Pubblicità aumentata, anche nei giochi sparatutto
Facebook ha annunciato che introdurrà contenuti promozionali nelle piattaforme di realtà virtuali, rispettando però le norme sulla privacy. Il primo test sul visore Oculus Quest.
di Flavio Natale
“Facebook sta iniziando a diffondere annunci pubblicitari nelle piattaforme di realtà virtuale”. Secondo quanto riporta The Byte, l’azienda di Zuckerberg ha iniziato a testare la possibilità di inserire spot virtuali all’interno delle esperienze di gioco (e non solo): il primo esame sta avvenendo sul visore Oculus Quest, sviluppato da Oculus, una divisione di Facebook che si occupa di realtà virtuale.
In questo test, la piattaforma di social media ha scelto di includere annunci pubblicitari all'interno di un gioco arcade sparatutto in prima persona, sviluppato da Resolution Games (azienda svedese specializzata in contenuti di realtà virtuale). “Facebook sta utilizzando i risultati per assicurarsi che gli annunci pubblicitari siano pertinenti all’esperienza di gioco”, si legge su The Byte, “ma probabilmente a lungo andare neanche questo fattore sarà rilevante, e la decisione verrà presa in base a chi investirà nella piattaforma Quest”.
Facebook sta cercando di vendere l'idea pubblicitaria come un modo per rendere la realtà virtuale una “piattaforma autosufficiente”, consentendo agli sviluppatori di usufruire di entrate garantite. “Ci aiuterà anche a rendere gli hardware di Ar (realtà aumentata) e Vr (realtà virtuale) innovativi, accessibili a un numero maggiore di persone”, ha precisato a proposito il team di Oculus, in un comunicato. “Per ora, questo è un test con poche pubblicità”, si legge nel post. Se tutto andrà come previsto, però, Oculus sarà pronto a lanciare a lanciare annunci “sulla piattaforma e nell'app mobile, fornendo indicazioni per le aziende e gli sviluppatori interessati ai contenuti promozionali”. Facebook, nell’ottica di una maggiore attenzione alla privacy, promette di “non utilizzare le informazioni elaborate e archiviate localmente sul visore per indirizzare gli annunci”. Cosa accadrà veramente, però, è tutto da scoprire.
di Flavio Natale