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Nel 2023 l’India sorpasserà la Cina e sarà il Paese più popoloso al mondo

L’occupazione sarà una delle sfide principali per l’India: solo il 40% della popolazione in età lavorativa ha un impiego o ne cerca uno. E solo il 10% delle donne fa parte delle forze di lavoro.

di Maddalena Binda

Secondo il World population prospect 2022 del Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni unite (Undesa), l’India diventerà il Paese più popoloso al mondo, superando la Cina, a metà aprile 2023. Come scrive The Economist, “il primato in sé ha poco valore, ma una grande valenza simbolica” e, ad esempio, “il fatto che l’India non abbia un seggio permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, mentre la Cina sì, sembrerà più anomalo”.

Controllo delle nascite. La Repubblica popolare cinese è da secoli la nazione più popolosa. Per rallentare la crescita demografica negli anni ’70 il governo ha lanciato la campagna “later, longer and fewer” (晚稀少 wǎn xī shǎo) che incoraggiava la popolazione a sposarsi più tardi, ad aspettare più a lungo tra una gravidanza e l’altra e a fare meno figli, adottando successivamente la politica del figlio unico. Le misure di controllo hanno ridotto il tasso di fecondità, sceso da 6.1 figli per donna nel 1970 a 1.3 nel 2020, e contribuito all’invecchiamento della popolazione. Per invertire questa tendenza nel 2016 il governo ha allentato la politica del figlio unico, permettendo alle coppie sposate di avere due figli, limite alzato a tre nel 2021.


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Anche l’India ha adottato politiche per contenere la crescita demografica: è stata tra i primi Paesi a dotarsi di una pianificazione famigliare a livello nazionale e negli anni ’70 ha lanciato campagne di sterilizzazione di massa. In anni più recenti l’aumento del reddito e l’accesso ai servizi sanitari ed educativi hanno contribuito a ridurre il tasso di fecondità, passato da 5,6 figli per donna nel 1970 a 2.1 nel 2020.

Opportunità e sfide. Nei prossimi anni l’India potrà beneficiare del dividendo demografico, cioè della crescita economica derivata dall’aumento della popolazione in età lavorativa: la popolazione indiana, la cui età media è di circa 28 anni, può costituire un largo bacino di manodopera e consumatori. Lo sviluppo economico potrebbe rafforzare ulteriormente il ruolo internazionale dell’India, diventata la quinta potenza mondiale nel 2022.


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Come sottolinea la Bbc, la crescita della popolazione comporta anche alcune sfide per il Paese, prima fra tutte l’occupazione: solo il 40% della popolazione in età lavorativa è occupata o in cerca di un impiego. Ma a questa percentuale contribuisce soltanto il 10% delle donne in età da lavoro, mentre in Cina il 69% delle donne in età fa parte delle forze di lavoro. Occorre inoltre tenere in considerazione i milioni di persone che si spostano dalle campagne alle città per migliorare le proprie condizioni di vita. I matrimoni precoci e lo sbilanciamento tra uomini e donne costituiscono delle criticità da affrontare, oltre all’invecchiamento della popolazione che tuttavia “riceve poca attenzione”, conclude la Bbc.

di Maddalena Binda

venerdì 30 dicembre 2022