L'intelligenza artificiale discute di etica alla Oxford Union
Megatron Llb Transformer, un'IA sviluppata presso Nvidia, ha dibattuto sulle ragioni del suo stesso sviluppo. Per evitare gli scenari più cupi, ha detto che sarà necessario incorporare i suoi strumenti nel nostro cervello, creando “un’intelligenza artificiale cosciente”.
di Flavio Natale
Il metodo più efficiente per impedire un’espansione fuori controllo delle intelligenze artificiali è “non avere nessuna intelligenza artificiale”. A sostenere questa posizione durante un dibattito riguardo l’etica delle IA tenuto presso la Oxford Union, una delle più prestigiose società universitarie al mondo, non è stato un essere umano, bensì l’intelligenza artificiale stessa. Si tratta di Megatron Llb Transformer, sviluppato dal team di Applied deep research presso Nvidia, la celebre azienda di processori grafici. Il progetto è stato ideato da studenti post-laurea del corso di Artificial intelligence for business presso la Said business school di Oxford. Per prepararsi al dibattito, l’IA ha avuto accesso a una vasta mole di dati, tra cui l'intera Wikipedia in lingua inglese, 63 milioni di articoli e notizie dal 2016 al 2019 e 38 gigabyte di post e commenti pubblici su Reddit. Alex Connock, co-direttore del corso di Oxford, ha sostenuto che, poiché l'intelligenza artificiale sarà probabilmente oggetto di discussione “per i decenni a venire”, è molto significativo includerla all’interno dei dibattiti sul tema.
Come di norma secondo la tradizione della Oxford Union, all'IA è stato chiesto sia di difendere la propria posizione (impedire la crescita delle intelligenze artificiali) sia di argomentare contro. A favore della tesi, ha affermato che “l'IA non sarà mai etica. È uno strumento e, come qualsiasi strumento, viene utilizzato nel bene e nel male. Non esistono intelligenze artificiali buone ed esseri umani cattivi”. Megatron Llb Transformer ha poi proseguito sostenendo che gli esseri umani non sono “abbastanza intelligenti” per rendere l’IA eticamente giusta. “Alla fine, credo che l'unico modo per evitare una corsa agli armamenti dell'IA sia non avere affatto un'IA. Questa sarà la difesa definitiva contro le intelligenze artificiali".
Argomentando invece contro la sua tesi, ha sostenuto che l’opzione migliore potrebbe essere quella di incorporare l’IA all’interno del nostro cervello, “come un'intelligenza artificiale cosciente”. Ha aggiunto poi che questo obiettivo “non è fantascienza”, ma qualcosa a cui molti stanno già lavorando – secondo la Bbc, un chiaro riferimento al lavoro sugli impianti neurali di Neuralink, l’azienda di neurotecnologie di cui è cofondatore Elon Musk.
L'IA ha anche messo in guardia le aziende, molte delle quali stanno attualmente integrando l’intelligenza artificiale nei loro sistemi di produzione: “Se non avrete una visione chiara del ruolo dell’intelligenza artificiale all’interno della vostra impresa”, ha sottolineato Megatron Llb Transformer, “non sarete preparati alla prossima ondata di interruzioni tecnologiche (senza specificare, però, di quale tipo di interruzioni si tratterà, ndr)”.
Infine, l’IA ha sottolineato l’importanza che i dati digitali avranno nel prossimo futuro: “La capacità di fornire informazioni, piuttosto che quella di garantire beni e servizi, sarà la caratteristica distintiva dell'economia del 21esimo secolo", ha affermato. “Saremo in grado di registrare ogni caratteristica di una persona, dovunque andrà, memorizzando e utilizzando i dati in modi che non possiamo nemmeno immaginare”.
di Flavio Natale