Mattarella: “Non possiamo farci guidare soltanto dalle emergenze”
Il capo dello Stato al Simposio Cotec: sistema finanziario deve indirizzare sempre più risorse verso settori e progetti sostenibili. “È in gioco la prosperità dell’intero pianeta”.
di Elita Viola
“Sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze del cambiamento climatico nella vita delle popolazioni: esse sempre più frequenti e pervasive, soprattutto nelle aree più fragili del mondo. L‘esigenza pressante di fornire risposte attendibili e durature si aggiunge alla necessità di porre riparo a disuguaglianze che accrescono, in molteplici aree del globo, le condizioni di disperazione e di abbandono”. Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 16esimo Simposio Cotec Europa “Innovazione nella finanza sostenibile”, tenutosi a Palermo il 27 giugno scorso e a cui hanno preso parte anche il re di Spagna Felipe VI e il presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo De Sousa.
Intervento di Sergio Mattarella a 25:30
“La riflessione proposta per iniziativa dei tre Paesi qui rappresentati manifesta l’intenzione di non arrendersi a una deriva di questo tipo – ha continuato il capo dello Stato – e, al contempo, dimostra la consapevolezza del ruolo che possono assumere, per combatterla, le istituzioni finanziarie internazionali e i soggetti della finanza”.
“Non possiamo farci guidare soltanto dalle emergenze. L’impegno nel realizzare gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite richiama a un’azione ad ampio raggio, in grado di coinvolgere più attori possibili”.
Proseguendo nel suo intervento, il presidente della Repubblica ha parlato del rapporto tra Paesi ricchi e Paesi emergenti affermando che “appare del tutto incongruo che questi Paesi [in via di sviluppo, ndr] accettino di pagare il prezzo ambientale e sociale che ha pesato sui Paesi di più remota industrializzazione nel loro percorso di crescita, invece di inserirsi nel gruppo di testa che guida il cambiamento, evitando quei costi ambientali e sociali”.
E poi ha richiamato a una responsabilità reciproca tutti gli attori: “La riforma dell’architettura finanziaria internazionale è una prima sfida […], un processo di aggiornamento ampio e condiviso, che mette insieme la solidarietà che dobbiamo alle regioni del mondo in ritardo di sviluppo, con l’esigenza di responsabilizzare i Governi beneficiari dei finanziamenti affinché adempiano ai rispettivi impegni di riforme interne”.
Mattarella infine ha posto l’accento sull’importanza del coinvolgimento del settore privato in partenariati che “moltiplichino le capacità di spesa, promuovano il trasferimento di tecnologia e la libera circolazione di talenti, per rilanciare la crescita, per contribuire agli Obiettivi globali di sviluppo sostenibile. […] Il sistema finanziario deve applicare meccanismi e regole efficaci per indirizzare sempre più risorse private verso settori e progetti sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale”.
“È la diplomazia della crescita sostenibile, che identifica anzitutto nel capitale umano la forza trainante di un futuro fatto di sostenibilità, innovazione, inclusività.”
“La Repubblica Italiana è chiamata a fare la sua parte [..]È in gioco la prosperità dell’intero pianeta” – ha concluso il capo dello Stato.
L’intervento integrale del presidente della Repubblica
di Elita Viola
fonte dell'immagine di copertina: quirinale.it