Global South Innovation 2025: “Al Sud si può restare, innovare e costruire il futuro”
Dalla tre giorni organizzata da Entopan è emersa la volontà di costruire alleanze strategiche per il Mezzogiorno e il Mediterraneo. Tra geopolitica, megatrend, co-progettazione e proposte per uno sviluppo sostenibile.
di Redazione
Il 9, 10 e 11 luglio 2025 si è svolto a Maida (CZ) il Global South Innovation 2025, tre giornate per parlare di sviluppo innovativo, sostenibile ed armonico in Italia, in Europa e nel Mediterraneo. L’evento, promosso da Entopan insieme ad Harmonic Innovation Group, Impatta, Deloitte, Tech4You, Ferraro Group, eFM ed EBRAINS-Italy, ha riunito leader istituzionali, esperti, accademici e ricercatori, giornalisti, imprenditori e rappresentanti della società civile per confrontarsi, condividere riflessioni e costruire collaborazioni su un nuovo modello di sviluppo in cui la persona, il territorio e il pianeta siano al centro. È il concetto chiave dell’innovazione armonica, un quadro per orientare l’azione di startup, aziende private e finanziarie nei prossimi anni, promuovendo impatti economici, sociali, culturali e ambientali inclusivi, generativi, sostenibili di lungo periodo.
Circa 2mila persone e oltre cento relatori hanno preso parte all’iniziativa, alternandosi nei diversi panel, tavoli di lavoro, nel villaggio e nella zona Expo. Durante la prima giornata, si sono susseguiti numerosi interventi che hanno fornito al pubblico un’analisi di contesto sugli scenari internazionali, con particolare attenzione a quelli economici, finanziari e geopolitici. Nel corso della seconda giornata, sono stati diversi i panel che hanno indagato scenari più verticali (solo per citarne alcuni: Agritech, Digital Real Estate Innovation, culturali e creativi). La terza e ultima giornata ha ospitato interventi proiettati ai futuri possibili, indagando anche il rapporto tra etica, tecnologia e nuova economia. Inoltre, sono stati presentati i risultati dei tavoli di lavoro di co-design sui temi Consumer Agrifood, Infrastrutture, Energy, Life Sciences, Digital Real Estate Innovation e Cultura e Creatività.

Al via “Ecosistema futuro”, il progetto dell’ASviS per ripensare il mondo di domani
L’iniziativa porterà i “futuri” e il pensiero a lungo termine al centro del dibattito pubblico. Trenta realtà coinvolte, tra università, centri di ricerca, aziende, società civile e media. Giovannini: “Governare il cambiamento senza paura”.
Un’intera mattinata è stata dedicata a Ecosistema Futuro, l’iniziativa promossa dall’ASviS, che vede Entopan tra i fondatori e partner strategici. È stata l’occasione per parlare di megatrend, di future generazioni e di come la nostra società può prepararsi a costruire un futuro più consapevole. Tra gli speaker Luca Miggiano, responsabile di Ecosistema Futuro, Federica Romano di Randstad Research, Maurizio Grifoni, presidente Fon.Te, Raffaele Oriani della Luiss Business School. Tra i moderatori dell’evento, il giornalista Luca De Biase.
A chiudere i lavori della mattina, il keynote di Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS: “La speranza deve guidarci e la scelta di un Patto sul Futuro che vada oltre una visione puramente economica e fondi su un'innovazione che sia per il bene, per il benessere delle future generazioni credo sia ciò a cui dedicare il proprio tempo e impegno”.
L’ex presidente del Consiglio e co-chair della Task-force Onu sul debito, Paolo Gentiloni, ha ricordato il valore di iniziative come queste nel Mezzogiorno, soprattutto in una fase storica e internazionale turbolenta: “L’Europa, il Mediterraneo, l’Africa, i Paesi del Golfo, sono le aree cruciali per il destino del mondo nei prossimi 20-30 anni, dove si giocheranno le grandi scommesse sul piano sociale, economico, e delle relazioni politico-culturali”. E della necessità di “iniziare dal Sud” ha parlato Francesco Profumo, presidente di Isybank e del Comitato di indirizzo strategico e scientifico di Entopan, lanciando la proposta di creare una “Mediterranean innovation alliance”, un patto tra imprese, istituzioni, università e società civile che porti a una rete tra attori pubblici e privati del Sud Italia e dei Paesi del Sud Globale. Una collaborazione utile ad attrarre progetti comuni, Erasmus imprenditoriali, fondi condivisi e scambi di competenze.
Infine, le parole di Francesco Cicione, fondatore e presidente di Entopan, che ha sottolineato la riuscita dell’evento: “Quanto accaduto in questi giorni è la prova che al Sud non è solo possibile restare, ma è anche possibile attrarre per realizzare una visione etica e umanistica dell’innovazione, che sentiamo come un obbligo culturale e sociale”. Durante questa edizione è stato firmato un protocollo di intesa tra Entopan e Harmonic Innovation Group con Unimed, l’Unione delle Università del Mediterraneo, espressione di 184 atenei dell’area. La seconda iniziativa nata nei giorni del Forum è la costituzione della Società per l’Innovazione Armonica, una no profit che riunirà accademici, studiosi, ricercatori ed esperti internazionali con l’obiettivo di promuovere una visione integrata tra progresso tecnologico e sostenibilità.
Copertina: Earthday