La filantropia del futuro? Progetti a lungo termine, decisioni dal basso e flessibilità
Una pubblicazione della Philanthropy Europe association riunisce i casi più virtuosi del Vecchio continente: dal ruolo dei giovani con Assifero alle strategie adattive della Laudes foundation, gli enti benefici stanno rivoluzionando le loro strutture in un mondo che cambia.
Molti donatori, organizzazioni filantropiche e fondi patrimoniali stanno ripensando radicalmente le loro linee guida, sperimentando nuove idee e sviluppando strategie diverse per affrontare l'incertezza e la complessità del futuro. Alcune delle esperienze più significative sono state raccolte dalla Philanthropy Europe Association (Philea) nella pubblicazione “Bridging today and tomorrow: case studies in futures philanthropy”, documento che illustra come i finanziatori e le reti filantropiche in tutta Europa stiano integrando lungimiranza e pensiero a lungo termine nel loro lavoro e nei programmi.
“Operiamo in un mondo sempre più complesso e in rapida evoluzione. Ogni giorno, i leader filantropici si trovano ad affrontare infinite possibilità e, allo stesso tempo, la sfida di fare scelte strategiche, spesso difficili”, si legge sul sito. “L'incertezza, se da un lato presenta delle sfide, dall'altro crea anche opportunità per ripensare gli approcci, testare nuove idee e costruire modalità di lavoro più adattabili e resilienti”.
I casi di studio riuniti da Philea dimostrano come cambiamento sistemico, processo decisionale trasformativo e adattabilità non siano solo obiettivi astratti, ma impegni concreti messi in campo da realtà diverse. Queste esperienze virtuose sono state riunite in tre aree.
Pratica sistemica e impegno a lungo termine
Varie organizzazioni filantropiche stanno investendo su questioni di lungo termine – come il cambiamento degli ecosistemi – proponendo progetti che non vadano a tappare buchi ma siano strutturali. “Questi approcci richiedono pazienza e fiducia nel processo”, si legge nella pubblicazione Philea. “Poiché i primi segnali di cambiamento potrebbero diventare visibili solo anni dopo”.
Alcuni esempi sono la Romanian-American foundation, la più importante fondazione statunitense in territorio romeno, che favorisce la creazione di un mercato sostenibile e una società democratica. Questo ente supporta i partner con impegni di finanziamento a lungo termine (dai 7 ai 10 anni), consentendo di sperimentare soluzioni alle sfide sistemiche ed estenderle a livello nazionale. Il programma Emerging futures della Joseph Rowntree foundation, ente di beneficenza che conduce e finanzia ricerche per combattere la povertà nel Regno Unito, intende ripensare i modelli economici e rafforzare le reti che supportano una trasformazione durature ed equa. La Bikuben foundation adotta un approccio simile, focalizzandosi però sullo sradicamento del fenomeno dei senzatetto tra i giovani.

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Processo decisionale trasformativo
Esistono poi iniziative che “stanno sfidando le dinamiche di potere tradizionali nella filantropia”, coinvolgendo nel processo decisionale le persone interessate dalle scelte di finanziamento. Ciò implica ripensare le strutture decisionali e includere prospettive diverse. “Questo approccio rafforza il lavoro orientato al futuro, rendendolo più inclusivo, reattivo e in sintonia con le complessità del cambiamento sociale”.
Leap Collective, che mira a trasformare il settore filantropico, promuovendo la condivisione del potere e la trasparenza, mette gli attivisti al centro delle decisioni di finanziamento, dando priorità a soluzioni a lungo termine guidate dalla comunità. Future chair dell’Associazione italiana fondazioni ed enti filantropici (Assifero) integra voci diverse nei processi decisionali, in particolare quelle dei giovani. Riflettendo in questo modo una gamma di esperienze più ampia, aspetto che influisce positivamente sull’efficacia delle azioni.
Strategie adattive
In risposta alla rapida evoluzione del mondo, alcune realtà stanno adottando approcci flessibili e reattivi, per correggere il tiro dei programmi anche in corsa. La Laudes foundation, che opera per trasformare l'industria e creare un'economia globale inclusiva e rispettosa del clima, ha adottato queste strategie adattive come elemento chiave del suo ciclo strategico, riconoscendo l'importanza di evolvere l’approccio per restare efficaci nei contesti in rapida evoluzione.
Linee guida condivise anche dalla Switzerland mercator foundation, organizzazione filantropica che promuove l’impegno della società svizzera nell'ambiente e nelle pari opportunità educative per bambini e giovani. La fondazione si è impegnata a riconoscere la necessità di adattabilità e lungimiranza come elementi centrali dei programmi di lavoro presenti e futuri, come anche la Robert Bosch Stiftung, ente di pubblica utilità legata all'azienda Bosch, che opera per il miglioramento della società attraverso progetti in vari ambiti, tra cui educazione, salute, relazioni internazionali e scienza. La fondazione adotta modelli di finanziamento più aperti, con minori obblighi di rendicontazione, per rispondere rapidamente a questioni urgenti e aspirazioni future.
“La prova di un'intelligenza di prim'ordine è la capacità di tenere a mente due idee opposte contemporaneamente, mantenendo comunque la capacità di funzionare”, ha scritto F. Scott Fitzgerald in un saggio intitolato Il crollo (1936), riportato nella pubblicazione di Philea. E in un mondo che cambia così rapidamente, si tratta di una qualità di cui non si può più fare a meno. Specialmente per la filantropia.
Copertina: Rdne Stock project/pexels