Governance anticipante, come disegnare il futuro dell’Italia
Il documento ASviS, realizzato nell’ambito del progetto Ecosistema Futuro, propone un nuovo approccio per integrare gli scenari futuri nella definizione delle politiche pubbliche e tutelare così le prossime generazioni.
di Elita Viola
Di fronte alle grandi sfide del nostro tempo, “è possibile adottare diversi comportamenti: mettere la testa sotto la sabbia sperando di cavarsela; affrontare i problemi singolarmente, rinunciando ad avere un approccio sistemico e integrato; accodarsi alle decisioni assunte dai leader dei Paesi più influenti, magari puntando sulla duttilità e l’inventiva tipicamente italiana; oppure, come suggerisce questo documento, impegnarsi proattivamente iniziando dalla creazione di una governance anticipante che renda l’Italia capace di disegnare il proprio futuro”.
A dirlo è l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, con il documento intitolato per l’appunto Una governance anticipante per l’Italia. Disegnare il futuro, anche nell’interesse delle future generazioni. Si tratta della prima pubblicazione della collana Future paper, realizzata nell’ambito dell’iniziativa Ecosistema Futuro, la partnership lanciata nel 2025 con oltre 60 soggetti della società civile, con l’obiettivo di mettere il futuro - o meglio, i futuri - al centro del dibattito pubblico in Italia. A tal proposito, Giulia Di Donato, una delle autrici dello studio e membro del Comitato di pilotaggio di Ecosistema, ha commentato: “La Costituzione ci impone di tutelare anche gli interessi delle future generazioni. I giovani devono quindi essere i protagonisti di questo processo”.
Il contesto
Il documento prende le mosse infatti dal Patto sul Futuro e dalla Dichiarazione sulle future generazioni adottate dagli Stati membri dell’Onu, tra cui l’Italia, al Summit sul Futuro di settembre 2024, nonché dalla riforma costituzionale del 2022 che ha introdotto il principio di equità intergenerazionale nell’art. 9 della Carta. Gli autori sottolineano infatti come la crescente complessità a livello globale, tra megatrend come l’AI, il cambiamento climatico, i conflitti o la transizione demografica, solo per citarne alcuni, renda necessario per i Paesi dotarsi di strumenti istituzionali in grado di anticipare i possibili scenari futuri, individuando i segnali deboli del presente, immaginando possibili alternative e supportando così scelte strategiche di lungo periodo.
Strategic foresight e governance anticipante, cosa sono
Lo strategic foresight fa riferimento a un insieme di metodi e strumenti che consentono ai decisori politici di immaginare scenari diversi, alternativi e possibili, e valutare le loro implicazioni, al fine di definire e adottare strategie resilienti e lungimiranti. Si tratta per definizione di un approccio multidisciplinare e partecipativo, che raccoglie, attorno a fenomeni complessi, esperte ed esperti con competenze e prospettive differenti e complementari.
Se lo strategic foresight è dunque un sistema di pianificazione strategica, la governance anticipante è l’insieme di istituzioni, organi, ma anche di processi e meccanismi normativi, giudiziari, politici e civici capaci di integrare il foresight nelle politiche pubbliche, nei processi decisionali, nelle strategie e nelle azioni di governo. La governance anticipante, proprio perché permette di guardare a lungo termine, si rivela fondamentale anche per cercare di tutelare meglio i diritti delle future generazioni. Inoltre:
- accetta la non-linearità di problemi e soluzioni e stimola risposte istituzionali adeguate a gestire la complessità;
- incoraggia strutture non burocratiche, decentrate e partecipative, nella convinzione che organizzazioni più orizzontali migliorino capacità di adattamento e innovazione;
- contribuisce a superare la frammentazione dei problemi in silos tipica delle amministrazioni verticali e gerarchiche, stimolando il pensiero sistemico;
- supera le sole previsioni quantitative e facilita la discussione su scenari plausibili, innovativi, coerenti, spesso qualitativi, modificati da trend, eventi e forze di cambiamento.
Le proposte
Il Future paper elenca una serie di interventi prioritari che in Italia potrebbero essere realizzati entro il 2027:
- dotare il Paese di capacità e strutture di strategic foresight in grado di dialogare con la società e di facilitare decisioni strategiche e lungimiranti;
- tutelare i diritti delle future generazioni attraverso la Valutazione di Impatto Generazionale (Vig) delle nuove leggi;
- tutelare i diritti delle future generazioni attraverso nuove istituzioni e autorità indipendenti con un mandato esplicito sul futuro;
- dotare la Pubblica amministrazione di un’adeguata capacità di foresight e di valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche sulle future generazioni (attraverso formazione, dialogo con i centri di ricerca e un meccanismo di foresight on demand).
- Istituire un’Assemblea nazionale sul futuro, allo scopo di coinvolgere la società civile italiana nella progettazione del futuro comune.
Il Future paper indica anche come la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) e il Disegno di legge quadro sul clima possano beneficiare di approcci anticipanti, contribuendo a trasformare principi costituzionali in strumenti concreti di pianificazione e controllo di lungo periodo.
Dallo studio si evince come la governance anticipante non sia soltanto una questione tecnica ma anche culturale: richiede formazione diffusa sul futuro (futures literacy), meccanismi partecipativi come assemblee deliberative e una collaborazione stabile fra istituzioni, ricerca, settore privato e società civile.