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Monti (Edison): va cambiato il modo con cui abbiamo finora concepito l’energia

Il manager ospite della seconda puntata della rubrica ASviS-Ansa “Voci sul futuro”: “Italia in ritardo ma sulla strada giusta”.

lunedì 13 maggio 2024
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“Siamo obbligati a effettuare un percorso di transizione: il riscaldamento del pianeta lo viviamo costantemente, e per fortuna c'è un consenso internazionale sul fatto che per contrastare i cambiamenti climatici dobbiamo cambiare il modo con cui abbiamo finora concepito l'energia, come la produciamo e come la consumiamo”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Edison Nicola Monti intervenendo alla seconda puntata di “Voci sul futuro”, il ciclo di incontri online organizzati da Ansa e ASviS, in collaborazione con Edison, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024.

“Per fare questo abbiamo una traiettoria al 2050”, ha aggiunto Monti, “sembra lontano, ma se dobbiamo incrociarlo con l'evoluzione tecnologica e con gli investimenti non lo è. Avere un'economia a zero emissioni complessive di carbonio ci impone una traiettoria con sfide di tecnologia e di investimenti che vanno concordate a livello internazionale”. Per l’amministratore delegato di Edison “l’Italia è in ritardo” ma “sulla strada giusta: partiamo da una base solida di competenze, con una produzione di energia rinnovabile, basata sulla nostra tradizione idroelettrica, che già arriva a quasi il 40% della produzione complessiva. Ma abbiamo ancora una tecnologia basata sul ciclo combinato che funziona a gas naturale, che progressivamente dobbiamo rimpiazzare”.

“Le tensioni geopolitiche hanno aggiunto un ulteriore elemento di complessità che ha a che fare con l'approvvigionamento di energia”, ha dichiarato il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini, “lo abbiamo visto con l'invasione russa dell'ucraina: l'Europa si è dovuta spostare dalla fornitura del gas russo ad altre fonti, e poi c’è il tema del risparmio energetico. Tutte le dimensioni della nostra vita sono coinvolte. Poi va considerata ovviamente la dimensione politica ed è qui che l'Europa è chiamata a svolgere un ruolo molto importante”.

Prossime puntate

  • 15 maggio: Futuro delle imprese, con Paul Shrivastava, co-presidente Club of Rome, e Marta Grelli, ceo di Travelin.
  • 17 maggio: Futuro dell’intelligenza artificiale, con Gabriella Pasi, pro-rettrice per l’internazionalizzazione (Università di Milano Bicocca), e Gloria Puppi, board member Italian Institute for the Future.
  • 20 maggio: Futuro del multilateralismo, con Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell'Ispi, e Alberta Pelino, Presidente di Young Ambassadors Society.
  • 21 maggio: Futuro delle Nazioni unite, con Marina Ponti, global director UN SDG Action campaign, e Giacomo Di Capua, Youth delegate of Italy to the United Nations.

immagine: ansa.it