Giovannini: “Dobbiamo cambiare il modo di misurare il nostro successo o insuccesso”
Una lectio magistralis del direttore scientifico dell’ASviS per l’apertura della Scuola di alta formazione "Futuri e sostenibilità", promossa dall’Università di Catania e dall’Alleanza nell'ambito di Ecosistema Futuro. Benessere e Pil, sistemi complessi e scenari al centro dell’incontro. VIDEO E TESTO INTEGRALI
“Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso modo di pensare che ha determinato quei problemi”. Citando Albert Einstein, potrebbe essere questo – in estrema sintesi – il contenuto della lectio magistralis "Misurare la sostenibilità guardando al futuro" che Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, ha tenuto presso l'aula magna del Rettorato dell’Università di Catania, in occasione del lancio della Scuola di Alta formazione “Futuri e Sostenibilità”, promossa dall’ateneo catanese e dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. L’iniziativa è stata ideata nell’ambito dell’iniziativa Ecosistema Futuro, la piattaforma strategica nazionale promossa dall’ASviS che, in linea con le raccomandazioni dell’Unesco, promuove il pensiero di lungo periodo in Italia e l’adozione di pratiche di anticipazione strategica nei settori della formazione, ricerca, comunicazione e democrazia deliberativa.
Enrico Giovannini, davanti a un’aula gremita di oltre 150 persone tra docenti, ricercatori e i 50 studenti selezionati del corso, ha parlato di come il prodotto interno lordo sia l’espressione di un modo di vedere il mondo, “un modo che ha costruito il mondo in cui viviamo”. E del bisogno di modificare questa visione. “C’è l’esigenza di cambiare tante cose”, ha detto Giovannini, “tra cui il modo di misurare il nostro successo o insuccesso”. Per questo è necessario “andare oltre il Pil”, integrando nelle valutazioni sul benessere di una nazione valori che vadano oltre il guadagno prettamente economico. E si può fare solo accettando che viviamo in un “sistema complesso”, in cui esistono numerose variabili che interagiscono tra loro – economiche, sociali, politiche, culturali, istituzionali – e che devono essere tutte tenute in conto per elaborare modelli nuovi. “La realtà economica e ambientale è non lineare, interdipendente e caratterizzata da effetti sistemici”. Giovannini ha poi concentrato la lezione sulle evoluzioni economiche del Novecento, per descrivere come sia cambiata nel corso del tempo la nostra concezione di benessere, capitalismo, welfare.
Ma per cambiare rotta servono decisioni immediate. Ulteriori ritardi potrebbero infatti costringere a interventi più drastici in seguito. Il futuro, però, è ancora aperto: “Dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io, e molti altri uomini e donne, facciamo e faremo oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero, dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo”. Da questa consapevolezza, ha concluso il direttore scientifico dell’ASviS, è nata la scuola “Futuri e sostenibilità”.
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