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Intelligenza artificiale, in futuro sarai tu a curarci?

Nella sesta puntata di “Interviste al futuro” riflettiamo con ChatGpt sulle opportunità offerte dall’Ai in ambito sanitario, dalle diagnosi precoci e le terapie personalizzate all’assistenza per le persone anziane.

a cura di Maddalena Binda

In alcuni ospedali ungheresi i sistemi di Intelligenza artificiale (Ai) sono utilizzati per effettuare diagnosi di cancro al seno con risultati soddisfacenti: dal 2021 i sistemi di Ai avrebbero identificato 22 casi di cancro al seno che i radiologi non avevano notato.

Oltre al miglioramento dell’accuratezza e della velocità nella diagnosi, l’Ai potrebbe ridurre i costi e automatizzare le attività amministrative, permettere al personale medico sanitario di dedicarsi alla cura dei pazienti. Secondo ChatGpt l’Ai è anche in grado di identificare i rischi di insorgenza di alcune malattie basandosi sul patrimonio genetico, consentendo lo sviluppo di trattamenti personalizzati. In caso di errore però sarà difficile stabilire di chi sia la responsabilità: di chi sviluppa il sistema di Ai o dell’operatore medico sanitario? ChatGpt sottolinea che occorrerà prendere in considerazione caso per caso, tenendo conto anche delle eventuali responsabilità del paziente nel fornire informazioni parziali o incorrette.

Anche in ambito di salute mentale l’Ai potrà offrire un aiuto importante, in qualità di chatbox o terapista virtuale. E un supporto potrebbe fornirlo anche alle sfide sanitarie poste da una popolazione che continua a invecchiare: a Carpi, ad esempio, un gruppo di persone anziane ha incontrato Nao, un robot socially assistive sviluppato dall’Università di Parma per assistere le persone anziane e renderle maggiormente autonome.

Occorrerà tuttavia assicurarsi che l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale sia accessibile, altrimenti si corre il rischio di aumentare le disuguaglianze già esistenti. “I sistemi di Ai possono essere costosi e la loro adozione può essere limitata da vincoli finanziari, in particolare nei Paesi a basso reddito e tra le popolazioni svantaggiate” commenta ChatGpt, ricordando che “è probabile che il costo di questi sistemi diminuisca nel tempo grazie al progresso e alla diffusione della tecnologia”.

Quella che segue è la traduzione della conversazione con ChatGpt svolta in lingua inglese.

Buongiorno. Ho letto che in alcuni ospedali in Ungheria vengono utilizzati sistemi di Intelligenza artificiale per diagnosticare il cancro al seno. Dal 2021 questi sistemi hanno identificato 22 casi di tumore al seno che non erano stati notati dai radiologi. Quale impatto avrà l'Ai sull'assistenza sanitaria in futuro?

Buongiorno! L'uso di sistemi di intelligenza artificiale nell'assistenza sanitaria avrà un grande impatto sul settore in futuro. L'esempio che hai fornito dall'Ungheria è solo uno dei tanti casi in cui l'Ai ha dimostrato il suo potenziale per migliorare i risultati medici.

I sistemi di Intelligenza artificiale possono migliorare l'accuratezza e la velocità delle diagnosi, nonché assistere nella pianificazione del trattamento e prevedere gli effetti sui pazienti. Analizzando grandi quantità di dati, l'Ai può identificare modelli e correlazioni che potrebbero essere difficili da discernere per gli esseri umani, portando a una diagnosi precoce delle malattie, a migliori piani di trattamento e, in definitiva, a migliori risultati per i pazienti.

L'Ai può anche ridurre i costi sanitari semplificando le attività amministrative e riducendo gli errori medici. Ad esempio, i sistemi di Intelligenza artificiale possono aiutare ad automatizzare i registri medici, permettendo agli operatori sanitari di trascorrere più tempo con i pazienti.

Tuttavia, è importante notare che i sistemi di Intelligenza artificiale non sono perfetti e devono essere attentamente valutati e convalidati prima di essere implementati in contesti clinici. Dovrebbero essere sempre utilizzati come strumenti per assistere gli operatori sanitari e non sostituirli.

Saranno necessari ricerca, sviluppo e collaborazione continui tra esperti di Intelligenza artificiale e operatori sanitari per garantirne un uso sicuro ed efficace.

In futuro l’Ai sarà in grado di prevedere le malattie in base al patrimonio genetico di una persona?

Sì, l'Intelligenza artificiale è già utilizzata per analizzare i dati genomici e identificare le varianti genetiche che possono contribuire all’insorgere di determinate malattie. Si tratta di medicina genomica o medicina di precisione.

L'Intelligenza artificiale può analizzare grandi quantità di dati genomici e identificare modelli e correlazioni che potrebbero essere difficili da discernere per gli esseri umani, sviluppano trattamenti più personalizzati e misure preventive per i pazienti con un rischio più elevato di determinate malattie in base al loro profilo genetico.

Tuttavia, è importante notare che la previsione delle malattie basata sull'eredità genetica è un processo complesso e continuo. Molti fattori, inclusi fattori ambientali e legati allo stile di vita, possono anche contribuire allo sviluppo di malattie. Inoltre, i test genetici e l'uso delle informazioni genetiche nell'assistenza sanitaria devono essere attentamente regolamentati, riflettendo anche sulle conseguenze etiche.

Sebbene l'Intelligenza artificiale abbia il potenziale per contribuire alla previsione e alla prevenzione delle malattie basate sull'eredità genetica, deve essere utilizzata in modo responsabile e in combinazione con altre informazioni e pratiche mediche.

Aiuterà anche con il trattamento successivo alla diagnosi?

Sì, analizzando i dati genomici e identificando specifiche varianti genetiche che contribuiscono a determinate malattie, l'Ai può aiutare a sviluppare trattamenti personalizzati.

Ad esempio, nel trattamento del cancro, l'Ai può analizzare il genoma tumorale di un paziente e identificare specifiche mutazioni genetiche che influenzano la crescita del tumore, permettendo di scegliere terapie mirate e più efficaci.

Inoltre, l'Intelligenza artificiale può anche analizzare i dati genetici di un paziente per prevedere come potrebbe rispondere a determinati farmaci, consentendo ai medici di selezionare il trattamento più efficace per quel paziente evitando effetti collaterali potenzialmente dannosi.

L’Ai non sostituirà gli operatori sanitari e i medici. Le decisioni terapeutiche dovranno sempre essere prese in collaborazione con un operatore sanitario che può tenere conto della storia medica del paziente, dei sintomi e di altri fattori rilevanti oltre ai dati genetici.

Come potrebbe aiutare gli operatori sanitari e i medici?

L’Intelligenza artificiale potrebbe:

  1. analizzare immagini mediche come raggi X, scansioni Tc e scansioni Mri (risonanza magnetica, ndr) per rilevare anomalie o aree di interesse che potrebbero non essere notate dai radiologi, migliorando la precisione e accelerando diagnosi;

  2. fornire supporto alle decisioni cliniche analizzando la storia clinica dei pazienti come anamnesi, risultati dei test e altri dati clinici per aiutare gli operatori sanitari a prendere decisioni più informate sulla diagnosi e sul trattamento;

  3. analizzare i dati dei pazienti per identificare tendenze e modelli che possono essere utili per prevedere la progressione della malattia, gli esiti dei pazienti e l'efficacia del trattamento;

  4. automatizzare le attività amministrative come la gestione delle cartelle cliniche, la pianificazione degli appuntamenti e la fatturazione.

L’Ai può migliorare i risultati sanitari fornendo cure più accurate e personalizzate e consentendo agli operatori sanitari di concentrarsi sulla cura del paziente. L’uso dell’Ai dovrà essere attentamente valutato e convalidato prima di essere implementato in contesti clinici e i medici e gli operatori sanitari dovranno sempre rimanere coinvolti nelle decisioni terapeutiche.

Se viene commesso un errore di chi sarà la responsabilità?

Determinare la responsabilità può essere complesso e coinvolgere più parti. Dipenderà dalle circostanze specifiche del caso e dal tipo di sistema di Ai utilizzato.

In generale, la responsabilità potrebbe ricadere potenzialmente:

  1. sullo sviluppatore del sistema di intelligenza artificiale, nel caso in cui il sistema di AI sia difettoso, imperfetto o testato in modo inadeguato prima dell'uso in ambito clinico;

  2. sull'operatore sanitario, nel caso in cui si sia affidato esclusivamente al sistema di Ai e non abbia tenuto conto di altre informazioni mediche pertinenti o non abbia utilizzato il sistema in modo appropriato;

  3. sul paziente, nel caso in cui non abbia fornito informazioni mediche accurate o complete o se non abbia seguito le istruzioni o le raccomandazioni mediche.

È importante notare che la responsabilità legale potrebbe variare a seconda della giurisdizione e dalle circostanze specifiche del caso.

Per ridurre al minimo il rischio di errori o negligenza, è importante garantire che i sistemi di Intelligenza artificiale siano accuratamente testati e convalidati prima dell'uso in contesti clinici e che gli operatori sanitari siano adeguatamente formati e supervisionati nel loro utilizzo.

L’Ai sarà in grado di fornire anche supporto mentale?

L’Ai già stata utilizzata in alcune applicazioni, come i chatbot per la salute mentale e i terapisti virtuali. Queste applicazioni possono offrire una gamma di servizi di supporto, tra cui consulenza, supporto emotivo ed educazione alla salute mentale.

I chatbot per la salute mentale, ad esempio, utilizzano l'elaborazione di un linguaggio naturale e gli algoritmi di apprendimento automatico per comprendere e rispondere ai messaggi degli utenti. Possono fornire supporto per l’ansia, la depressione e lo stress e offrire risorse, suggerendo tecniche di rilassamento e strategie di coping.

I terapisti virtuali usano l'Intelligenza artificiale per fornire un approccio più personalizzato. Possono analizzare il discorso, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo di un paziente per rilevare segnali e fornire raccomandazioni terapeutiche personalizzate. I terapisti virtuali possono anche offrire supporto e guida nell’intervallo tra sessioni di terapia.

I sistemi di Ai non sostituiscono la tradizionale assistenza per la salute mentale, gli psicologi e i terapisti possono offrire un'assistenza più personalizzata e completa.

In molti Paesi, come l’Italia, la popolazione sta invecchiando. In che modo l’Ai sarà in grado di fornire assistenza sanitaria agli anziani?

Potrebbe fornire una gamma di servizi sanitari per gli anziani, tra cui:

  1. il monitoraggio remoto: i sensori e i dispositivi indossabili alimentati dall'Intelligenza artificiale potranno monitorare i pazienti anziani da remoto, rilevando potenziali problemi di salute e avvisando gli operatori sanitari o i familiari. Questo può aiutare i pazienti anziani a vivere in modo indipendente più a lungo;

  2. la telemedicina: l'Intelligenza artificiale potrà permettere ai pazienti anziani di ricevere cure mediche e consultazioni senza uscire di casa. Questo sarebbe particolarmente utile per i pazienti con problemi di mobilità o per coloro che vivono in aree rurali o remote;

  3. il coordinamento dell'assistenza: l’Ai potrà consentire agli operatori sanitari di condividere facilmente le informazioni e collaborare ai piani di trattamento;

  4. l’assistenza personalizzata: analizzando i dati dei pazienti potrà fornire assistenza personalizzata ai pazienti anziani, tenendo conto delle loro esigenze sanitarie uniche e della loro anamnesi.

È importante garantire che i pazienti anziani siano a proprio agio e abbiano familiarità con la tecnologia utilizzata e che ricevano una formazione e un supporto adeguati per utilizzare questi strumenti in modo efficace.

I sistemi di Intelligenza artificiale però sono costosi e potrebbero non essere accessibili a tutte le persone, aumentando le disuguaglianze all’interno e tra i Paesi.

Hai ragione sul fatto che i sistemi di Ai possono essere costosi e la loro adozione può essere limitata da vincoli finanziari, in particolare nei Paesi a basso reddito e tra le popolazioni svantaggiate. Questo potrebbe aumentare le disuguaglianze nell'accesso all'assistenza sanitaria e aggravare le disparità esistenti.

È probabile che il costo di questi sistemi diminuisca nel tempo grazie al progresso e alla diffusione della tecnologia. Inoltre, sono in corso sforzi per sviluppare e implementare soluzioni di Intelligenza artificiale a prezzi accessibili per una parte più ampia della popolazione.

I sistemi di Ai potrebbero diminuire le disuguaglianze sanitarie migliorando l'accuratezza e l'efficienza delle diagnosi mediche, consentendo il rilevamento precoce delle malattie e facilitando piani di trattamento personalizzati adattati alle esigenze dei singoli pazienti.

Per garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano accessibili ed equi, è importante dare la priorità agli sforzi per aumentarne l'accessibilità e la disponibilità, attraverso iniziative per sostenere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni di Intelligenza artificiale a prezzi accessibili, partenariati pubblico-privato per promuovere il trasferimento di tecnologia e investimenti nell'infrastruttura digitale.

Quali potrebbero essere i rischi dell’utilizzo dell'Ai in ambito sanitario?

Ecco alcuni rischi:

  1. gli algoritmi sono imparziali quanto i dati su cui sono addestrati. Se i dati utilizzati per addestrare un sistema di Intelligenza artificiale sono distorti o incompleti, il sistema potrebbe portare avanti pregiudizi o non riuscire a riconoscere fattori importanti che potrebbero influire sulla salute di una persona;

  2. i dati sanitari sono altamente sensibili e vi è il rischio di violazioni della privacy se i sistemi di Intelligenza artificiale non sono adeguatamente protetti. Potrebbe diventare sempre più complesso proteggere la privacy dei pazienti perché i sistemi di Ai diventano più complessi;

  3. sebbene i sistemi di Intelligenza artificiale possano analizzare rapidamente grandi quantità di dati, potrebbero non fornire sempre raccomandazioni accurate o appropriate. C’è il rischio che gli operatori sanitari possano fare troppo affidamento sulle raccomandazioni dell'Ai senza considerare altri fattori che potrebbero avere un impatto sulla salute dei pazienti;

  4. esistono una serie di considerazioni etiche associate all'uso dell'Ai nell'assistenza sanitaria, comprese le questioni relative al consenso, alla trasparenza e alla responsabilità. È importante garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano sviluppati e implementati in modo da allinearsi ai principi e ai valori etici;

  5. l'uso dell'Intelligenza artificiale nell'assistenza sanitaria cambierà probabilmente il modo in cui gli operatori sanitari e i pazienti interagiscono tra loro. È importante garantire che questi cambiamenti siano progettati in modo accessibile, comprensibile ed efficace per tutte le parti interessate.
mercoledì 29 marzo 2023