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Nuove soluzioni per portare elettricità e clean cooking alle aree più remote

Un rapporto Irena-Ilo invita a puntare sulla produzione locale di energia, dalle micro-reti all’idroelettrico su piccola scala e alle soluzioni di clean cooking, con vantaggi anche per l’occupazione.

mercoledì 11 ottobre 2023
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Mini-reti per portare energia nelle zone più remote, impianti idroelettrici su piccola scala, soluzioni di cottura a base di bioetanolo, biogas e biomasse. In due parole, rinnovabili decentrate: sistemi convenienti e puliti, sempre più affidabili. Ma anche fondamentali per creare posti di lavoro locali. A sottolinearlo sono l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) e l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo): nel loro rapporto “Renewable energy and jobs: annual reviews 2023”, pubblicato pochi giorni fa, i sistemi decentrati sono identificati come una delle tendenze chiave per la crescita occupazionale dell’intero settore. Un comparto che gode già di buona salute: nel 2022 i posti di lavoro nelle rinnovabili hanno raggiunto i 13,7 milioni a livello globale, con un aumento di un milione dal 2021 e quasi raddoppiando rispetto alla quota di dieci anni fa.

Micro-reti

Le mini-reti svolgeranno un ruolo sempre più importante per colmare le lacune esistenti nell’accesso all’energia, soprattutto nelle aree rurali remote. La Banca Mondiale ha affermato che ci sono oltre 3mila mini-reti solari installate nell’Africa sub-sahariana, rispetto alle 500 del 2010. Ma non basta, perché nella regione ne servirebbero oltre 160mila. Il Kenya sta costruendo numerose mini-reti solari, basate principalmente su energia fotovoltaica, in aree remote non adeguatamente servite dalla rete elettrica nazionale. Un programma che, secondo Irena e Ilo, avrebbe ricadute significative sull’occupazione nazionale, anche quella femminile.

Energia idroelettrica su piccola scala

I sistemi idroelettrici su piccola scala offrono numerosi vantaggi per le comunità locali e l’ambiente. Non solo forniscono elettricità, ma potrebbero anche supportare i servizi di irrigazione e collegare le comunità alla rete centrale. Permettono inoltre di vendere l’energia in eccesso, sul modello delle comunità energetiche rinnovabili. L’hardware necessario per l’energia idroelettrica su piccola scala può essere prodotto localmente: ciò crea opportunità per lo sviluppo di competenze locali e crescita delle imprese. Tuttavia, i costosi standard internazionali spesso impediscono agli sviluppatori locali di competere per i progetti. Per questo, si legge nel Rapporto, i programmi internazionali devono incoraggiare il coinvolgimento di esperti locali invece di fare affidamento esclusivamente su fornitori di servizi stranieri.

Soluzioni di cottura green

Il settore della clean cooking attira solo una quantità limitata di finanziamenti internazionali e locali. E questo nonostante investimenti crescenti confluiscano verso progetti di elettricità rinnovabile, anche off-grid. Il programma sul biogas del Vietnam ha utilizzato oltre 180mila biodigestori (impianti che decompongono i rifiuti organici generando biogas) tra il 2003 e il 2020, creando 2.500 posti di lavoro nei settori dell’edilizia e dei servizi. I progetti di clean cooking del Kenya per la cucina basata sulle energie rinnovabili potrebbero generare dai 15mila ai 35mila posti di lavoro.

Il Rapporto evidenzia un crescente interesse per la localizzazione delle catene di approvvigionamento, spinto anche dalle preoccupazioni su possibili interruzioni dovute a disastri naturali, controversie commerciali o rivalità geopolitiche. Numerosi Paesi stanno adottando strategie di politica industriale più localizzate, mentre molti Paesi ricchi di risorse stanno adottando misure per andare oltre il ruolo di fornitori di materie prime.