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Oltre il camice bianco: l'intelligenza artificiale supera i dottori nella diagnostica medica

L’intelligenza artificiale ha dimostrato di elaborare diagnosi più efficaci dei dottori. Adesso il personale medico deve accettarlo. Ma sono solo i primi.

martedì 19 dicembre 2023
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Vi fareste diagnosticare da un’intelligenza artificiale? Ovviamente la risposta è: per ora no, ma eventualmente certo. Quando le intelligenze artificiali saranno più brave dei dottori. Ecco, “eventualmente” è adesso.

È uscito uno studio del gruppo di studio interno a Google che ha sviluppato un’intelligenza artificiale specializzata nelle diagnosi. Lo studio compara le diagnosi fatte da quattro gruppi di “esseri pensanti” (persone/macchine):

  • Gruppo A: dottori senza l’ausilio di macchine,
  • Gruppo B: dottori con l’ausilio di un motore di ricerca,
  • Gruppo C: dottori con l’ausilio dell’intelligenza artificiale,
  • Gruppo D: intelligenza artificiale senza i dottori.

I primi tre risultati sono facilmente prevedibili:

Un dottore, se ha accesso ai motori di ricerca, migliora le sue diagnosi; un dottore, se ha accesso a un’intelligenza artificiale, migliora ulteriormente le sue diagnosi. Fino a qui tutto normale. La cosa sconvolgente è il passaggio successivo: un’intelligenza artificiale che agisce in autonomia è più efficiente di un dottore affiancato dall’intelligenza artificiale. Cioè se prendiamo un dottore (con o senza motore di ricerca) e gli diamo un’intelligenza artificiale miglioriamo i risultati. Ma se prendiamo un’intelligenza artificiale e gli affianchiamo un dottore peggioriamo i risultati. Prevedo che questo risultato non sia facile da accettare per il personale medico. Hanno tutta la mia comprensione.

Ma a questo punto che cosa facciamo? Perché tutto questo impone una serie di riflessioni.

Quando un medico commette un errore, c'è una chiara responsabilità e un percorso legale per affrontarlo. Per i large language model, la questione della responsabilità è meno chiara e più complessa.

C’è poi una questione psicologica: in fondo siamo disposti ad accettare che i medici facciano degli errori perché “nessuno è perfetto”. Facciamo un esempio: ci stiamo avvicinando al punto in cui le automobili a guida autonoma fanno meno errori e sono più sicure delle automobili a guida umana. Questo è vero anche per gli autobus. Un autista di autobus che ha una botta di sonno può facilmente causare un incidente e fare una strage. Ogni tanto (raramente, per fortuna) accade. Non vorremmo che accadesse, ma sono i tragici imprevisti della vita. Anche un’intelligenza artificiale potrebbe sbagliarsi, e fare una strage. Sarebbe un evento più raro, ma saremmo in grado di accettarlo nello stesso modo? Il rischio è di avere un metro più severo con le macchine. Questo rallenterebbe l’utilizzo delle intelligenze artificiali con il risultato di far correre alle persone dei rischi inutili. Questo è vero con la guida artificiale e allo stesso modo con la medicina.

Aloud: la nuova piattaforma di doppiaggio automatico che rivoluzionerà YouTube

Traduzione istantanea, imitazione della voce, modifica del labiale: queste sono alcune delle innovazioni di Aloud. Lo strumento porterà a una diffusione dei contenuti su scala globale, ma anche a una maggiore competizione tra youtuber. A rischio il settore dei doppiatori. 

Un altro elemento psicologico da considerare è la resistenza del personale medico. Abbiamo visto che una Ai è più brava a fare le diagnosi di un team composto da un dottore e una Ai. I dottori accetteranno di farsi da parte nelle diagnosi? Improbabile agli inizi, inevitabile eventualmente. Infatti, l’intelligenza artificiale risulterà piano piano migliore degli esseri umani in quasi tutti i campi. Addirittura l’Imf, il Fondo Monetario Internazionale, valuta che in una forchetta tra i 5 e i 20 anni tutti i lavori umani saranno riproducibili dalle macchine. Per esempio, recentemente abbiamo anche descritto come il lavoro dei doppiatori sia a rischio. Ma sono soprattutto i lavori dove è in gioco la vita umana, dove gli errori causano la morte delle persone, quelli in cui la sostituzione sarà più lenta, ma alla fine inevitabile. Mettiamoci l’anima in pace.

Abbiamo già visto questo film: una disgrazia per volta, arriveremo prima a volere la possibilità di usare le intelligenze artificiali per tutto, poi a permettere solo agli adulti in grado di intendere e di volere di accettare il rischio di usare un essere umano quando una macchina sarebbe più sicura. Poi i genitori tradizionalisti che vogliono un chirurgo umano, o una tata umana, o (qualora se lo possano permettere) un autista umano per i loro figli saranno visti come cattivi esempi. E piano piano la sostituzione nei lavori sarà inevitabile. Resisteranno alcune sacche di lavori: i libri scritti dagli esseri umani saranno l’artigianato del futuro. Materiale da collezione per incontri tra gli aficionados che si scambiano volumi e si raccontano dei rari errori di grammatica trovati. Siamo solo agli inizi.

Questo articolo è stato scritto con l’aiuto di ChatGPT che probabilmente avrebbe scritto un articolo migliore senza di me. Ma non gliene ho dato la possibilità! E come diceva Snoopy: “Cicca! Cicca!”.Ringrazio Gianluigi Crimi per aver portato alla mia attenzione l’articolo di Google Research.