Museo dei futuri, il podcast che ha raccontato idee e oggetti dei luoghi di cultura
Neurotecnologie, diritti, spazio, ecologia, antropocene: molti i temi trattati dalle venti puntate della trasmissione Rai Radio 3 e ASviS. Per uscire dalla visione a breve termine è necessario portare il futuro al centro del dibattito pubblico.
Nel nostro Paese si fatica a parlare di futuro, a superare lo shortermismo della politica, ma anche delle imprese e di ampi strati della società. Per questo c’è bisogno di esercitare la capacità di visione, anticipazione e programmazione di lungo termine, per comprendere i rischi e le opportunità che si prospettano per l’Italia dei prossimi anni.
Da questa necessità hanno preso il via le venti puntate della serie “Museo dei futuri”, trasmissione nata da un’idea di Rai Radio3 in collaborazione con l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), andata in onda da febbraio a giugno tutti i venerdì dalle 11:30 a 12 all’interno di Radio3 Scienza, riascoltabile in formato podcast su RaiPlay Sound e rilanciata settimanalmente sul nostro sito.
La trasmissione, a cura del giornalista Marco Motta e condotta, oltre che da Motta stesso, dai giornalisti Elisabetta Tola e Luca De Biase, ha visto la partecipazione di protagonisti provenienti da vari settori – dalla cultura alla ricerca, dalla politica alle scienze umane – per approfondire tematiche complesse, affrontante con uno sguardo sempre proiettato in avanti. Si è parlato, tra gli altri temi, di neurotecnologie, diritti, spazio, turismo, ecologia, educazione, antropocene.
Proprio all’antropocene è stata ad esempio dedicata la puntata di apertura, che ha visto tra i partecipanti Michele Lanzinger, direttore del Muse, ed Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS. Giovannini, già dalla prima puntata, aveva sintetizzato le ragioni del progetto, che parla di “futuri” al plurale perché “non si tratta di fare un esercizio di previsione del futuro, ma di immaginare quali futuri potrebbero realizzarsi e quale vorremmo che fosse il futuro da realizzare per l’Italia, per noi, per la nostra società”.
Protagonisti di ogni puntata, oltre ai relatori e relatrici, gli “oggetti” del futuro – invenzioni, iniziative, ricerche, strutture espositive che stanno contribuendo attivamente a sviluppare e individuare gli scenari che potremmo incrociare nei prossimi anni.
L'ultima puntata della trasmissione si è ad esempio aperta con una riflessione dell'astrofisica e scrittrice Licia Troisi sulle evoluzioni del telescopio nel corso degli anni, fino ad arrivare all’Extremely large telescope in costruzione in Cile, che permetterà di esplorare in futuro gli angoli più reconditi del nostro universo. La seconda parte della trasmissione è stata dedicata al Dubai Future Museum, dove la voce di Cristina Vannini, segretaria generale del Comitato internazionale per la gestione dei musei della rete Icom, ha accompagnato gli ascoltatori e le ascoltatrici nella descrizione delle meraviglie interattive della struttura museale.
L’obiettivo sul lungo periodo è quello di costruire, insieme ad altre realtà che si occupano di studi sul futuro (e non solo), una serie di iniziative capaci di plasmare un “Ecosistema Futuro”, crocevia di sviluppo di iniziative, studi, istituti a tema, per portare la visione a lungo termine al centro del dibattito culturale e politico del nostro Paese.
Ascolta tutte le puntate del "Museo dei futuri"
Copertina: Rai Radio 3