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Tre anni di Human Technopole, per una nuova scienza della vita

Progetti di ricerca innovativi, collaborazioni nazionali e internazionali, inclusività: queste le linee guida che hanno indirizzato il percorso di uno dei più grandi centri di ricerca biomedica in Italia.

di Flavio Natale

Human Technopole, l’istituto di ricerca italiano per le scienze della vita nato nella sede del “Palazzo Italia”, cuore dell’Expo 2015, ha recentemente festeggiato i suoi tre anni di attività: in occasione di questa ricorrenza, il centro di ricerca ha scelto di proporre una panoramica degli obiettivi raggiunti fino a oggi.

“In questi mesi abbiamo avuto modo di celebrare alcuni importanti risultati, come un articolo pubblicato su Science e il nostro primo Erc starting grant” – finanziamento del Consiglio europeo della ricerca per “progetti di frontiera”, capaci di garantire approcci non convenzionali e innovativi in settori emergenti. L’istituto ha anche organizzato il suo primo workshop sul “Trasferimento tecnologico”, al fine di valorizzare i risultati dell’innovazione nella filiera italiana delle scienze della vita. Di notevole interesse anche le collaborazioni di Human Technopole con la comunità di ricerca nazionale, confluite in un accordo firmato con la Eurac research, per approfondire i risultati della ricerca Chris (Cooperative Health Research in South Tyrol), lo studio di ricerca sulla salute in Alto Adige.

In questi mesi, l’istituto ha anche annunciato i nuovi membri del Comitato scientifico, nominati dal Consiglio di sorveglianza di Human Technopole. “Il Comitato scientifico è incaricato di valutare i protocolli delle attività scientifiche in termini sia di qualità sia di coerenza con i piani pluriennali di Human Technopole”, si legge nel comunicato. Il Comitato, presieduto dall’igienista e accademico Walter Ricciardi, è composto da 14 membri, nominati dal Consiglio di sorveglianza a valle di un articolato processo di selezione, con personalità provenienti da istituzioni scientifiche italiane, europee e statunitensi.

A febbraio sono inoltre stati inaugurati i primi laboratori di ricerca, alla presenza di Cristina Messa, ministra dell'Università e della ricerca, e dei sottosegretari Pierpaolo Sileri e Federico Freni, nonché di Guido Guidesi, assessore della Regione Lombardia, e Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano. “Per fare buona ricerca servono persone, multidisciplinarietà, inclusione e una ‘casa’”, ha dichiarato Cristina Messa, in occasione dell’inaugurazione. “Ringrazio Human Technopole per come è riuscito a portare qui persone non solo scientificamente forti ma soprattutto motivate, per il clima di inclusione tra ricercatori provenienti da diverse parti del mondo, per la discussione continua che all’interno del più grande progetto Mind (Milano innovation district) è possibile”.

“Internazionalità, diversità e collaborazione sono tra i valori chiave su cui stiamo costruendo Human Technopole”, si legge nel comunicato. A questo proposito, la governance dell’istituto ha recentemente approvato il Gender equality plan 2022-2024, formalizzando l’impegno verso la parità di genere tramite una serie di azioni e misure. Un gender equality team, coordinato da Alessandra Poggiani, direttrice amministrativa di Human Technopole, si occuperà dell'implementazione del piano.

Leggi l’intervista del presidente di Human Technopole Marco Simoni a Futuranetwork

mercoledì 6 aprile 2022