I megatrend, strumenti indispensabili per intercettare i futuri possibili
Fenomeni di lungo corso destinati a proseguire nel tempo: questa la natura dei megatrend. Mentre per alcuni riusciamo a intuire la direzione, per altri gli esiti si moltiplicano. Necessario uno studio più esteso e un consenso sulle definizioni.
di Roberto Poli, presidente Afi
Lo dice la parola, i megatrend sono trends on steroids – trends particolarmente rilevanti. Tipicamente si tratta di fenomeni che si stanno sviluppando da molto tempo e promettono di durare ancora a lungo. La crisi climatica, l’aumento della popolazione mondiale, l’invecchiamento della popolazione, le richieste di energia ne sono ovvie esemplificazioni.
I megatrend sono quasi un’interfaccia che permette a diverse comunità di capirsi e forse di coordinarsi. Non se ne occupano solo i futuristi, ma ne parlano anche economisti, demografi, esperti di tecnologia, ecc., anche se spesso ognuna di queste comunità si focalizza su fenomeni diversi da quelli che vengono affrontati dalle altre comunità. Adottare una comune accezione di megatrend potrebbe essere un buon punto di partenza per migliorare la reciproca capacità di lavorare assieme. Per avvicinarci a questo obiettivo, vorrei proporre alcune riflessioni sulle seguenti due domande:
- Perché i megatrend sono importanti?
- Quali sono i limiti di una analisi che procede per megatrend?
In breve, i megatrend sono importanti perché sono lo scheletro dei futuri possibili in maturazione. Quale che sia il futuro possibile che si realizzerà, i megatrend – se sono stati correttamente delineati – ne rappresentano la struttura portante. In secondo luogo, i megatrend sono importanti perché spesso sono più facili da calcolare dei singoli trends. Questi ultimi spesso modificano le loro traiettorie di sviluppo e possono anche svanire o fondersi e trasformarsi in altri trends.
Più sottile il caso dei limiti. Il più significativo è la mancata distinzione fra due tipi essenzialmente differenti di megatrend e le diverse posture strategiche che essi richiedono. Semplificando, per alcuni megatrend riusciamo a vedere la direzione verso cui stanno andando. A puro titolo esemplificativo, consideriamo l’aumento dell’aspettativa di vita – l’invecchiamento della popolazione. Il futuro sarà differente dal presente nel senso che l’età media della popolazione sarà più elevata. Nessun’altra direzione di sviluppo appare credibile. In realtà possiamo facilmente immaginare molti cambiamenti in grado di smentire l’ipotesi di un progressivo aumento dell’aspettativa di vita. La scomparsa, ad esempio, dell’homo sapiens – per virus, guerra mondiale o impazzimento totale del clima, o una loro combinazione – non è in effetti una evenienza totalmente escludibile. Credo però di poter aggiungere che la quasi totalità dei decision makers non sia pronta a prestare molta attenzione a questo esito possibile e preferisca muoversi all’interno di un futuro predeterminato: domani saremo tutti più anziani. Se veramente l’esito di questo tipo di megatrend è predeterminato, ne segue una fondamentale postura strategica: a meno di (rare) finestre di opportunità, l’unica postura sensata è riconoscere le conseguenze del megatrend e prepararsi ad affrontarle.
Non tutti i megatrend sono di questo tipo. Alcuni seguono una logica a forchetta e possono dare esito a risultati molto differenti. In termini esclusivamente esemplificativi, che dire della Terza guerra mondiale? L’attuale competizione per la supremazia sfocerà in un conflitto globale? Oppure, l’economia sfocerà in una stagnazione complessiva di lungo periodo (la cosiddetta stagnazione secolare) o riprenderà un periodo di crescita? Al di là delle esemplificazioni intenzionalmente vaghe, il punto fondamentale è che un megatrend che ammette esiti differenti richiede una postura strategica differente da quella imposta da un megatrend predeterminato. Nel caso di un megatrend variabile possiamo prendere posizione e cercare di far pendere la bilancia a favore dell’esito che riteniamo preferibile.
Le analisi per megatrend sottolineano spesso che i diversi megatrend sono interconnessi in molti diversi modi. Ovviamente concordo. Credo però che limitarsi alle loro molteplici connessioni sia insoddisfacente. I megatrend sono tutti importanti, ma non sono sullo stesso piano. Alcuni sono più determinanti di altri. Per capire quali spazi di manovra abbiamo a nostra disposizione è necessario indicare le relazioni di dipendenza fra i diversi megatrend.
Due ulteriori osservazioni possono aiutare. Molte definizioni di megatrend tendono ad essere eccessivamente inclusive, raccogliendo sotto un’unica etichetta fenomeni differenti, a volte fondendo temi e conseguenze. È utile semplificare: sospettate delle definizioni ampie, troppo verbose. Un megatrend – una parola.
Infine, la differenza fra megatrend e controtrend merita attenzione. Come si evince dalla parola, un controtrend è un trend che procede nella direzione opposta e presenta dimensioni molto minori del megatrend. Esemplificando: urbanizzazione progressiva come megatrend dominante e fuga dalla città come controtrend secondario. Secondario ma non irrilevante, perché si tratta pur sempre di una interessante nicchia di mercato.
fonte dell'immagine di copertina: Marc-Olivier Jodoin/Unsplash