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3,8 miliardi di tonnellate di rifiuti urbani nel 2050, le tre priorità dell’Unep

Strategie di economia circolare e rifiuti zero, riprogettazione di beni e servizi, abbandono dei materiali inquinanti tra le misure indicate dal Global waste management outlook 2024 per proteggere le generazioni future.

lunedì 11 marzo 2024
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Ogni anno, in tutto il mondo, vengono generati oltre due miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani (Rsu). Imballati e posizionati uno accanto all’altro, questi rifiuti si avvolgerebbero intorno all'equatore terrestre per 25 volte, ovvero più lontano di un viaggio di andata e ritorno sulla Luna”. Così il Global waste management outlook 2024 (Gwmo 2024), intitolato " Beyond an age of waste: turning rubbish into a resource" e pubblicato dal Programma delle Nazioni unite per l'ambiente (Unep). Il Rapporto è stato lanciato il 28 febbraio 2024 a Nairobi, in Kenya, a margine della sesta sessione dell'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unea-6) ed è stato co-prodotto con l'Associazione internazionale rifiuti solidi (Iswa).

Gli esperti dell’Unep prevedono un’impennata nella produzione di rifiuti solidi urbani, che potrebbe passare dai 2,3 miliardi di tonnellate del 2023 a 3,8 miliardi di tonnellate entro il 2050. E  i costi quasi raddoppieranno: nel 2020, i costi complessivi della gestione dei rifiuti, che includono quelli diretti e quelli cosiddetti “nascosti” sull’inquinamento e la salute, erano pari a 361 miliardi di dollari. Entro il 2050 questo costo annuale globale potrebbe raggiungere i 640,3 miliardi di dollari.

Il Rapporto esplora i possibili scenari futuri e sottolinea che, se il cambiamento non avverrà in modo rapido e su larga scala, l'umanità si troverà ad affrontare quantità ingestibili di rifiuti con impatti potenzialmente irreversibili sulla biodiversità, sulla salute umana e sui cambiamenti climatici.

“Per un futuro vivibile, è necessario interrompere con urgenza l'attuale modello di utilizzo lineare delle risorse e attuare strategie di rifiuti zero e di economia circolare per proteggere i diritti umani delle generazioni future”, si legge nel documento. “È necessario un cambiamento urgente per evitare che i costi dei rifiuti vadano fuori controllo. Tutte le parti interessate - pubblico, privato e società civile - devono collaborare per ridurre i rifiuti, ridurne la complessità e ridurre la dispersione di sostanze inquinanti nell'ambiente.”

Per affrontare efficacemente la gestione dei rifiuti, è essenziale che i singoli Paesi adottino una serie di misure coordinate, che vengono illustrate nel Rapporto. Queste includono l'utilizzo dei dati e la digitalizzazione per favorire la prevenzione e il trattamento dei rifiuti. Inoltre, è fondamentale vietare l'uso di materiali problematici e istituire schemi obbligatori per garantire che chi inquina paghi per i danni causati. Per coinvolgere attivamente i cittadini nella riduzione e nel riciclaggio dei rifiuti, è necessario adottare approcci inclusivi e basati sulle scienze comportamentali. Infine, è importante costruire competenze nazionali per sviluppare politiche mirate che massimizzino i benefici della gestione sostenibile dei rifiuti, tenendo conto del contesto specifico di ciascun Paese.

Accanto all’economia circolare, il Rapporto evidenzia altre due priorità nella gestione dei rifiuti: la prima è dare priorità alla gestione dei rifiuti solidi urbani per prevenire le discariche a cielo aperto e la combustione dei rifiuti; in secondo luogo, motivare i produttori e i rivenditori a ripensare la progettazione di beni e servizi in modo da trasformare in risorsa ciò che si butta via, eliminando gradualmente i materiali più problematici e inquinanti.

Riconoscendo che la produzione di rifiuti è legata al prodotto interno lordo (Pil) e che molte economie in rapida crescita stanno lottando con l’altrettanto rapido aumento dei rifiuti, la direttrice esecutiva dell'Unep, Inger Andersen, ha affermato che la Gwmo 2024 "può sostenere i governi che cercano di prevenire le opportunità mancate di creare società più sostenibili e di garantire un pianeta vivibile per le generazioni future".

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