Crediti blockchain per la salvaguardia del giaguaro in Amazzonia
La comunità indigena Sharamentsa ha lanciato un progetto pilota di conservazione del giaguaro attraverso crediti di carbonio. Interessata un’area di 10mila ettari, ma l’iniziativa potrebbe presto espandersi.
Come sostenere la protezione e la cura dell'Amazzonia, il più grande polmone del mondo? Come coinvolgere investitori internazionali e risorse per progetti di protezione della biodiversità che coinvolgano direttamente le comunità locali?
A Quito in Ecuador, il 13 marzo scorso, i leader della comunità Sharamentsa, appartenente alla tribù degli Achuar, Fundación Pachamama e Regen Network Development hanno annunciato il lancio dei nuovi "crediti bioculturali", per proteggere le terre ancestrali e l'habitat locale dei giaguari in Amazzonia.
Attraverso l'uso di avanzati processi di monitoraggio e della tecnologia blockchain, il progetto pilota adotta un approccio innovativo che si concentra sull'integrità territoriale e culturale delle comunità indigene. Questi crediti hanno (per ora) l'obiettivo di proteggere 10mila ettari di habitat critico per i giaguari nella giungla ecuadoriana. Il programma pilota di conservazione mira a sviluppare un nuovo modello ecologico ed economico completamente trasparente che protegga la biosfera terrestre e promuova il benessere umano, attingendo alla vasta conoscenza della foresta delle comunità che svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell'ecosistema amazzonico e nel preservare le tradizioni culturali indigene.
Nelle sorgenti dell'Amazzonia, gli indigeni devono infatti affrontare la crescente pressione di attività come il disboscamento illegale e l'estrazione mineraria, che mettono in pericolo sia l'ecosistema forestale che il patrimonio culturale. Sharamentsa, situata in posizione strategica lungo il fiume Pastaza in Ecuador, è una delle principali comunità della regione Achuar. La loro gestione si estende su una porzione significativa e vitale di 10.000 ettari dell'ampio territorio di 650.000 ettari degli Achuar.
Sharamentsa è il fulcro di questo progetto di biodiversità che si concentra sulla salvaguardia di un habitat critico per il giaguaro, la cui protezione è importante per l'ambiente in quanto "specie ombrello" - ovvero una specie la cui protezione protegge indirettamente anche altre specie dell'habitat - ma è anche classificato come specie a rischio.
“Pensiamo che un meccanismo di credito per la biodiversità ci aiuterà non solo con il monitoraggio dei giaguari, ma anche con diverse altre attività", ha dichiarato a Carbon Pulse Nunkui Veronica Tentets, leader della comunità Sharamentsa. “Queste attività includono obiettivi culturali, agricoli e di sovranità alimentare, oltre a obiettivi di conservazione".
A quanto si apprende, i crediti si basano sulla metodologia di gestione della biodiversità Era (Ecosystem Regeneration Associates), un’iniziativa basata sulla blockchain fondata su crediti di carbonio ed ecologici. La piattaforma su cui si possono scambiare questi crediti è Regen Network, creata per mobilitare capitali e portare avanti progetti di rigenerazione ecologica. Con Regen Marketplace, le aziende possono acquistare, scambiare e ritirare crediti di carbonio ed ecologici digitali per rispettare i propri impegni climatici.
"Questo programma pilota di conservazione e l'emissione di crediti per la finanza di progetto non sono semplicemente un'iniziativa a sé stante, ma un precursore di sforzi di conservazione più ampi", ha dichiarato Domingo Peas, presidente dell'Amazon Sacred Headwaters Alliance. Il suo successo potrebbe aprire la strada a iniziative come l'"Achuar Nation Forest Generation Fund", che copre 650mila ettari, e potenzialmente espandersi fino a comprendere l'intera area coperta dall’Amazon Sacred Headwater Alliance, per un totale di 30 milioni di ettari".
Immagine di copertina: Ramon Vloon/unsplash