Un mix di soluzioni per rendere il trasporto aereo a emissioni zero
Nasce su iniziativa di Adr, con il supporto del Politecnico di Milano e dell’ASviS, il patto per la decarbonizzazione del settore, aperto al mondo industriale e alle associazioni di categoria.
di Andrea De Tommasi
Definire la road map per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del settore del trasporto aereo. È questo l’obiettivo del Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo, promosso da Aeroporti di Roma, con il supporto scientifico del Politecnico di Milano. Il Patto nasce per dare una svolta radicale in questo campo, nell'ambito dell'Agenda 2030, e riunisce grandi aziende italiane, stakeholder istituzionali e associazioni con il contributo del mondo accademico. Anche l’ASviS ha aderito con Luigi Di Marco, membro del coordinamento operativo dell’Alleanza, all’interno del Comitato di indirizzo del Patto.
“Nella transizione verso un’economia climaticamente neutra, la riduzione e possibilmente l’azzeramento delle emissioni del trasporto aereo è tra le sfide di più alta ambizione. Questo perché, ad oggi, l’aereo come modalità di trasporto risulta la più inquinante e uno dei settori in cui le emissioni sono le più dure da abbattere (hard-to-abate)”, afferma Di Marco. Il trasporto aereo nel suo complesso è un settore che produce circa il 2% delle emissioni globali di CO2, ma è comunque essenziale assicurare che il sistema si coordini alla ricerca di una sempre maggiore sostenibilità. “L’Ipcc nell’ultimo rapporto”, prosegue Di Marco, “elenca tra le scelte personali con maggior risultato di efficacia in termini di riduzione di emissioni, la rinuncia a fare viaggi in aereo. Anche senza viaggiare in aereo si può vivere una vita felice, però questa rinuncia rappresenta un divario tra le opportunità che sono state offerte alle ultime generazioni, rispetto a quelle che verranno. Una carbon-tax sul trasporto aereo, e un conseguente rialzo dei prezzi dei biglietti, costituirà un allargamento del divario tra i ricchi e poveri. A meno che non si trovino soluzioni per rendere il trasporto aereo carbon neutral. Con l’Ue ci siamo dati l’obiettivo al 2035 di avere pronti per il mercato aeromobili di grandi dimensioni a emissioni zero. Può sembrare utopico, ma non lo sapremo mai di fatto, se non ci mettiamo in gioco”.
Nell’ambito del Patto verranno analizzate e valutate tutte le iniziative finalizzate a ridurre le emissioni del settore, compresi lo sviluppo di carburanti sostenibili, l’utilizzo di fonti rinnovabili, le nuove tecnologie per la propulsione degli aeromobili, l’implementazione di intermodalità ferro-aereo integrata. Come ha spiegato l'amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, in occasione del lancio del Patto alla Camera dei deputati, l’obiettivo è quello di “definire un piano di azioni concreto, gestire le aspettative in un percorso che si prospetta complesso e difficile e definire quali sono effettivamente le ricette attuabili per ottenere la transizione completa del settore aereo e definire infine quali saranno le policy abilitanti a questa transizione”.
L’Osservatorio quindi raccoglierà e diffonderà conoscenza scientifica mettendo a sistema risorse e competenze di diversi settori e realtà accademiche italiane che sono parte attiva del processo di decarbonizzazione, con l’obiettivo di fornire risposte concrete a una serie di domande che il settore si deve porre, come ad esempio definire il contesto metodologico nell’ambito del quale perseguire obiettivi “science-based”, delineare gli interventi necessari per garantirne la praticabilità operativa, tecnologica ed economica all’interno di precisi framework normativi europei e nazionali.
“La decarbonizzazione del settore è parte di un progetto complessivo di riorganizzazione in senso ecologico di tutti i trasporti”, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, in occasione della presentazione del Patto. “Per quanto riguarda i velivoli, tecnologicamente ci sono alcune soluzioni che però non sono risolutive e quindi da un lato dobbiamo ancora investire nella ricerca, dall'altro dobbiamo sperimentare. Poi ci sono gli aeroporti, che hanno la possibilità di fare moltissimo per ridurre le emissioni e arrivare all'obiettivo di emissioni zero. In questa ottica il Patto è fondamentale, tutti gli aeroporti puntano a questo è Adr è tra i leader nazionali”, ha concluso Giovannini. A luglio, il Politecnico di Milano presenterà i risultati della ricerca “La sostenibilità nel comparto del trasporto aereo” in un evento che ha il patrocinio del Mims, del ministero della Transizione Ecologica e il supporto dell’Ente nazionale per l'aviazione civile.