La pandemia non ha fermato la crescita della proprietà intellettuale
Depositi di brevetti, marchi e design hanno raggiunto livelli record nel 2021. I dati dell'ultimo rapporto Ompi mostrano il grande attivismo cinese in questo campo. Europa al quarto posto, dopo Usa, Giappone e Corea del Sud.
di Andrea Stefanoni
"La forza dei depositi di proprietà intellettuale durante la pandemia ha dimostrato che le persone in tutto il mondo hanno continuato a innovare e creare nonostante le perturbazioni economiche e sociali causate dalla pandemia", ha dichiarato il direttore generale dell’Ompi (Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale) Daren Tang.
Secondo i dati raccolti dal Wipi, nel 2021, gli uffici per il deposito di proprietà intellettuali hanno assistito a un’aumento sostanziale dei depositi di brevetti in Cina, che combinato con i robusti contributi degli uffici della Repubblica di Corea e dell'Ufficio europeo, si sono contraddistinti come i principali motori della crescita globale.
L'ufficio IP cinese, infatti, ha ricevuto 1,59 milioni di domande di brevetto nel 2021 (dei 3,4 milioni totali depositati in tutto il mondo nello stesso anno), un numero vicino al totale combinato dei successivi 12 uffici classificati dal secondo al 13° posto. La Cina è stata seguita dagli uffici degli Stati Uniti (591.473), del Giappone (289.200), della Repubblica di Corea (237.998) e dell'Ufficio europeo dei brevetti (188.778). Insieme, questi cinque uffici rappresentano l'85,1% del totale mondiale. I brevetti in vigore in tutto il mondo sono cresciuti del 4,2% per raggiungere circa 16,5 milioni nel 2021. La Cina ha superato gli Stati Uniti diventando la prima giurisdizione in termini di numero di brevetti in vigore nel 2021, con 3,6 milioni.
Per quanto riguarda i marchi, nel 2021 sono state segnalate circa 73,7 milioni di registrazioni di marchi attive, in aumento del 14,3% rispetto al 2020, di cui 37,2 milioni nella sola Cina, seguite da 2,8 milioni negli Stati Uniti e 2,6 milioni in India. Si stima che nel 2021 siano state depositate in tutto il mondo 13,9 milioni di domande, testimoniando per il dodicesimo anno consecutivo una costante crescita del settore. La ricerca e la tecnologia risultano al primo posto nelle richieste di protezione del marchio all'estero (20%), seguono i settori salute (13,8%), abbigliamento e accessori (12,8%) e tempo libero e istruzione (10,5%). I marchi relativi agli elettrodomestici (9,7%), all'agricoltura (9,6%) e ai servizi alle imprese (9,5%) hanno rappresentato le quote maggiori del totale.
Anche il design industriale (12 milioni di domande) è cresciuto del 9,2% nel 2021. I design relativi a mobili e articoli per la casa (17,8%) hanno rappresentato la quota maggiore dell'attività di archiviazione globale nel 2021, seguiti da tessuti e accessori (14,7%), strumenti e macchine (11,8%), elettricità e illuminazione (9,9%) e Ict e audiovisivi (8,5%).
Varietà vegetali e Indicazioni geografiche protette non si discostano dalla generale tendenza positiva. Nel 2021 sono state depositate circa 25.340 domande di varietà vegetale in tutto il mondo, con un aumento del 12% rispetto al 2020, mentre le Indicazioni geografiche protette sono state attestate intorno alle 63.600 unità secondo i dati delle 93 autorità nazionali e regionali competenti.
Giornata mondiale della proprietà intellettuale: uno sguardo fiducioso al futuro. Nonostante le interruzioni economiche e sociali causate dal periodo di pandemia, i dati riportati dimostrano che le persone in tutto il mondo hanno continuato a innovare e creare. Infatti, in controtendenza rispetto alle precedenti recessioni economiche, le richieste di proprietà intellettuale sono rimaste forti durante l'apice della pandemia di COVID-19 nel 2020 e sono aumentate vertiginosamente nel 2021. Doveroso, adesso e in futuro, sostenere questa tendenza perché, utilizzando le parole di Daren Tang, “le sfide che dobbiamo affrontare in questo momento, come il cambiamento climatico e il raggiungimento degli SDGs delle Nazioni Unite, significano che dobbiamo continuare a sostenere innovatori e creatori affinché utilizzino il sistema della proprietà intellettuale per trasformare le loro idee in realtà e creare l'impatto che cambierà le nostre vite per il meglio."
Sostenere, quindi, e incoraggiare le nuove giovani menti a creare e innovare, dandogli la possibilità concreta di studiare e mettere a punto soluzioni che sviluppino il loro potenziale di innovazione e incidano positivamente sul nostro futuro, tramite iniziative come l’istituzione di concorsi per giovani inventori. Nel 2022 il concorso “IP and Youth: Innovating for a Better Future” ha visto trionfare la venticinquenne siriana Hekma Jabouli, grazie al suo cortometraggio che mostra un dispositivo intelligente, fatto in casa, progettato per aiutare sua sorella a ritrovare la mobilità dopo una lesione da scheggia al midollo spinale.
Innovazione e conoscenza, quindi, sono due dei principi basilari a fondamento della Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale (26 aprile), istituita nel 2000 allo scopo di aumentare la comprensione generale del concetto di PI, contribuendo a guidare l’innovazione tecnologica verso traguardi comuni che aiutino a migliorare la qualità della vita.