Social commerce: la Cina domina il settore, soprattutto su “Douyin”
Il commercio online sarà sempre più orientato agli acquisti su piattaforma. Douyin, corrispettivo di TikTok, traina la Repubblica popolare. Fondamentale il ruolo di content creator e influencer.
Il social commerce, una combinazione di social media ed e-commerce, ha guadagnato crescente importanza negli ultimi anni. Secondo le previsioni di Statista market insights, ci si aspetta che la quota di entrate del social commerce in tutte le transazioni di e-commerce raggiungerà il 22% entro il 2028. Tuttavia, per le economie più grandi in termini di potere d’acquisto, si prevede che il suo impatto sarà meno importante in futuro.
Questo modello di commercio promette di semplificare il processo di acquisto mantenendo i consumatori all'interno del social specifico in cui si trovano, così da ridurre rischi e resistenze, consentendo inoltre di scoprire prodotti e interagire con la comunità più ampia di un marchio.
Nella puntata di Media e Dintorni del 11 febbraio scorso, si sottolinea che la Cina è il Paese in cui il social commerce è più diffuso, seguita da India e Stati Uniti. In Cina, infatti, questo genere di commercio è responsabile del 47% di tutte le entrate dell’e-commerce nazionale. Una delle principali piattaforme nella Repubblica popolare è Douyin, un corrispettivo di Tiktok, che a fine 2023 contava circa 750 milioni di utenti mensili attivi. In confronto, la versione globale della piattaforma di social media contava, a metà 2023, circa 150 milioni di utenti mensili attivi negli Stati Uniti e 130 milioni di utenti mensili attivi nell’Unione europea.
Per i professionisti del marketing, questa integrazione offre vantaggi come un accesso diretto ai clienti, una misurazione più chiara del ritorno sugli investimenti pubblicitari e nuove opportunità per sfruttare l'influenza della comunità. Il social commerce, che avviene su piattaforme come TikTok, Facebook e Instagram, elimina l'attrito tra l'esperienza di acquisto e l'ambiente digitale, trasformando ogni interazione sui social in un'opportunità di vendita.
Fondamentali per il social commerce sono infatti i content creator e gli influencer, che orientano gli acquisti online creando contenuti stimolanti, interattivi e coinvolgenti indirizzati in particolare ai consumatori della generazione Z.
Questa fusione tra shopping e social media non è solo una tendenza, ma una risposta diretta all'evoluzione dei comportamenti dei consumatori, alimentata dal tempo significativo trascorso sui social media. Le principali piattaforme sociali, come Facebook, Instagram e TikTok, hanno integrato in modo fluido le funzionalità di acquisto, diventando moderne vetrine digitali.
Secondo la Guida al social commerce prodotta da eMarketer e Insider intelligence, Facebook è attualmente la piattaforma leader nel settore, seguita da Instagram e TikTok. Questo modello di commercio si sta evolvendo per valorizzare i punti di forza dei social media, rendendo l'esperienza di shopping più coinvolgente.
Immagine di copertina: Lucrezia Carnelos/unsplash