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Le cinque novità che saranno protagoniste del prossimo futuro

Dalle cellule staminali per il diabete al vaccino contro il cancro, dalle diagnosi con l’intelligenza artificiale all’esplorazione dello spazio, passando per i progetti di energia pulita: il Guardian identifica le recenti conquiste della scienza che cambieranno il mondo.

lunedì 18 novembre 2024
Tempo di lettura: min

Ci sono cinque buoni motivi per essere speranzosi per il futuro, secondo il Guardian. Le scoperte scientifiche stanno infatti procedendo in questi ultimi anni a una velocità senza precedenti, anche grazie alle nuove tecnologie e alle possibilità tracciate dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il quotidiano inglese ha mappato queste conquiste, che vanno da innovative cure sanitarie all’esplorazione dello spazio fino alle prospettive delle energie rinnovabili.

Una nuova cura per il diabete

Mezzo miliardo di persone nel mondo convive, a oggi, con il diabete. Questa malattia, se non controllata e monitorata, può condurre a una produzione eccessiva di glucosio nel sangue, mettendo le persone a rischio di malattie gengivali o renali, danni ai nervi, cecità, amputazioni, infarto, ictus e cancro.

I pazienti gestiscono attualmente il diabete tramite farmaci e uno stile di vita sano, ma l’introduzione delle cellule staminali potrebbe stravolgere la situazione. Uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Cell riporta i risultati dei test sulla prima donna curata per il diabete di tipo 1 con cellule staminali prelevate dai suoi stessi tessuti. Gli esiti sono più che confortanti: la 25enne, che aveva bisogno di notevoli quantità di insulina per equilibrare la quantità presente nel suo corpo, oggi la produce autonomamente.

Ad aprile di quest’anno, un simile trapianto di cellule ha permesso a un uomo di 59 anni con diabete di tipo 2 di abbandonare l'insulina. “È ancora presto e le sfide restano, non da ultimo per quanto riguarda la scalabilità del trattamento”, si legge sul Guardian, “ma i risultati finora sono entusiasmanti”.

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Vaccini contro il cancro

Dopo il successo dei vaccini contro il Covid-19, gli scienziati sperano che la stessa tecnologia mRna (alla base dei vaccini Moderna e Pfizer-BioNTech) possa permettere al sistema immunitario di riconoscere e attaccare il cancro.

Durante l’estate, centinaia di pazienti sono entrati nel primo trial mondiale di vaccino personalizzato contro il melanoma, e sono in corso studi clinici per altri tumori come il cancro al pancreas e quello all'intestino. Dal momento che la protezione offerta dai vaccini può essere duratura, questi potrebbero essere usati come misura preventiva per coloro che hanno un alto rischio genetico di cancro al seno o alle ovaie, o per impedire la recidiva tumorale.

Individuare i tumori più rapidamente, tramite l’AI

Restando sempre in tema, l’intelligenza artificiale potrebbe rendere le diagnosi di malattie gravi come il cancro ai polmoni e al cervello più efficienti e veloci, “il che dovrebbe tradursi in vite più lunghe”.

Alcuni ospedali nel nord dell’Inghilterra stanno implementando un sistema di radiografia del torace basato sull’AI, che può rilevare fino a 124 risultati sui referti, trasmettendo in pochi secondi i risultati al medico. Secondo la South Tyneside and Sunderland Nhs foundation trust, questa soluzione (usata per individuare anomalie sospette che il medico potrebbe trascurare) migliora l’accuratezza diagnostica del 45% e l'efficienza del 12%. Intanto, anche diversi nosocomi italiani stanno ricorrendo all’intelligenza artificiale per migliorare le diagnosi.

Oltre il camice bianco: l'intelligenza artificiale supera i dottori nella diagnostica medica

L’intelligenza artificiale ha dimostrato di elaborare diagnosi più efficaci dei dottori. Adesso il personale medico deve accettarlo. Ma sono solo i primi.

Le nuove scoperte del telescopio spaziale James Webb

Sono ormai quasi tre anni che il telescopio James Webb è stato lanciato nello spazio, e da allora sta continuando a macinare scoperte su scoperte: secondo il Guardian, questo strumento sarà sempre più importante per scoprire l’origine delle stelle, dei buchi neri, dell'evoluzione dell'universo e individuare la probabilità che ci sia o meno vita su altri pianeti.

Giusto per fare un esempio: il telescopio è riuscito a individuare galassie che esistevano quando l'universo aveva meno di 300 milioni di anni, la cui luce ha viaggiato per 14 miliardi di anni, quasi l'età dell'universo stesso. “Catturare la luce delle prime stelle che hanno illuminato il cielo, a lungo considerata un Santo Graal in astronomia, ora sembra a portata di mano”. Alcune di queste scoperte stanno sconvolgendo le teorie astronomiche convenzionali: ma questo, nella scienza, è sempre un bene, l’alba di una prossima rivoluzione.

L’inarrestabile diffusione delle rinnovabili

Le fonti di energia pulita non sono una scoperta recente, ma il Guardian le inserisce nella lista in virtù della loro rapida traiettoria di crescita, nonché di progetti sempre più ambiziosi. E cita il World energy outlook, rapporto annuale dell’International energy agency fresco di pubblicazione, secondo cui l’energia green sta entrando nel sistema energetico a un ritmo “senza precedenti”: nei prossimi sei anni i progetti rinnovabili potrebbero essere implementati a un ritmo “tre volte superiore” rispetto a quello dei sei anni precedenti. Solare ed eolico stanno guidando il trend, ma mentre il primo procede spedito il secondo sta incappando in vari colli di bottiglia, tra cui forniture insufficienti di attrezzature, mancanza di capacità della rete elettrica e problemi di autorizzazione.

Rinnovabili: solare prima fonte energetica nel 2040, l’eolico arranca

Dopo il voto americano e in attesa dei risultati della Cop 29, l’impegno degli Stati nella transizione verde torna al centro del dibattito. La Cina guida il trend, seguita da Europa, Usa, India ed Emirati Arabi Uniti.

L'ondata di energia verde sarà guidata da Cina e India, avverte il Guardian, e contribuirà ad abbattere le emissioni di due dei Paesi più inquinanti al mondo. Ad esempio, la Cina gestirà entro il 2030 più della metà delle energie rinnovabili di tutto il pianeta. Un risultato raggiunto anche grazie al calo dei permessi per la costruzione di nuove centrali a carbone, scesi secondo il Global energy monitor da cento gigawatt (Gw) nel 2022 e 2023 a soli 12 nuovi progetti (per un totale di 9,1 Gw) nella prima metà del 2024. Un segnale chiaro e inequivocabile.

Copertina: 123rf