Legno flessibile ed eco-quartieri: dai Giochi di Parigi una nuova architettura sostenibile
Rispetto ai progetti faraonici del passato, le Olimpiadi francesi hanno abbracciato soluzioni green. Dalla ristrutturazione degli edifici esistenti al centro acquatico a basse emissioni, ecco le novità.
Costruire meno e meglio. Non è un manifesto di decrescita felice, ma la filosofia alla base dei Giochi olimpici di Parigi 2024. Vasto programma, direbbe il generale Charles De Gaulle, soprattutto se si considera che le Olimpiadi che dal 26 luglio animeranno la capitale francese si preannunciano un’edizione spettacolare. A partire dai numeri: più di 800 eventi sportivi, 15mila atleti e qualche milione di spettatori.
Parigi sta lavorando a tutti i livelli per ridurre il proprio impatto ambientale e climatico, fanno sapere gli organizzatori sul sito ufficiale. Il che significa “meno impianti da costruire, meno attrezzature prodotte, meno plastica monouso per alimenti e bevande”. Ma anche “una migliore progettazione delle infrastrutture” e grandi progetti solo “nei luoghi in cui sono necessari”. Sì, ma come fare?
Una soluzione a cui punta Parigi è quella del legno flessibile e riutilizzabile. A raccontarla è un’inchiesta pubblicata il 9 marzo su Bloomerg news. Il Villaggio degli atleti, in costruzione a nord della città, sarà un eco-quartiere in cui tutti gli edifici sotto gli otto piani verranno realizzati in legno e vetro. Per favorire il raffreddamento passivo in estate, l’energia arriverà da fonti sostenibili tramite pompe di calore e fonti rinnovabili. Non solo: l’Adidas Arena da 8mila posti, inaugurata a febbraio a Porte de la Chapelle, è composta da una facciata in alluminio riciclato attorno a una struttura in legno. Questo enorme impianto culturale e sportivo è destinato, tra l’altro, a diventare la sede della squadra di basket di Parigi.
Edifici, strade, ma anche “il pericolo sotterraneo”: la minaccia del clima sulle infrastrutture
Con il caldo estremo, non possiamo più costruire come in passato. Le città di tutto il mondo cercano soluzioni per migliorare la loro resilienza. E si torna a preferire il legno rispetto a mattoni e acciaio.
di Andrea De Tommasi
È l’approccio “make-do-and-mend”, che potrebbe, sperano gli organizzatori, contribuire a fornire un trampolino di lancio per una trasformazione verde del settore edile francese. Ciò significherà principalmente riadattare le strutture esistenti, ma anche utilizzare più legno nelle nuove costruzioni, compresi i componenti avanzati in legno massiccio noti come “mass timber”. L’obiettivo finale è ambizioso: “dimezzare l’impronta di carbonio rispetto ai Giochi precedenti e compensare le emissioni che non possono essere evitate”.
Per i Giochi è in costruzione un’altra sede di gara: si tratta del nuovo Acquatics center, che sorge a centinaia di chilometri di distanza da Parigi, in un villaggio a ridosso del confine tedesco. Il centro ha caratteristiche ambientali all’avanguardia, è tutto in legno e i materiali di costruzione sono interamente a base biologica. Con un tetto di 5mila metri quadri coperto di pannelli fotovoltaici, è anche autonomo energeticamente.
I potenziali vantaggi di costruire in legno sono innumerevoli, sia pratici che estetici. Il legno contribuisce a ridurre le emissioni ed è relativamente leggero. Gli esperti del settore, interpellati da Bloomerg, sono ottimisti sulla volontà della Francia di accelerare in questa direzione. I Giochi del 2024 possono essere una grande vetrina.
Immagine di copertina: İpek Aydoğdu/unsplash