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Le promesse di Zuckerberg di rendere le piattaforme più sicure

Davanti al Congresso americano la difesa degli amministratori delegati delle Big tech, accusati di non aver fatto abbastanza per salvaguardare i giovani online. Video e testo integrali. 

mercoledì 7 febbraio 2024
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“Nel 2013, il Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati, noto come Ncmec, ha ricevuto circa 1.380 segnalazioni informatiche al giorno. Nel 2023, solo dieci anni dopo, il numero di segnalazioni informatiche è salito a 100mila al giorno. Si tratta di centomila segnalazioni giornaliere di materiale pedopornografico.” Lo ha detto il senatore democratico Dick Durbin lo scorso 31 gennaio in un’importante audizione alla Commissione giustizia del Senato Usa dal titolo "Big Tech e la crisi dello sfruttamento sessuale dei bambini online".

I dirigenti delle principali piattaforme di social media hanno dovuto affrontare domande rigorose sui loro sforzi per combattere gli abusi sessuali e le altre attività illegali a danno dei giovani: sono stati chiamati a testimoniare Mark Zuckerberg (Meta), Linda Yaccarino (X) Shou Chew (Tik Tok) Evan Spiegel (Snap) e Jason Citron (Discord). All’audizione erano presenti anche le famiglie delle vittime.

Durbin ha continuato: “Abbiamo assistito anche a un'esplosione delle cosiddette financial sextortion, in cui un predatore utilizza un falso account sui social media per ingannare un minore e indurlo a inviare foto o video espliciti, minacciando poi di renderli pubblici a meno che la vittima non invii del denaro. Nel 2021, il Ncmec ha ricevuto un totale di 139 segnalazioni di Sextortion 2021. Solo nel 2023, fino alla fine di ottobre, questo numero è salito a oltre 22.000. Più di una dozzina di bambini sono morti suicidi dopo essere stati vittime di questo crimine. Questa inquietante crescita dello sfruttamento sessuale dei minori è dovuta a una sola cosa: i cambiamenti tecnologici.”

Zuckerberg si è scusato con le famiglie i cui figli sono stati vittime dei sociali riconoscendo che "nessuno dovrebbe subire" ciò che hanno vissuto e promettendo il suo impegno a continuare a lavorare in queste aree. Ha accettato la propria responsabilità precisando però di considerare Facebook una tech company e non una media company, perché "pur essendo responsabile del contenuto, non lo produce". “Senatore, ritengo che il mio lavoro e quello della nostra azienda sia costruire i migliori strumenti possibili per mantenere la nostra comunità al sicuro.” Prima dell’udienza, Meta aveva annunciato nuove misure di sicurezza, tra cui l’impossibilità per i minori di ricevere messaggi su Instagram e Messenger da adulti che non seguono o da persone a cui non sono collegati. E ieri la società di Zuckerberg ha comunicato che Take it down, la piattaforma internazionale che consente a milioni di adolescenti di avere il controllo delle proprie immagini intime, è disponibile in molti più Paesi e lingue, tra cui l’italiano.

Meta, ha ricordato Zuckerberg, ha “circa 40mila persone che si occupano di sicurezza e protezione e abbiamo investito più di 20 miliardi di dollari in questo settore dal 2016, di cui circa cinque miliardi solo nell'ultimo anno. Abbiamo molti team dedicati alla sicurezza dei bambini e al benessere degli adolescenti e siamo leader del settore in molte delle aree di cui discutiamo oggi”.

Social network e salute mentale dei giovani: la maxi-causa Usa farà da apripista?

Oltre 40 Stati americani denunciano Meta: Facebook e Instagram sarebbero progettati per creare dipendenza e l’azienda non è stata chiara sulla loro sicurezza. L’azione legale diventa uno strumento sempre più importante per lo sviluppo sostenibile.

Anche i Ceo di X e Tiktok hanno garantito il loro impegno. Yaccarino (X) ha affermato che l'azienda sta attraversando una fase di ristrutturazione significativa: “Negli ultimi 14 mesi abbiamo aumentato di almeno il 10% il numero di dipendenti e agenti che si occupano di fiducia e sicurezza in tutto il mondo”. X ha anche espresso sostegno al rafforzamento della trasparenza e degli obblighi di protezione dei bambini che soffrono di abusi e maltrattamenti (Stop Csam Act), diventando la prima società di social media a farlo pubblicamente. Shou Chew, invece, ha detto che TikTok quest’anno prevede di investire più di due miliardi di dollari in iniziative per la sicurezza, di cui una parte significativa per le attività negli Stati Uniti.

Il confronto tra le grandi aziende che offrono servizi digitali e i poteri statali si è fatto più duro negli ultimi mesi. Lo scorso ottobre Meta è stata citata in giudizio con l’accusa di danneggiare la salute mentale e fisica dei giovani e di aver ingannato il pubblico sulla sicurezza delle sue piattaforme. Gli equilibri stanno cambiando? Anche se lo scorso anno la commissione giudiziaria Usa ha approvato progetti di legge, incluso uno che rimuove l’immunità delle aziende tecnologiche dalle leggi sui materiali legati all’abuso sessuale sui minori, nessuno finora è diventato legge.

Leggi la trascrizione integrale dell'audizione.

Immagine di copertina: Ansa