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Attali: deve nascere una nuova economia della vita

L'economista francese: è l'unico paradigma in grado di assicurare un futuro desiderabile all'umanità.

di Luca De Biase

Jacques Attali scrive “L’économie de la vie. Se préparer à ce qu vient” (Fayard, giugno 2020). Si tratta di prendere consapevolezza dell’esistenza di una serie di settori economici che non si limitano a seguire il rapporto tra domanda e offerta sui mercati, ma si occupano di qualità della vita, cura delle relazioni sociali e culturali, qualità dell’ambiente. Si tratta di una quota gigantesca del PIL.

 

Per non far soffrire i bambini di oggi delle conseguenze della pandemia nei prossimi dieci anni, delle tensioni autoritarie o vere e proprie dittature, nei prossimi vent’anni, e del disastro climatico con manifestazioni sempre più acute nei prossimi trent’anni, dobbiamo passare il più rapidamente possibile dall'economia della sopravvivenza all'economia della vita. I settori che possono essere protagonisti della trasformazione sono: salute, gestione dei rifiuti, distribuzione dell'acqua, sport, alimentazione, agricoltura, istruzione, energia pulita, digitale, edilizia, cultura e assicurazioni.

 

"Riunendo tutti i settori economici la cui missione è la difesa della vita, questo nuovo paradigma è l'unico in grado di assicurare un futuro desiderabile all'umanità", scrive l'economista francese.

 

di Luca De Biase, giornalista

martedì 15 settembre 2020