La Fondazione vaticana Fratelli tutti per un nuovo umanesimo
Sulla scia dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco è nata la Fondazione che porta lo stesso nome, presentata in un’intervista dal cardinale Gambetti, per la realizzazione in modo sinodale di progetti, percorsi ed eventi per costruire il futuro insieme.
di Giulia Gallo
È stata annunciata in un’intervista a Vatican news del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro e vicario generale del Papa, la nascita della Fondazione vaticana Fratelli tutti. La Fondazione rappresenta il frutto e il naturale continuo dell’omonima enciclica di Papa Francesco, firmata ad Assisi dal Santo Padre il 3 ottobre 2020. La Fondazione, spiega il cardinale “nasce in Assisi ancora prima che il Papa scrivesse l’enciclica Fratelli tutti […] come un desiderio di entrare sempre di più dentro le problematiche e le tematiche di attualità, quelle che la gente vive sulla propria pelle”.
Il cammino verso un nuovo umanesimo. La Fondazione rappresenta il passaggio dal “sogno”, come l’ha definito il cardinale, verso la concretezza di attuare quel messaggio di fratellanza universale dell’enciclica di Assisi. La visione è costruire, in un’ottica dialogica e comune, quello che in linea con il magistero di Papa Francesco è un possibile “nuovo umanesimo”, un cammino umano in cui ognuno è chiamato a portare il proprio punto di vista e la propria competenza per affrontare con impegno e capacità la complessità della realtà contemporanea. Per questa ragione, la Fondazione si pone l’obiettivo di coinvolgere non solo altri Dicasteri vaticani, ma anche soggetti esterni, dagli appartenenti alla società civile, passando per il mondo delle imprese fino alla politica. L’idea è quella di riunire sotto la Fondazione persone che abbiano diversi ruoli di responsabilità nei vari ambiti della società attuale, affinché le differenti prospettive permettano di tracciare con univocità la strada del futuro dell’umanità; questo perché “soltanto mettendosi insieme e guardando la stessa tematica e la stessa problematica da angolature diverse possa fiorire ed emergere una possibile soluzione, una direzione nella quale camminare con una visione comune”, sottolinea il cardinale Gambetti.
Costruire il futuro, insieme. La Fondazione, dunque, vuole essere la messa in atto operativa di quel nuovo umanesimo che il Papa ci invita a realizzare attraverso l’azione nelle molteplici sfere della vita umana. Nell’intervista, il cardinale Gambetti pone l’accento sul ruolo delle nuove generazioni all’interno della società: uno dei primi ambiti di intervento su cui la Fondazione intende lavorare è proprio quello relativo alla formazione, iniziando così dai giovani, “i veri e propri custodi di novità e di potenzialità”, progettando dei percorsi educativi. Il cardinale accenna anche ad altri progetti della Fondazione Fratelli tutti: in particolare, un’iniziativa che avrà il via all’inizio del prossimo anno è nell’ambito d’azione dell’arte sacra, per raccontare e celebrare il binomio arte e spiritualità.
Il messaggio che la Fondazione intende diffondere e realizzare nel concreto, quindi, è quello di mettere insieme competenze, idee e visioni per riuscire a trovare una soluzione ai complessi temi che l’umanità si trova ad affrontare, quali l’ormai non più rimandabile questione climatica, la costruzione di una società più equa e giusta, che sappia fare proprio il concetto di fratellanza, un’economia che sappia render possibile una crescita umana sostenibile. Per fare ciò, secondo il cardinale Gambetti, sono tre le parole chiave per costruire insieme un futuro di fratellanza e solidarietà: dialogo, incontro e condivisione, i valori portanti della neonata fondazione Fratelli tutti.
di Giulia Gallo