Decidiamo oggi per un domani sostenibile

Mattarella in Brasile: rinnovare l’Onu e le istituzioni finanziarie internazionali

Ambiente, migranti, rapporti commerciali e multilateralismo nell’intervento del capo dello Stato, che ha elogiato l’Allenza globale contro la fame e sottolineato l’urgenza di una transizione verde “pragmatica e sostenibile”. VIDEO E TESTO INTEGRALI. 

lunedì 22 luglio 2024
Tempo di lettura: min

Sostegno all’Alleanza globale contro la fame e la povertà, accento sulla necessità di riformare la governance delle istituzioni multilaterali, apprezzamento per l’azione del Brasile su accoglienza e crescita sociale dei migranti, richiamo sull’urgenza di una transizione energetica verso fonti sostenibili e rinnovabili: nel suo intervento di venerdì 18 luglio al Centro brasiliano per le relazioni internazionali, Sergio Mattarella ha trattato una serie di temi centrali nel dibattito pubblico.

La visita si è svolta nel contesto delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell'inizio dell’emigrazione italiana in Brasile, e ha offerto al capo dello Stato l’occasione di ribadire “la sfida dell’accoglienza che l’attuale fenomeno migratorio pone alle nostre società”, anche a quelle europee, ed esprimere apprezzamento per la capacità del governo brasiliano di “rendere suoi cittadini persone venute da tante parti diverse del mondo”.

“Nel mondo di oggi, diciamo la verità, la democrazia non gode di buona salute”, ha proseguito il presidente della Repubblica citando Papa Francesco, aggiungendo che “questo è un tempo che richiede dialogo e confronto”. I temi prioritari della presidenza brasiliana del G20, l'Alleanza globale contro la fame e la povertà e la riforma delle istituzioni globali, sono stati altri due punti significativi del suo intervento. Mattarella ha ribadito il sostegno dell’Italia al piano contro la fame che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, auspicando una sponda anche in ambito G7: “Crisi climatica e conflitti hanno accentuato la piaga di centinaia di milioni di persone sull’orlo della morte per fame, o che non hanno accesso a un’alimentazione sana e completa”. Poi ha aggiunto che Brasile e Italia possono collaborare al livello multilaterale, e dar vita anche a iniziative trilaterali con i Paesi africani, per costruire sistemi alimentari più sostenibili e più produttivi.

Il capo dello Stato ha riconosciuto che i due Paesi propongono “soluzioni diverse” rispetto “all’indispensabile riforma del Consiglio di Sicurezza”, ma un medesimo obiettivo, quello di “garantire maggiore rappresentatività all’organo chiamato a prendere le decisioni più importanti e delicate”, oltre a favorire un “rilancio del multilateralismo in cui i Paesi del Sud Globale” siano più protagonisti. Ecco perché, ha aggiunto, le proposte di rinnovamento delle Nazioni unite e delle istituzioni finanziarie internazionali meritano una “doverosa attenzione”.

Per avere centralità geopolitica l’Onu ha un disperato bisogno di riforme

Senza una revisione radicale le Nazioni Unite rischiano di rimanere prigioniere del paradosso evocato dal suo Segretario generale: “Il mondo è cambiato, le istituzioni no”.

Un altro aspetto affrontato dal capo dello Stato ha riguardato l’urgenza di una transizione verde che sia “concreta, pragmatica, sostenibile ed efficace”, capace di affrontare in modo adeguato “le conseguenze nefaste” del cambiamento climatico, che Mattarella ha “constatato con grande tristezza” visitando il Rio Grande do Sul. Il presidente ha lodato le iniziative brasiliane a tutela della foresta amazzonica, il cui tasso di deforestazione è notevolmente diminuito nel corso dell’ultimo anno e mezzo.

Mattarella ha richiamato quindi i benefici dell'accordo commerciale Mercosur-Unione europea, che si trova a uno stadio avanzato di definizione e “può costituire una spinta ulteriore ai processi di integrazione in America Latina”.  Ha concluso il suo intervento citando una frase di Sergio Vieira de Mello, diplomatico brasiliano ucciso in un attentato terroristico a Baghdad nel 2003: “Non può esserci sicurezza senza vera pace, e la pace deve essere costruita sulle salde fondamenta dei diritti umani”. Il capo dello Stato ha espresso la speranza che il 2024, caratterizzato dalle presidenze brasiliana e italiana del G20 e del G7, possa rappresentare in questo senso “un nuovo punto di partenza”.

Si è trattato della prima visita di Stato in Brasile di un presidente italiano dopo 24 anni. Il 15 luglio Mattarella ha incontrato a Brasilia il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il quale ha evidenziato i limiti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite di fronte ai conflitti armati più recenti, in particolare quelli in corso a Gaza e in Ucraina. "Per noi, la pace è l'unica possibilità che il mondo ha di andare avanti. La guerra è semplicemente distruzione", ha affermato il leader brasiliano. Lula ha menzionato anche la presenza significativa della comunità italiana in Brasile, in particolare negli Stati di Rio Grande do Sul, San Paolo e Rio de Janeiro. Attualmente, ci sono più di 35 milioni di discendenti di italiani in Brasile. "Spero che la visita rappresenti una pietra miliare nel rinnovamento delle relazioni tra i nostri due Paesi", ha concluso Lula.

L’intervento integrale del capo dello Stato

Copertina: quirinale.it