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Le piattaforme sociali si prendono una responsabilità

Twitter e Facebook stanno cercando di limitare il flusso di false informazioni sulla rete. Le società hanno un ruolo fondamentale per combattere le fake news e cominciano a non poter fare a meno di ammetterlo.

di Luca De Biase

Twitter ha deciso alcuni cambiamenti - temporanei - nella sua interfaccia. Rallenta il processo per fare retweet a un post pubblicato da altri. E segnala esplicitamente a chi sta rilanciando un post che proviene da una fonte poco attendibile che lo è. In questo modo spera di rallentare la velocità della diffusione di false notizie sulla rete. Manterrà queste precauzioni fino a quando il risultato delle elezioni presidenziali non sarà stato comunicato da una fonte autorevole. Visto il numero di voti che arrivano via posta, quest’anno ci vorranno giorni dopo il voto per conoscerne il risultato: e in quel periodo le speculazioni più strane e potenzialmente pericolose si manifesteranno.

 

Intanto, Facebook ha eliminato le pagine e i gruppi di Qanon, il movimento di disinformazione più citato del momento, mantenendo ai privati la libertà di diffondere nelle loro cerchie le loro opinioni anche favorevoli su Qanon. Secondo Walter Quattrociocchi - tra gli autori del paper di prossima pubblicazione “Infodemic: the spread of Covid-19 on social media” - la velocità di trasmissione delle notizie è una variabile cruciale per comprendere il ruolo delle piattaforme nella diffusione di informazione e disinformazione. E non tutte le piattaforme sono uguali da questo punto di vista. Segno che gli algoritmi e l’interfaccia hanno un’importanza significativa.

 

Questo significa che per quanto le piattaforme abbiano spesso manifestato l’interesse a mantenere un approccio neutrale nei confronti della qualità dell’informazione che ospitano, in realtà, il loro contributo è decisivo e cominciano a non poter fare a meno di ammetterlo, prendendo conseguenti provvedimenti. Questo significa che per il futuro potrebbero sempre più essere viste come “media company”. Con le conseguenti responsabilità.

 

Leggi

Facebook to ban QAnon-themed groups, pages and accounts in crackdown - The Guardian

The epic battle against coronavirus misinformation and conspiracy theories - Nature

 

di Luca De Biase, giornalista

 

lunedì 12 ottobre 2020