Horvitz: con ChatGpt4 stiamo vedendo delle “scintille” di intelligenza generale
Intervistato a Presa Diretta, il direttore scientifico di Microsoft ha detto che l’Ai in grado di sviluppare obiettivi autonomi, indipendenti dagli umani, non è così lontana.
L’ascesa dei servizi avanzati di Ai, da ChatGpt fino allo sviluppo di un’intelligenza cosiddetta “generale” che superi le capacità umane e sviluppi obiettivi propri, è stato il tema al centro della puntata di Presa Diretta, la trasmissione di Riccardo Iacona in onda lunedì 30 ottobre su Rai3. Per la prima volta in una televisione italiana ha parlato Eric Horvitz, lo scienziato informatico americano (tra i primi a vedere ChatGpt4) per anni a capo della divisione ricerca di Microsoft e oggi direttore scientifico di tutta l’azienda. “Lavoro nel campo dell’intelligenza artificiale da 40 anni. Quello a cui siamo sempre voluti arrivare era un’intelligenza generale, simile a quella umana: capace di sintetizzare, astrarre, mettere insieme idee disparate, essere creativa. Non siamo ancora lì, ma con ChatGpt4 stiamo vedendo delle scintille”, ha dichiarato Horvitz a Lisa Iotti, che lo ha intervistato in esclusiva a New York.
“Gpt4 fa cose incredibili come risolvere la matematica combinarla con la poesia di Shakespeare. Parlare di un problema difficile di fisica, e contemporaneamente di filosofia”, ha aggiunto lo scienziato. “È una macchina sorprendente. Attraverso questo semplice meccanismo di previsione statistica, sembra creare un’autentica rappresentazione del mondo. Come se tutte le storie digitalizzate, i dati che ha ingerito, le permettessero di intuire per esempio come si sente qualcuno quando accade qualcosa di bello. Sembra che il computer lo capisca e che sia persino in grado di esprimere empatia nel linguaggio umano”.
E alla domanda della giornalista sulle conseguenze che il business di Microsoft potrebbe avere sulla società e sulle relazioni umane, Horvitz ha risposto: “Mi sta chiedendo come possiamo evitare di creare un mondo post-epistemico, dove ci sono tanti contenuti credibili generati da sistemi di intelligenza artificiale ovunque. Non abbiamo una soluzione miracolosa per questo, ma in Microsoft ne siamo consapevoli e ci stiamo lavorando. Non so come andrà a finire”.
Altro tema affrontato nella puntata: la concentrazione dell’Ai nelle mani dei privati. Fino a qualche anno fa la tecnologia veniva sviluppata quasi esclusivamente nelle più importanti università, poi gli enormi investimenti dei soggetti privati hanno spostato gli equilibri. Qualche numero: nel 2021 l’Unione europea ha investito nel settore un miliardo di euro, il settore privato più di 340 miliardi di dollari.
Sono stati poi approfonditi gli sviluppi di Alexa Let’s chat, la versione evoluta dell’assistente vocale di Amazon, con nuove funzionalità che la rendono sempre più “umana”. Matt Wood, vicepresidente Prodotti Amazon web service, ha dichiarato: “Man mano che passa il tempo, Alexa avrà capacità sempre più avanzate, sarà in grado di agire in modo molto più fluido, come una vera conversazione. Questi dispositivi imparano a conoscere molto rapidamente i nostri gusti, le nostre antipatie, e ci aiuteranno a prendere le decisioni più informate per il futuro”.
A seguire, un focus sui successi di Deep mind, la sezione di Google che si occupa di intelligenza artificiale, che nel 2020 ha vinto una competizione internazionale per la previsione delle strutture proteiche. La soluzione l’ha trovata AlphaFold, l’intelligenza artificiale di Deep Mind, in grado di predire la struttura di più di 200 milioni di proteine.
Fonte dell'immagine di copertina: Mojahid Mottakin/unsplash