“La natura bistrattata si ribella”: Tutti Europa 2030 online con uno speciale sull’alluvione
Le tre sfide della crisi climatica. Il dissesto idrogeologico raccontato dall’intelligenza artificiale. E poi la situazione delle carceri e le elezioni europee del 2024. Questo e altro nell’aggiornamento mensile dell’associazione.
di Andrea De Tommasi
È online l’aggiornamento del 20 giugno di Tutti Europa ventitrenta, il sito dell’associazione fondata da Claudio Leone erede del mensile Tutti, attivo tra gli anni ’70 e ‘80.
Si tratta di un’edizione speciale, nella quale viene dato ampio spazio alle alluvioni di maggio che hanno devastato vaste zone della Romagna, per fare il punto della situazione attuale e guardare al futuro. Donato Speroni, responsabile di FUTURAnetwork, analizza nel suo articolo tre problemi che dobbiamo affrontare in tema di cambiamento climatico: l’adattamento, la mitigazione e le conseguenze sociali del clima che cambia, a partire dalle centinaia di milioni di migranti che fuggiranno dalle catastrofi naturali. Mentre Anna Maria Zanettin analizza gli esempi di architettura “a prova di alluvione”. C’è poi un interessante articolo scritto interamente da ChatGpt, con la supervisione di Sergio Ciriaco, dal titolo “Il dissesto idrogeologico raccontato dalla penna dell’intelligenza artificiale”.
Altro tema affrontato è la situazione del sistema carcerario italiano, con due pezzi di Ivano Bianco e Carlotta Toschi in collaborazione con la rete di volontarie e volontari dell’associazione “Sbarre di zucchero”. In un articolo-intervista di Barbara Roffi, Daniel Cohn-Bendit scommette sul bis di Ursula von der Leyen per la prossima presidenza della Commissione europea. Spazio poi alla seconda puntata della nuova rubrica “Tutti Europa 2024” a cura di Giovanni Brauzzi e di Barbara Roffi, che ci accompagna verso le elezioni del Parlamento europeo del 6-9 giugno 2024. Altro argomento trattato è la politica europea ed estera di Silvio Berlusconi, con due analisi degli ambasciatori Rocco Cangelosi e Cosimo Risi.
E poi: l’Europa che appare indifferente di fronte alla strage di migranti, l’incriminazione federale di Trump, la scomparsa della piccola Kata, i bambini e la guerra in Ucraina.