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Rapporto digital 2024: italiani sempre più sui social, TikTok in testa

Uno su quattro si fa consigliare dalle piattaforme per le decisioni di acquisto. A livello mondiale pesa il digital divide: 2,7 miliardi di persone senza accesso a Internet.

mercoledì 28 febbraio 2024
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Una persona in Italia passa in media cinque ore e 49 minuti al giorno connesso a Internet. I social media scalano posizioni nell’orientare gli acquisti online. Sono alcuni degli elementi emersi dal rapporto Digital 2024, pubblicato a febbraio dall’agenzia di comunicazione We are social in collaborazione con Meltwater, analizza i comportamenti e le preferenze online degli oltre 51 milioni di italiani connessi a Internet (l’87,7% della popolazione).

La maggior parte delle persone lo fa per trovare informazioni, tenersi aggiornata sulle notizie e cercare tutorial. Il 91,5% delle persone tra il 16 e i 64 anni dichiara di guardare video online, soprattutto video musicali (45,3%), comici o virali (36,2%) e tutorial (34,1%). L’84% gioca ai videogiochi: rispetto al 2023 sono aumentate del 23,3% le persone che utilizzano visori per la realtà virtuali per giocare, raggiungendo il 5,3% della popolazione.

L’uso dei social

Quasi 43 milioni di italiani (circa il 73% della popolazione) sono attivi sui social: si tratta del 2,5% in meno rispetto all’anno scorso. È aumentato, tuttavia, il tempo passato sui social. L’applicazione più diffusa è WhatsApp: il 90,3% delle persone tra i 16 e i 64 anni dichiara di utilizzarla. Seguono Facebook (77,5%) e Instagram (73,5%); TikTok è al sesto posto con il 40,8%. WhatsApp è anche l’applicazione “preferita” dalla popolazione italiana, seguita da Instagram e Facebook.

Nonostante la minor diffusione, TikTok è l’app su cui le persone trascorrono più tempo: 32 ore e 12 minuti al mese. Al secondo posto YouTube con 18 ore e 15 minuti, seguito da Facebook con 16 ore e 37 minuti. Le persone accedono ai social nel tempo libero informarsi sull’attualità e intrattenersi (47%) e per restare in contatto con amici e familiari (45%).

Gli acquisti online

Il 47,1% della popolazione italiana fa acquisti online ogni settimana, consolidando un’abitudine acquisita durante la pandemia. Elettronica, moda e lusso sono i settori principali nell’e-commerce. Rispetto all’anno scorso aumenta la percentuale di persone che hanno fatto acquisti online di seconda mano o che hanno utilizzato un servizio buy now, pay later che permette di effettuare una spesa e pagare in un secondo momento. I contenuti digitali maggiormente acquistati sono film e servizi TV in streaming.

I motori di ricerca, la pubblicità in televisione e il passaparola sono i principali metodi con cui scoprire nuovi marchi. Diventano sempre più importante i social: per il 25,1% degli utenti italiani i social sono un modo per trovare nuovi brand, prodotti e servizi. La spesa per la pubblicità digitale è aumentata del 9,6%, mentre le pubblicità in collaborazione con influencer sono cresciute del 13,3%, raggiungendo i 340 milioni di dollari.

La situazione globale

A livello globale in media il 66,2% della popolazione ha accesso a internet, ma ci sono profonde differenze territoriali: nel Nord Europa la percentuale sale 97,6%, mentre scende al 51,5% in Asia meridionale e al 26,7% in Africa orientale. 2,7 miliardi di persone continuano a essere scollegate. “Questo significa che c’è ancora molto lavoro da fare prima di raggiungere ‘l’accesso universale’ e la qualità dell’accesso a internet rimane un elemento importante da considerare” si legge nel Rapporto.

In media a livello globale l’utente trascorre online 6 ore e 40 minuti al giorno, di cui 2 ore e 33 minuti sui social media. Le app di messaggistica e i social network sono le attività principali online, utilizzate almeno una volta nell’ultimo mese dal 94% degli utenti di Internet. I social media stanno diventando sempre di più canali di intrattenimento, utili per divertirsi e passare il tempo libero. Anche a livello mondiale la spesa pubblicitaria digitale è cresciuta del 10% su base annua, mentre quella sui social è aumentata del 9,3%.

Immagine di copertina: Alexander Shatov/unsplash