State of the Future 20.0: sfide e possibilità per il futuro dell'umanità
La nuova versione della pubblicazione di punta del The Millennium Project è finalmente disponibile. Una guida globale per comprendere il futuro, ripercorrendo decenni di ricerca e incorporando contributi da centinaia di esperti nel mondo.
La comunità dei Futures studies l’ha attesa con trepidazione e ora è qui: lo State of the Future 20.0, la nostra guida globale per comprendere il futuro dal 1997.
Questo report monumentale di circa cinquecento pagine, a cura di Jerome Glenn, Theodore Gordon, Elizabeth Florescu e del team del The Millennium Project - un think tank globale per la ricerca sui futuri composto da oltre 70 nodi in tutto il mondo - offre una panoramica approfondita di sfide chiave e opportunità che influenzano il futuro dell’umanità.
L'edizione del ventesimo anniversario è dedicata a Ted Gordon, un visionario che ha profondamente influenzato il futuro della ricerca sui futuri con i suoi contributi. Ho avuto l’onore di incontrarlo nel corso degli anni e di scambiare idee, e credo sinceramente che sia una delle persone più competenti, intelligenti e gentili che abbia mai incontrato. Ted ha introdotto più metodologie nel campo degli studi di futuri rispetto a qualsiasi altro futurista, come giustamente notato nel tributo. Solo questo meriterebbe un articolo dedicato - o persino un libro -, quindi torniamo al tema principale.
Lo State of the Future è un lavoro cumulativo che unisce decenni di ricerca e incorpora contributi da centinaia di futuristi ed esperti nel mondo, assieme a numerosi studi condotti dal The Millennium Project. Ogni nuova edizione si spinge avanti nel futuro, offrendo nuovi approfondimenti e proposte.
Nel rilasciare la 20esima edizione, Jerome Glenn, Ceo e co-fondatore del The Millennium Project, ha affermato che questo “Report di 500 pagine potrebbe essere una delle analisi più ampie e approfondite sui temi legati al futuro del mondo attualmente esistenti”. “Stiamo vincendo più di quanto stiamo perdendo,” ha aggiunto, “ma dove stiamo perdendo è molto serio; l’umanità ha le risorse per affrontare queste sfide, ma non ha ancora la capacità decisionale.”
Il riepilogo iniziale dello State of the Future 20.0, disponibile per il download gratuito, offre una panoramica concisa ma incisiva delle prospettive per l’umanità. Fornisce un quadro di riferimento per analizzare sfide globali attuali e opportunità future. Questa sezione stabilisce il tono per la pubblicazione, evidenziando trend critici e possibilità emergenti, e prepara il lettore a un'esplorazione più profonda delle strategie necessarie per navigare un futuro sempre più complesso e interconnesso.
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La sezione 1 del report, a cura di Jerome Glenn, presenta una panoramica aggiornata delle 15 sfide globali che l’umanità deve affrontare, monitorate dal The Millennium Project sin dalla fine degli anni '90. Queste sfide sono considerate ugualmente importanti e interconnesse, e ciascuna include panoramiche regionali e potenziali soluzioni, rendendo i contenuti molto pratici per decisori a vari livelli.
Nella sezione 2, a cura di Elizabeth Florescu, l'Indice dello stato del futuro 2035 integra 29 variabili diverse per valutare se il futuro stia migliorando o peggiorando. Questa scheda di valutazione del futuro include previsioni basate su una combinazione di dati quantitativi e opinioni e offre informazioni chiave sulle “aree in cui l’umanità sta vincendo, perdendo o stagnando”.
L'intelligenza artificiale (AI) gioca un ruolo fondamentale nelle sezioni 3 e 4 del report. La sezione 3, coordinata da Jerome Glenn con contributi di José Cordeiro, Zhouying Jin, Mariana Todorova e David Wood, si concentra sulla transizione dall'intelligenza artificiale ristretta (ANI) all'intelligenza artificiale generale (AGI), riportando i principali risultati delle prime due fasi dello studio in corso del The Millennium Project. La prima fase raccoglie opinioni di 55 esperti globali AGI, rispondendo a 22 domande critiche sullo sviluppo futuro dell'AGI. Da questi approfondimenti, lo studio identifica 40 regolamenti nazionali e internazionali e cinque modelli di governance, che vengono valutati da un panel internazionale di 299 esperti nella seconda fase. Queste informazioni sono cruciali per definire quadri normativi che garantiscano una transizione all'AGI gestita in modo sicuro, etico e benefico per l’umanità. Seguiranno molto presto scenari alternativi.
Proiettandoci al 2045, la Sezione 4 sull'AGI benefica, curata da Jerome Glenn assieme a Verónica Ágreda de Pazo, José Cordeiro, Elizabeth Florescu, Theodore Gordon e Maria Mateo, presenta uno scenario di una giornata tipica al 2045, in cui l'AGI è diventata una parte integrante della nostra vita quotidiana. Questo scenario esplora come l'AGI potrebbe migliorare la qualità della vita, risolvere complessi problemi sociali e sbloccare nuove opportunità per il progresso umano. Il lavoro, accompagnato da risposte di approfondimento sull'AGI, è il risultato della partecipazione del The Millennium Project al concorso del Future of life Institute nel 2022, dove ha ottenuto il quarto posto. Potete guardare il video per farvi un'idea.
Il report si allinea anche con Our Common Agenda del segretario generale delle Nazioni Unite, affrontando i suoi cinque elementi chiave di previsione sociale nella Sezione 5, curata da Jerome Glenn. Uno studio RealTime Delphi, condotto dal The Millennium Project nel 2022 con 189 esperti provenienti da 54 paesi, evidenzia come la comunità degli esperti di futures studies supporti questi elementi come un sistema integrato. Lo studio valuta la loro importanza per la previsione globale e fornisce una sintesi dei feedback del panel, delle proposte e delle strategie per implementare le riforme delle Nazioni Unite.
Il World futures day, che costituisce il focus della Sezione 6 e che ho avuto il piacere di scrivere, sintetizza le discussioni globali di 24 ore sul futuro coordinate ogni anno il primo marzo dal The Millennium Project con altri partner dal 2014. Devo confessare che sono felice di aver contribuito illustrando un metodo che credo offra un'opportunità significativa per condividere e riflettere insieme sul futuro. Le opinioni condivise da centinaia di partecipanti ogni anno sono analizzate per produrre le Agende Globali per i Futuri che riassumono queste visioni collettive per stimolare ulteriori conversazioni. La sezione illustra il metodo e presenta alcune delle principali prospettive globali future emerse dagli ultimi World futures day, offrendo spunti preziosi per contribuire ad un futuro migliore.
In un capitolo particolarmente visionario della pubblicazione, la Sezione 7 di Jerome Glenn esplora la possibilità di convivere con robot dotati di AI entro il 2050. Si approfondiscono le potenziali applicazioni dei robot nella governance, nell'esplorazione degli oceani, nelle missioni spaziali e persino nelle relazioni personali, prevedendo che supereranno in numero gli esseri umani e saranno coinvolti in tutto, dalla sanità alla colonizzazione spaziale. Questa visione futuristica dipinge un quadro vivido di come la robotica potrebbe rimodellare la società in modi precedentemente inimmaginabili.
Il report si chiude con raccomandazioni per affrontare sfide globali e opportunità identificate. Queste raccomandazioni sono delineate per guidare idealisti pragmatici e realisti nell'adottare strategie innovative che promuovano lo sviluppo sostenibile, incoraggino l'innovazione e garantiscano un futuro migliore per tutti.
Come riportato nelle testimonianze di sostegno contenute nel volume, Jehangir Khan (Consiglio dei Presidenti dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite) considera lo State of the Future 20.0 tempestivo in vista del Summit sul Futuro delle Nazioni Unite e un must-must-read per tutti. Danica Purg (Iedc-Bled School of Mngt) lo considera essenziale per i leader interessati all'AGI. Koo Yun-cheol (ministro della Coordinazione della Politica governativa della Repubblica di Corea) suggerisce di considerare il report un testo obbligatorio. Oana Stănilă (Università di Studi Economici di Bucarest) lo descrive come una risorsa preziosa per il business. Garry Jacobs (World academy of Art and Science) lo descrive come una roadmap visionaria per la collaborazione globale, e Gemma Santana (Choose for Climate) evidenzia l'urgenza della sostenibilità sottolineata nel report.
Lo State of the Future 20.0 è una delle pubblicazioni più complete e illuminanti sugli studi futuri disponibili oggi. Offre prospettive preziose per cittadini, politici e ricercatori con una mentalità globale, fornendo le conoscenze necessarie per prendere decisioni informate che supporteranno un futuro più promettente.
Articolo originariamente pubblicato dall’autrice in inglese su Futures Digest in data 20 settembre 2024 e tradotto per FUTURAnetwork.