“100 Italian E-Mobility stories 2023”: la strada verso una nuova era della mobilità
Enel e Fondazione Symbola hanno raccolto cento storie di imprese, associazioni e centri di ricerca protagoniste dello sviluppo della mobilità elettrica, dalla componentistica alle tecnologie di ricarica.
di Andrea Stefanoni
Attualmente nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di veicoli elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici e stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie Bev (Battery electric vehicle). I principali mercati sono la Cina e l’Europa, quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (Ecv), rispetto al 2020 e ha visto le vendite di auto elettriche sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con 682mila immatricolazioni, seguita da Regno Unito (306mila) e Francia (303mila). La diffusione di veicoli elettrici nel mondo, dunque, cresce rapidamente, e il passaggio a una nuova mobilità apre importanti spazi di mercato anche al nostro Paese: dal design alla produzione di veicoli, dalla componentistica alle batterie fino alle infrastrutture di ricarica, l’Italia occupa, infatti, un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile. È da qui che parte il rapporto “100 Italian E-Mobility Stories 2023”, pubblicato l’11 gennaio da Enel, Enel X Way e Fondazione Symbola e giunto alla quarta edizione. Leggendo le storie del Rapporto, si evidenzia la significativa crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride, che nel 2019 rappresentavano solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture ma nel 2021 hanno superato il 40%, oltre a una forte crescita della produzione made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si sono oramai attestati come veicolo condiviso più diffuso in Italia. In primo piano anche il ruolo del design, in cui l’Italia rappresenta un’eccellenza. Eccellenza anche per quanto riguarda qualità e tecnologie di ricarica, che permettono a energy provider e costruttori di colonnine hi-tech di lavorare per consentire tempi di ricarica più rapidi e un’adeguata diffusione di punti ricarica con fonti rinnovabili.
“Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola racconta una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese. La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume che, in linea con i principi del manifesto di Assisi, contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita”, ha dichiarato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel. Tra le cento aziende ci sono imprese, associazioni ma anche università e centri di ricerca, per arrivare ai servizi di sharing, alle multiutility, alle soluzioni per la ricarica, alle relative app e ai servizi di comunicazione.
Ma siamo ancora al principio, resta molto da fare, a partire dall’evoluzione infrastrutturale del territorio. Stando ai dati, a settembre 2022 in Italia risultano installati circa 33mila punti di ricarica dislocati in zone accessibili al pubblico: il 75% è collocato su suolo pubblico (per esempio su strada) mentre il restante 25% su suolo privato a uso pubblico, come supermercati o centri commerciali. Diventa dunque di grande importanza il ruolo della grande distribuzione organizzata, con la dotazione di colonnine nelle aree di sosta, destinate ai clienti, ma ancora di più il ruolo di piattaforme abilitatrici come Enel X Way (con una rete di circa 17mila punti di ricarica pubblici in tutta Italia), che ha lanciato un piano nazionale per dotare il Paese di una fitta rete capillare (con particolare attenzione al Meridione) e un servizio completo che le imprese possono sfruttare per soddisfare i bisogni dei propri clienti. Fondamentale anche il passaggio all’elettrico di altre forme di mobilità, come la nautica e il trasporto su binari: Enel ha firmato, infatti, un protocollo d’intesa con il Centro Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Garbage Service per l’incremento dell’utilizzo di energia elettrica per le imbarcazioni da pesca, che comprende anche l’elettrificazione delle banchine e il relativo servizio di ricarica mentre il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha previsto fondi per 25 miliardi destinati a investimenti per la sostenibilità della rete ferroviaria.
“Occorre costruire insieme, con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi, un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive”, ha dichiarato il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci. “Un percorso per superare le crisi che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro. Il percorso che raccontano è spesso stato avviato dalle imprese senza un adeguato accompagnamento pubblico. È ora di recuperare questo ritardo”.