15 metodi per leggere il futuro e guidare la sostenibilità in Italia
Sna e Mase hanno mappato gli strumenti di strategic foresight utili alla revisione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. Dalle “7 domande” all’Horizon Scanning, ecco come si può integrare l’anticipazione nei cicli di policy.
di Monica Sozzi
Come affrontare l’incertezza in modo strategico? La revisione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) richiede strumenti capaci di cogliere i segnali del cambiamento e supportare decisioni lungimiranti. È in questo contesto che si inserisce il rapporto “Strategic foresight e sviluppo sostenibile", pubblicato recentemente dalla Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna) e dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), che propone una mappatura di 15 metodi di strategic foresight funzionali all’integrazione tra anticipazione, coerenza delle politiche e sostenibilità.
La ricerca congiunta rappresenta un tassello importante per costruire un approccio più resiliente e sistemico alla governance, capace di connettere futuri possibili, pianificazione pubblica e obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Gli strumenti analizzati, infatti, aiutano a interrogarsi sul presente per immaginare scenari futuri, valutare scelte strategiche e coinvolgere gli stakeholder in processi di policy partecipati e informati.
I 15 metodi: come guardare lontano per agire meglio
Nel report, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione propone una mappatura ragionata di questi metodi, evidenziando il contributo che ciascuno può offrire nelle diverse fasi del ciclo di policy – dalla definizione dell’agenda alla valutazione delle politiche – secondo il modello proposto dal politologo Paul Cairney. Questo approccio permette di comprendere come lo strategic foresight possa essere integrato in modo utile, concreto e flessibile nella governance pubblica. Per orientare la selezione e la combinazione dei metodi, il Rapporto richiama anche il “diamante del foresight” elaborato dal futurista Rafael Popper: un modello utile per classificare gli strumenti in base al tipo di evidenza usata (qualitativa o quantitativa), alla centralità dell’interazione o dell’expertise, e al grado di creatività richiesto. Una guida visuale che sottolinea la natura composita e complementare dei diversi approcci.

- 7 Domande: interviste guidate a stakeholder per esplorare visioni, rischi e soluzioni; utile per definire le priorità e costruire una visione strategica condivisa fin dalle prime fasi decisionali.
- Backcasting: si parte dal futuro desiderato per costruire a ritroso le tappe necessarie per realizzarlo. Utile nella pianificazione strategica.
- Causal Layered Analysis: aiuta a comprendere a fondo un problema andando oltre i dati visibili, analizzando anche le cause nascoste, le visioni del mondo che influenzano le scelte e le narrazioni culturali più profonde. Utile per cambiare prospettiva e ripensare le strategie.
- Delphi: sondaggi/questionari iterativi anonimi a esperti per valutare probabilità e impatti di eventi futuri. Utile nelle prime fasi decisionali;
- Horizon Scanning: serve a raccogliere informazioni su ciò che sta cambiando, individuando segnali deboli e tendenze emergenti che potrebbero influenzare le decisioni future. Può essere usato una tantum o diventare un’attività regolare per anticipare i cambiamenti.
- Megatrend/Trend: analisi dei grandi fattori di cambiamento (demografia, clima, tecnologia, ecc.). Base utile per scenari o roadmap;
- Policy Stress-Testing: testa la resilienza di politiche esistenti di fronte a diversi scenari futuri. Utile per migliorare o rivedere azioni.
- Roadmapping: aiuta a trasformare una strategia o una visione di lungo periodo in un piano d’azione concreto, con tappe intermedie, responsabilità assegnate e risorse necessarie. È particolarmente utile quando bisogna passare dalla strategia all’attuazione.
- Ruota dei Futuri: mappa impatti diretti e indiretti di un evento o intervento, utile per la coerenza delle politiche e la valutazione.
- Scenari: costruisce narrazioni future alternative (esplorative o normative) per stimolare il pensiero strategico e creativo.
- Star-Mountain-Chessboard-Self: metodo partecipativo che aiuta i diversi attori coinvolti a confrontarsi su visioni comuni (la stella), obiettivi concreti (la montagna), ostacoli e soluzioni operative (la scacchiera) e sul proprio contributo personale o organizzativo (il sé). Utile per costruire collaborazioni efficaci e condivise.
- Tre Orizzonti (Three Horizons, 3H): modello grafico per riflettere su presente, transizione e futuro. Utile per immaginare traiettorie trasformative.
- Triangolo dei Futuri: connette passato, presente e futuro per esplorare scenari desiderabili e apprendere dalle esperienze.
- Weak Signals: serve a intercettare segnali iniziali di cambiamento che oggi sembrano marginali, ma che in futuro potrebbero diventare molto importanti. Aiuta a sviluppare attenzione verso ciò che sta emergendo e a prepararsi in anticipo.
- Wild Cards: analizza eventi improbabili, ma ad alto impatto (es. pandemie, shock economici). Utile per valutare la resilienza.
Un ecosistema per la sostenibilità
Il report propone anche un raccordo operativo tra i 15 metodi e le sei fasi del ciclo di policy Ocse adottato per la SNSvS: formulazione strategica, pianificazione, budgeting, engagement, implementazione, valutazione. Una visione sistemica, coerente e adattiva che riconosce il valore dell’anticipazione nella governance pubblica.

Questa mappatura è molto più di un esercizio accademico. Rappresenta un valido strumento per aiutare le istituzioni a navigare l’incertezza, coniugando evidenza, partecipazione, e immaginazione.