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Worldcoin: scansionare l’iride per creare un’identità digitale. Ma viola la privacy?

La società di Sam Altman raccoglie dati in cambio di una criptovaluta, ma è stata bloccata in Spagna. La decisione riapre il dibattito sull’uso e sulla tutela dei dati biometrici.

mercoledì 20 marzo 2024
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A metà marzo l’Agenzia spagnola per la protezione dei dati (Aepd) ha bloccato Worldcoin, un’azienda fondata nel 2019 da Sam Altman con lo scopo di creare un sistema di riconoscimento dell’identità tramite la scansione dell’iride. Il motivo? I rischi legati alla violazione della privacy. L’Aepd ha chiesto a Worldcoin di non raccogliere altre informazioni personali e di non usare i dati già ottenuti.

Secondo l’ente regolatore spagnolo la raccolta e la registrazione dei dati biometrici “comporta rischi elevati per i diritti delle persone, vista la loro natura sensibile” riporta Reuters. I dati biometrici sono tutte quelle caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali uniche di una persona e sono soggetti a una tutela speciale secondo il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) dell’Unione europea

Worldcoin si basa su un dispositivo chiamato Orb che scansiona l’iride per creare un’identità digitale. È un sistema che potrebbe essere utilizzato per verificare l’identità di un essere umano senza che possa essere rubata o duplicata.

In un articolo dedicato a Worldcoin El Pais spiega come l’iride sia il dato biometrico più accurato per identificare una persona poiché permette di raccogliere anche informazioni fisiologiche e comportamentali su un individuo. La scansione dell’iride, tuttavia, è ad oggi limitata ad ambienti in cui è necessario mantenere livelli di sicurezza elevati, anche a causa del costo dei sensori utilizzati. La raccolta di dati biometrici può essere utilizzata per scopi illegittimi, come il controllo della popolazione. Il governo cinese, ad esempio, è stato accusato di utilizzare sistemi di riconoscimento facciale per identificare gli uiguri, una minoranza musulmana che abita prevalentemente nella provincia dello Xinjiang, nel Nord Ovest del Paese.

Secondo quanto riportato dal sito dell’azienda, oltre quattro milioni di persone in 120 Paesi avrebbero permesso la scansione della propria iride. In Spagna più di 360mila persone si sono registrate a Worldcoin. Per incentivare l’adesione, la società ha offerto in cambio una nuova criptovaluta (Worldcoin Tolken, del valore di circa 80 dollari). Oltre alla Spagna, critiche e dubbi sui rischi per la privacy sono stati sollevati anche in altri Paesi, dall’Argentina alla Germania, che sta indagando sulla società dal novembre 2022.

Immagine di copertina: Amanda Dalbjörn/unsplash