Amazon Care alla conquista del settore sanitario degli Stati Uniti
L’azienda di Seattle ha dichiarato di voler estendere il proprio servizio medico anche al pubblico, puntando sul miglioramento delle inefficienze di settore. I punti di forza sono le cure di base, la distribuzione dei farmaci e il miglioramento dell’esperienza del paziente. 31/03/21
di Flavio Natale
La scorsa settimana, Amazon ha annunciato che espanderà al pubblico Amazon Care, il servizio di assistenza sanitaria riservato (finora) ai dipendenti, e che consente di chattare con gli infermieri, beneficiare di visite mediche in video, organizzare assistenza a domicilio e ricevere prescrizioni di farmaci.
L'azienda ha elaborato questo progetto già a inizio settembre 2019, ma solo in questi ultimi giorni ha iniziato a muovere ufficialmente i primi passi, proponendo il servizio in questione ai datori di lavoro di aziende nello Stato di Washington (i quali hanno intenzione di offrirlo a loro volta ai dipendenti, come benefit) e conta entro l’estate di portarlo in tutti i 50 Stati Usa.
Gli esperti affermano che l’azienda ha una possibilità tangibile di espandersi in questo settore. “La sua ossessione per l'efficienza e il servizio clienti è un autentico vantaggio, in un sistema noto per essere manchevole di entrambi”, dichiara il sito di approfondimento OneZero. “Una nuova spinta all'apertura normativa, in particolare nel settore della telemedicina, offre la possibilità di esercitare pressioni sugli operatori storici, più rapidamente di quanto molti immaginassero”.
Secondo il National health expenditure accounts (Nhea), il documento ufficiale del Centers for medicare & medicaid services che attesta la spesa sanitaria annuale Usa, l’assistenza sanitaria sarebbe un business da quattro migliaia di miliardi di dollari all’anno, “una cifra che rappresenta quasi il 20% del Pil degli Stati Uniti”.
Ciò che vende Amazon, più che una medicina, è la cura contro le inefficienze del sistema sanitario odierno. “Utilizzando Amazon Care”, ha detto il coniuge di un dipendente Amazon, intervistato da OneZero, “siamo riusciti a entrare in contatto con un medico in meno di un minuto: ci ha fornito consulenza e aiutato a passare la notte tranquilli. Ha anche prescritto un farmaco che è stato consegnato a casa nostra entro le 9:00 del giorno successivo”.
Amazon dichiara infatti di voler vincere la sfida nel settore sanitario basandosi sulle cure di base e l’esperienza del paziente, grandi settori di opportunità (e attualmente sacche di malcontento) a lungo trascurate.
“L’interesse di Amazon […] è aumentato in maniera considerevole quando i consumatori hanno manifestato un forte bisogno di migliore assistenza sanitaria”, faceva già notare Alessandro Donetti, Senior advisor in Consumer centric transformation, in un articolo sui predatori apicali recentemente pubblicato su Futuranetwork. “Solo pochi giorni fa (gennaio 2021, ndr), Amazon ha iniziato a vendere ai clienti americani farmaci da prescrizione sul suo sito web e attraverso la sua app, offrendo ai clienti Prime la consegna gratuita in due giorni”.
Amazon, inoltre, sta già lavorando con gli ospedali tramite Amazon web services (una piattaforma che fornisce servizi di cloud computing, ovvero servizi digitali on demand), sta studiando sistemi per prevenire e diagnosticare le malattie in modi più accurati ed efficienti (tramite i dati raccolti su Amazon web services), vuole curare il raffreddore e distribuire farmaci su larga con Amazon pharmacy.
“Se pensi a tutto questo e a come potrebbe combaciare, è essenzialmente come una piattaforma virtuale completamente integrata”, ha affermato Christina Farr, investitrice di tecnologia sanitaria per conto dell’azienda Omers Ventures, nonché ex giornalista di tecnologia sanitaria della Cnbc. “Hai un monitoraggio continuo sulla tua salute, consegne a casa, diagnosi in breve tempo e con il Covid alcuni magazzini sono stati adibiti per test di laboratorio specialistici. È un ecosistema completo".
Le iniziative di Amazon nel settore operano, a oggi, ancora in aree separate: a lungo termine, però, il progetto dell’azienda sarebbe quello di riunirle, tentando di centralizzare i dati e i servizi, proprio come è accaduto per l’organizzazione della vendita al dettaglio, utilizzando questo vantaggio per fornire un servizio migliore e più conveniente, a prezzi inferiori.
Negli Stati Uniti, inoltre, una nuova ondata di regolamentazione dell'assistenza sanitaria sta agevolando questo passaggio. “Durante la pandemia, un certo numero di Stati ha rinunciato ai requisiti che impedivano ai medici di telemedicina fuori dai confini di esercitare nelle loro giurisdizioni” riporta OneZero. “Questo creerà flessibilità enormi per operatori, come Amazon, che vogliono espandersi rapidamente”.
di Flavio Natale