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Iea: è iniziata la grande corsa delle rinnovabili, dal 2025 prima fonte per la generazione di elettricità

Cina con numeri da record nel 2023, fino al 2028 assicurerà il 60% della nuova produzione globale per solare ed eolico. Usa, Ue, India e Brasile seguono. Ma l’impegno di Cop 28 a triplicare la capacità entro il 2030 richiede uno sforzo ulteriore.

martedì 16 gennaio 2024
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L'Agenzia internazionale dell'Energia (Iea) ha presentato l’11 gennaio il rapporto "Renewebles 2023" e le previsioni sono molto incoraggianti. Secondo i dati dell’Iea, infatti, la produzione di energia da fonti rinnovabili è aumentata quasi ovunque: in Europa, Stati uniti e Brasile (tutti e tre hanno toccato livelli di produzione mai raggiunti prima) ma soprattutto in Cina, protagonista di una “accelerazione straordinaria”. Nel 2023, Pechino ha commissionato una quantità di energia solare fotovoltaica pari a quella dell’intero pianeta nel 2022, mentre i nuovi impianti eolici sono cresciuti del 66% all’anno. A livello globale, inoltre, il solare fotovoltaico (da solo) ha rappresentato i tre quarti dell’incremento di capacità rinnovabile in tutto il mondo.

Con le politiche e le condizioni di mercato esistenti, si prevede che la capacità rinnovabile globale raggiungerà i 7.300 gigawatt entro il 2028. Questa traiettoria di crescita corrisponderebbe a una diffusione delle energie pulite, entro il 2030, pari a 2,5 volte il livello attuale: un traguardo significativo ma insufficiente per raggiungere l’obiettivo di triplicazione entro il 2030 stabilito dalla Cop 28.

I governi, avverte l’Iea, possono colmare questo divario superando quattro categorie di sfide: incertezze politiche e risposte ritardate rispetto al nuovo contesto macroeconomico; investimenti insufficienti nelle infrastrutture di rete; barriere amministrative ingombranti; finanziamenti insufficienti nelle economie emergenti e in via di sviluppo. Affrontare queste sfide, secondo l’Iea, può portare a sbloccare il 21% in più di capacità rinnovabile rispetto al trend attuale, spingendo il mondo verso il raggiungimento dell’impegno globale di triplicazione.

Il mondo è sulla buona strada per aggiungere nei prossimi cinque anni più capacità rinnovabile di quella installata da quando la prima centrale elettrica a energia rinnovabile fu costruita più di cento anni fa”, si legge nel Rapporto. Secondo le previsioni dell’Iea, entro il 2028 entreranno in funzione quasi 3.700 gigawatt di nuova energia pulita. Il solare fotovoltaico e l’eolico rappresenteranno il 95% dell’espansione globale del settore, beneficiando di costi di generazione inferiori rispetto alle alternative ai combustibili fossili.

Ma i cambiamenti previsti dall’Iea non si fermano qui. Secondo l’Agenzia, nel 2024 l’energia eolica e quella solare fotovoltaica genereranno insieme un quantitativo di elettricità maggiore di quella idroelettrica. Nel 2025, le rinnovabili supereranno il carbone per diventare la principale fonte di generazione di elettricità del pianeta. L’energia eolica e quella solare fotovoltaica supereranno la produzione nucleare rispettivamente nel 2025 e 2026. Nel 2028, vero anno di svolta, le fonti energetiche rinnovabili rappresenteranno oltre il 42% della produzione globale di elettricità, con la quota di eolico e solare fotovoltaico che raddoppierà.

Iea: entro il 2030 per ogni posto di lavoro perso nei fossili due nelle rinnovabili

Il nuovo rapporto dell’International energy agency segnala un’occupazione in aumento nel settore energetico: 67 milioni di persone nel 2022. Trend guidato da fotovoltaico e batterie. L’ostacolo più grande è la mancanza di manodopera qualificata.  

In questo scenario, la Cina giocherà un ruolo cruciale: rappresenterà infatti quasi il 60% della nuova capacità rinnovabile globale che dovrebbe diventare operativa entro il 2028. Le previsioni dell’Iea mostrano che Pechino dovrebbe raggiungere quest’anno l’obiettivo nazionale prefissato per il 2030 (per quanto riguarda le installazioni eoliche e solari fotovoltaiche), sei anni prima del previsto.

Ma non c’è solo la Cina. In Unione europea e Brasile si prevede che la crescita del fotovoltaico sui tetti delle case supererà quella degli impianti più grandi, un fenomeno dovuto al caro bollette. Negli Stati Uniti, l’Inflation reduction act ha agito da catalizzatore per un’accelerazione delle rinnovabili, nonostante i problemi della catena di approvvigionamento. In India, si prevede che un programma di aste accelerato per l’energia eolica e solare, insieme a una migliore salute finanziaria delle società di distribuzione, determinerà una crescita accelerata.

L’espansione delle rinnovabili inizia a compiere progressi anche in altre regioni del mondo, in particolare in Medio Oriente e Nord Africa, principalmente grazie agli incentivi e a scelte politiche oculate. Ma in altre regioni, come l’Africa sub-sahariana (dove il potenziale di risorse non viene adeguatamente sfruttato) c’è ancora molto lavoro da fare.

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Immagine di copertina: Anders J/unsplash