale, nel nostro impegno sociale - a livello locale, nazionale e, naturalmente, transfrontaliero.

Emblematica in questo contesto l'amicizia franco-tedesca, che ha trovato recentemente espressione nella visita del Presidente francese in Germania. Gli storici “nemici ereditari” dopo le grandi guerre sono diventati amici, collaborazione sigillata nel 1963 dal Trattato dell'Eliseo, e insieme - con Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Italia - i partner hanno gettato le basi dell'Unione europea nel 1951 con la creazione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio.

Queste grandi conquiste storiche e le responsabilità che ne derivano sono state evocate da entrambe le parti durante la visita di Stato in varie dichiarazioni e discorsi, tra cui spicca quello pronunciato dal Presidente francese a Dresda lunedì 27. Di fronte a un pubblico entusiasta, composto per lo più da giovani, Emmanuel Macron ha lanciato un accorato appello a favore dell'Ue. Nel suo “Discorso ai giovani d'Europa”, ha messo in guardia dai pericoli imminenti per la sicurezza e la libertà dell'Europa e ha fatto appello all'unità contro l'aggressione russa in Ucraina e contro il “vento cattivo” delle tendenze autoritarie, estremiste e nazionaliste in Europa. “Di fronte a tutto questo, dobbiamo rispondere con un'Europa del rispetto, della diversità e della forza culturale. (...) Costruiamo un'Europa potente, sovrana e umanista. Secondo il nostro principio: libertà, uguaglianza e fraternità”.

Vorrei associarmi a questo appello in vista delle prossime elezioni europee e invocare anche l'amicizia italo-tedesca, che ha anch'essa una storia lunga, difficile e complessa e che, come quella franco-tedesca, richiede una costante rassicurazione, un rinnovamento e una riaffermazione. E ha bisogno di essere riempita di vita. Questo può essere talvolta difficile a livello politico, ma noi cittadini, la società civile, abbiamo il dovere e potere di plasmare queste relazioni. E, si spera, in linea con e nello spirito dell'Agenda 2030. 

Per concludere: i testi costituzionali di entrambi i Paesi, Germania e Italia, sono stati scritti dopo il 1945 nello spirito dell'umanesimo e della libertà; sono e devono essere le nostre “stelle polari” - per citare le parole di una grande donna come la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, che non si stanca di ammonire: “Le democrazie costituzionali hanno separazione dei poteri, controlli e bilanciamenti, cioè gli argini per evitare di ricadere in quelle autocrazie contro le quali tutte le Costituzioni sono nate”.

Copertina: 123rf