Guterres a Davos: il mostro di Frankenstein è diventato padrone
Il discorso del segretario generale dell’Onu al Wef. Il richiamo a una pace fondata sui valori e il contrasto alle diseguaglianze. Cambiamenti climatici e intelligenza artificiale sfide esistenziali per l’umanità.
di Luigi Di Marco
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è intervenuto il 22 gennaio con un suo discorso al summit del World economic forum (Wef) di Davos. Quest’anno il focus del Wef relativo alla “Collaborazione per l’era intelligente” è stato commentato dal segretario Guterres come “nobile visione”, esprimendo il proprio sconcerto per la scarsa cooperazione e l’insufficiente intelligenza che vediamo intorno a noi nel mondo. Guterres richiama il suo precedente discorso all’assemblea generale dell’Onu del 15 gennaio sulle priorità per il 2025, rievocando l’immagine del “vaso di Pandora pieno di guai” di fronte al quale siamo, rimarcando che “ci troviamo di fronte a divisioni geopolitiche sempre più ampie, a crescenti disuguaglianze e a un assalto ai diritti umani”.
Ricordando le guerre in atto nel mondo, ha dichiarato che “non rinunceremo mai a invocare la pace, una pace fondata sui valori: la Carta delle Nazioni unite, il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, e i principi di sovranità, indipendenza politica e integrità territoriale degli Stati”. Ha citato la condizione di disperata difficoltà economica dei Paesi in via di sviluppo: “Alcuni stanno affrontando tassi di inflazione a due cifre, mentre in Africa il costo degli interessi sta divorando il 27% di tutte le entrate governative”.
Guterres ha ricordato l’inadeguatezza dei nostri sistemi di governance per affrontare queste sfide e rimarca la necessità di portare avanti proposte di riforma delle istituzioni multilaterali (con riferimento alle azioni assunte nel Patto sul futuro di settembre 2024). Ha espresso dubbi sulla capacità dei leader mondiali nel comprendere le sfide esistenziali dell’umanità: “Affrontiamo grandi sfide, sfide esistenziali, e non sono convinto che i leader lo capiscano. Sì, tutti noi comprendiamo la natura di una minaccia esistenziale. Quelli di noi che hanno vissuto la Guerra Fredda ricordano i decenni trascorsi sotto l'ombra costante dell'annientamento nucleare. Naturalmente, la minaccia nucleare è ancora con noi. Ma quando si tratta di minacce esistenziali, la minaccia nucleare non è più l’unica”.
Le altre sfide esistenziali su cui si è concentrato Guterres nel suo discorso sono la crisi climatica e l'espansione incontrollata dell'intelligenza artificiale. Sulla prima, il segretario generale si è espresso con queste parole: “La nostra dipendenza dai combustibili fossili è un mostro di Frankenstein, che non risparmia niente e nessuno. Intorno a noi, vediamo chiari segnali che il mostro è diventato il padrone” [traduzione dal più efficace gioco di parole in inglese: “The monster has become master”].
Poi ha proseguito: “Ciò a cui stiamo assistendo oggi – innalzamento del livello del mare, ondate di calore, inondazioni, tempeste, siccità e incendi – sono solo un'anteprima del film horror che verrà. Un mondo in cui ogni economia sente il dolore di catene di fornitura interrotte, di infrastrutture distrutte, di prezzi più alti e premi assicurativi più alti - o nessuna assicurazione”.
In questo contesto il segretario Onu ha espresso sconcerto per il fatto che “numerosi istituti finanziari e settori stanno tornando sui propri passi in materia di impegni climatici”, per lanciare quindi un monito:
“Qui a Davos, voglio dirlo forte e chiaro: è miope. E paradossalmente, è egoista e anche controproducente. Siete dalla parte sbagliata della storia. Siete dalla parte sbagliata della scienza. E siete dalla parte sbagliata dei consumatori che cercano più sostenibilità, non meno. Questo avvertimento vale certamente anche per l’industria dei combustibili fossili e per la pubblicità, società di lobbying e di relazioni pubbliche che aiutano, sono complici e fanno greenwashing”.
Mentre ha incoraggiato i leader aziendali "che rimangono impegnati nell'azione per il clima: la vostra leadership è necessaria ora, più che mai. Non tiratevi indietro. Restate dalla parte giusta della storia. Ora è il momento di dare una spinta ai nostri sforzi collettivi e fare del 2025 l'anno più importante di sempre per l'azione per il clima”.
In relazione alla seconda area di preoccupazione esistenziale rappresentata dall'intelligenza artificiale non governata, Guterres ha richiamato in principio l’importanza dell’AI e i benefici incalcolabili che potrebbe portare all’umanità. Ma per ovviare ai rischi esistenziali rappresentati dall’AI è fondamentale attivare una collaborazione globale per un'intelligenza artificiale che supporti lo sviluppo e il progresso sociale ed economico per tutti e che chiuda i divari in atto sui relativi benefici. E ha ricordato nel merito che il Global Digital Compact, adottato a settembre 2024 dalle Nazioni unite offre una tabella di marcia per “sfruttare l'immenso potenziale della tecnologia digitale e colmare i divari digitali”.
Guterres ha osservato che il Global Digital Compact include l’istituzione di un comitato scientifico internazionale indipendente sull'intelligenza artificiale, che raccolga competenze per “colmare le lacune di conoscenza e aiutare ogni nazione a prendere decisioni politiche più consapevoli in materia di intelligenza artificiale”. Il segretario generale dell'Onu ha concluso il discorso così: “Ora è il momento di svegliarci di fronte a queste sfide esistenziali, affrontarle a testa alta e trasformarle in fonti di progresso e benessere per tutti. Come comunità globale, dobbiamo essere all'altezza di questa grande responsabilità. E facciamolo lavorando come uno, in collaborazione”.