3,8 miliardi di tonnellate di rifiuti urbani nel 2050, le tre priorità dell’Unep
Strategie di economia circolare e rifiuti zero, riprogettazione di beni e servizi, abbandono dei materiali inquinanti tra le misure indicate dal Global waste management outlook 2024 per proteggere le generazioni future.
“Ogni anno, in tutto il mondo, vengono generati oltre due miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani (Rsu). Imballati e posizionati uno accanto all’altro, questi rifiuti si avvolgerebbero intorno all'equatore terrestre per 25 volte, ovvero più lontano di un viaggio di andata e ritorno sulla Luna”. Così il Global waste management outlook 2024 (Gwmo 2024), intitolato " Beyond an age of waste: turning rubbish into a resource" e pubblicato dal Programma delle Nazioni unite per l'ambiente (Unep). Il Rapporto è stato lanciato il 28 febbraio 2024 a Nairobi, in Kenya, a margine della sesta sessione dell'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unea-6) ed è stato co-prodotto con l'Associazione internazionale rifiuti solidi (Iswa).
Gli esperti dell’Unep prevedono un’impennata nella produzione di rifiuti solidi urbani, che potrebbe passare dai 2,3 miliardi di tonnellate del 2023 a 3,8 miliardi di tonnellate entro il 2050. E i costi quasi raddoppieranno: nel 2020, i costi complessivi della gestione dei rifiuti, che includono quelli diretti e quelli cosiddetti “nascosti” sull’inquinamento e la salute, erano pari a 361 miliardi di dollari. Entro il 2050 questo costo annuale globale potrebbe raggiungere i 640,3 miliardi di dollari.
Il Rapporto esplora i possibili scenari futuri e sottolinea che, se il cambiamento non avverrà in modo rapido e su larga scala, l'umanità si troverà ad affrontare quantità ingestibili di rifiuti con impatti potenzialmente irreversibili sulla biodiversità, sulla salute umana e sui cambiamenti climatici.
“Per un futuro vivibile, è necessario interrompere con urgenza l'attuale modello di utilizzo lineare delle risorse e attuare strategie di rifiuti zero e di economia circolare per proteggere i diritti umani delle generazioni future”, si legge nel documento. “È necessario un cambiamento urgente per evitare che i costi dei rifiuti vadano fuori controllo. Tutte le parti interessate - pubblico, privato e società civile - devono collaborare per ridurre i rifiuti, ridurne la complessità e ridurre la dispersione di sostanze inquinanti nell'ambiente.”
Per affrontare efficacemente la gestione dei rifiuti, è essenziale che i singoli Paesi adottino una serie di misure coordinate, che vengono illustrate nel Rapporto. Queste includono l'utilizzo dei dati e la digitalizzazione per favorire la prevenzione e il trattamento dei rifiuti. Inoltre, è fondamentale vietare l'uso di materiali problematici e istituire schemi obbligatori per garantire che chi inquina paghi per i danni causati. Per coinvolgere attivamente i cittadini nella riduzione e nel riciclaggio dei rifiuti, è necessario adottare approcci inclusivi e basati sulle scienze comportamentali. Infine, è importante costruire competenze nazionali per sviluppare politiche mirate che massimizzino i benefici della gestione sostenibile dei rifiuti, tenendo conto del contesto specifico di ciascun Paese.
Accanto all’economia circolare, il Rapporto evidenzia altre due priorità nella gestione dei rifiuti: la prima è dare priorità alla gestione dei rifiuti solidi urbani per prevenire le discariche a cielo aperto e la combustione dei rifiuti; in secondo luogo, motivare i produttori e i rivenditori a ripensare la progettazione di beni e servizi in modo da trasformare in risorsa ciò che si butta via, eliminando gradualmente i materiali più problematici e inquinanti.
Riconoscendo che la produzione di rifiuti è legata al prodotto interno lordo (Pil) e che molte economie in rapida crescita stanno lottando con l’altrettanto rapido aumento dei rifiuti, la direttrice esecutiva dell'Unep, Inger Andersen, ha affermato che la Gwmo 2024 "può sostenere i governi che cercano di prevenire le opportunità mancate di creare società più sostenibili e di garantire un pianeta vivibile per le generazioni future".