Plasmare il futuro con più multilateralismo in un mondo multipolare
Conferenza Onu su commercio e sviluppo di Ginevra: risultati positivi per ampia partecipazione, conferma di fiducia nella cooperazione multilaterale aprendo alla speranza di un futuro migliore.
Dal 20 al 23 ottobre si è tenuta a Ginevra la sedicesima conferenza delle Nazioni Unite su commercio e sviluppo (Unctad16). Dal discorso di chiusura tenuto dalla segretaria generale dell’Unctad Rebeca Grynspan emerge piena soddisfazione per i risultati della conferenza che con la partecipazione di 170 delegazioni nazionali ha segnato un record storico nelle conferenze dell’Unctad, la cui istituzione risale al 1964.
Qualche giorno prima della conferenza, la segretaria generale ha diffuso un suo sintetico rapporto dal titolo “Shaping the future” (“Plasmare il futuro”), per inquadrare le sfide ed ispirare il dibattito della conferenza. Il Rapporto parte dai ritardi nel perseguimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 e definisce le sfide di oggi e del futuro riassumendo le stesse in cinque megatrend: l’emergenza di un mondo multipolare, l’accelerazione della trasformazione tecnologica, la tripla crisi planetaria, i cambiamenti demografici, l’urbanizzazione.
Il documento definisce sedici azioni da attuare in quattro specifici ambiti per plasmare il nostro futuro attraverso un deciso cambiamento dello status-quo, e precisamente:
- Diversificazione delle economie;
- Economie più sostenibili, inclusive e resilienti;
- Finanza per lo sviluppo più stabile e abbondante;
- Più multilateralismo in un mondo multipolare.
D’ispirazione è stato anche il discorso pronunciato dal segretario generale dell’Onu António Guterres intervenuto alla Conferenza, che ha identificato specificamente quattro aree d’azione che la conferenza dovrebbe adottare per rispondere alle sfide comuni:
- Costruire un sistema equo per il commercio e gli investimenti: richiamando gli impegni del Patto sul futuro inclusivi del rinnovo del sistema multilaterale del commercio anche attraverso riforme dell’Organizzazione mondiale del commercio al fine di sostenere i Paesi a “muoversi da una situazione di dipendenza dalle importazioni alla costruzione di collegamenti con le catene del valore che veicolino lavoro e prosperità”.
- Assicurare finanziamenti adeguati sviluppando le azioni dell’impegno di Siviglia per affrontare il peso del debito che affligge in particolare i Paesi in via di sviluppo.
- Rispondere alle sfide della trasformazione tecnologica: mettere in pratica il Patto digitale globale (allegato del Patto sul futuro) per chiudere i divari digitali e consentire che i benefici delle nuove tecnologie quali l’AI e le blockchain possano essere a servizio di tutti i Paesi del mondo.
- Allineare le politiche commerciali con gli obiettivi climatici facendo in modo che il commercio sostenga un’azione climatica ambiziosa e una transizione giusta.
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Come riporta il comunicato ufficiale in chiusura di conferenza, in termini di contenuti i risultati vengono considerati oltremodo efficaci, evidenziando il rinnovo del mandato all’Unctad convenendo i 195 Stati membri, attraverso i loro rappresentanti, di perseguire specifici obiettivi definiti dall’accordo denominato "Consenso di Ginevra per un ordine economico giusto e sostenibile”, riaffermando la ferma convinzione che lo sviluppo non deve lasciare nessuno indietro, specificando le seguenti misure:
- Per il commercio, i Paesi hanno ribadito la centralità di un sistema commerciale multilaterale basato su regole, aperto, trasparente ed equo, e hanno riconosciuto che il commercio di servizi di qualità rappresenta la nuova frontiera dello sviluppo.
- Per gli investimenti, la Conferenza ha affrontato il declino e la distribuzione disomogenea dei flussi di investimento globali, le misure di facilitazione degli investimenti, i quadri politici che riducono il costo del capitale e il sostegno agli ecosistemi nazionali e internazionali in grado di moltiplicare gli investimenti esteri.
- Per l’economia digitale, valutando come i progressi tecnologici stanno creando opportunità e divari, la Conferenza ha chiesto all'Unctad di supportare i Paesi in via di sviluppo con competenze, infrastrutture e quadri strategici per sfruttare l'economia digitale.
- Per affrontare il debito e il finanziamento dei Paesi in via di sviluppo, a seguito dell’adozione dell’impegno di Siviglia per la finanza allo sviluppo, gli Stati membri hanno concordato l'istituzione di un “Forum dei mutuatari”, un nuovo spazio in cui i Paesi in via di sviluppo possano costruire capacità collettive, condividere esperienze e rafforzare la propria voce nelle discussioni globali sul debito.
Per il sostegno ai Paesi meno sviluppati, gli Stati membri si sono impegnati a rafforzarlo, anche attraverso un nuovo programma dedicato. È stato chiesto un sostegno mirato per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo che affrontano disastri climatici e costi di trasporto in forte aumento.
Durante la Conferenza, è stato annunciato inoltre il lancio del Forum di Siviglia sul debito, una piattaforma innovativa per avviare il dialogo e supportare i Paesi in via di sviluppo nell'affrontare le sfide del debito sovrano. Sull’argomento è intervenuto Paolo Gentiloni in qualità di Copresidente del Gruppo di esperti per la promozione di soluzioni politiche per la risoluzione della crisi del debito Nazioni Unite.
Per l’Unione europea ha partecipato alla Conferenza la vicepresidente esecutiva della Commissione europea Teresa Ribera con un suo intervento, eper l’Italia è intervenuto Vincenzo Grassi quale rappresentante permanente presso l’Onu per l’Italia. Non sono invece rinvenibili notizie sulla partecipazione degli Stati Uniti.
Nel citato discorso di chiusura di Rebeca Grynspan emerge anche l’importanza del risultato della conferenza in questo preciso momento storico di grande difficoltà del multilateralismo e delle istituzioni che lo rappresentano chiamate ad affrontare un “test di fiducia e un test di speranza”, pronunciandosi infine con queste parole: “Nel 1964, quando fu creata l'Unctad, i Paesi in via di sviluppo avevano ogni ragione di disperare, ma scelsero la speranza e fondarono l'Unctad. Questa settimana, avete fatto di nuovo quella scelta. Avreste potuto scegliere diversamente, ma avete scelto la speranza: plasmare il futuro invece di arrendervi. Quella scelta – la vostra scelta – è ciò che ha reso questa settimana straordinaria. Ecco come appare il multilateralismo: non perfetto, non facile, ma possibile. Sempre possibile.”
Copertina: Salya T/unsplash