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Le mini-grid solari stanno guidando l’elettrificazione sostenibile in Africa

Secondo il Global solar council la capacità solare del continente potrebbe raddoppiare nei prossimi quattro anni. E si punta a dare energia elettrica a 300 milioni di persone entro il 2030.

di Ilaria Delli Carpini

venerdì 4 aprile 2025
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"Non riesco a immaginare nulla di più importante dell'elettricità per lo sviluppo del nostro continente. L'Africa ha il tasso di elettrificazione più basso al mondo, e questa non è una medaglia d’oro che vogliamo mantenere". Con queste parole Akinwumi Adesina, presidente della Banca africana di sviluppo, ha annunciato l’impegno dell’istituto finanziario per accelerare l’elettrificazione sostenibile in Africa. Una svolta strategica che sta portando i Paesi del continente a investire sempre più nelle mini-grid, sistemi di distribuzione elettrica per piccole comunità che non fanno parte delle reti di distribuzione nazionali.

Il settore dell’energia solare in Africa è in continua espansione. Un recente rapporto del Global solar council evidenzia che nel 2024 il continente ha aggiunto 2,4 Gigawatt di nuova capacità solare, con una previsione di crescita del 42% quest’anno. Tra il 2025 e il 2028, l'Africa installerà complessivamente 23 Gigawatt di nuova capacità, raddoppiando quella del 2024. A gennaio, la Banca mondiale ha lanciato un ambizioso programma per fornire elettricità a 300 milioni di persone entro il 2030, con un potenziale di investimenti superiore agli 85 miliardi di dollari. I governi che vogliono accedere a questi fondi sono tenuti a garantire trasparenza negli appalti, tariffe sostenibili e un impegno verso le energie rinnovabili a basso costo.

Attualmente il Sudafrica e l'Egitto guidano il mercato, mentre in Africa occidentale continua ad aumentare la diffusione delle mini-grid: il Ghana ha quadruplicato le sue installazioni solari raggiungendo i 94 Megawatt, il Burkina Faso ha registrato un aumento del 120% arrivando a 87 Megawatt e la Nigeria ha installato circa 73 Megawatt.

Le mini-reti stanno attirando l'attenzione di grandi investitori. Ignite Power, principale fornitore di energia rinnovabile in Africa, ad esempio, ha acquisito le attività africane della multinazionale francese Engie, mentre Husk Power Systems, azienda leader nei servizi energetici rurali, prevede che entro pochi anni il continente potrebbe contare su oltre 200 mila unità di mini-grid solari.

Nonostante la crescita esponenziale, il settore solare africano affronta ostacoli significativi, Léo Echard, funzionario del Global solar council, ha dichiarato: "Molti progetti faticano a ottenere finanziamenti a causa degli alti tassi di interesse e della mancanza di garanzie". I costi di capitale sono sette volte superiori rispetto ai Paesi sviluppati e il continente rappresenta solo il 3% degli investimenti energetici globali. Tuttavia, se si riuscirà a ridurre il costo del capitale, l’Africa potrebbe diventare uno dei mercati solari più dinamici al mondo.

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L'impatto positivo sulle comunità

Secondo Bloomberg, calo dei prezzi dei pannelli solari, politiche governative più favorevoli e nuovi finanziamenti stanno rendendo possibile l'espansione delle reti indipendenti, portando energia a milioni di persone che ne erano prive. Le storie di successo in diverse comunità del continente sono già numerose.

Nel villaggio zambiano di Chitandika, l'installazione di una mini-grid solare ha trasformato la vita quotidiana: scuole più efficienti, maggiore accesso alla tecnologia e nuove opportunità lavorative. Tryson Banda, preside di una scuola locale, racconta che i nuovi pannelli solari hanno cambiato l’intero ambiente scolastico, migliorando l’illuminazione della scuola e fornendo maggiore supporto informatico ai ragazzi senza dover utilizzare costosi generatori a benzina.

La Nigeria rappresenta un altro esempio significativo: grazie ai finanziamenti della Banca mondiale, almeno sette milioni di persone hanno ottenuto accesso a un'elettricità più affidabile. In Malawi, l’accesso all’elettricità è salito al 27% dal 2023 grazie al fondo “Ngwee Ngwee Ngwee” supportato dalla Banca Mondiale, che finanzia iniziative volte a portare energia anche nelle aree più remote dello Stato.

Copertina: Moritz Kindler/unsplash